°*•○Lilium Longiflorum○•*°
|JK|Sorridente vado spedito verso l'uscita del condominio, dritto ad avverare il mio sogno.
Ho sognato di diventare un cantante sin da quando ero piccolissimo, mi ricordo ancora quando cantavo da solo nella mia cameretta, davanti allo specchio e con il telecomando della TV come microfono personale. Ora che ho il mio destino tra le mani darò il meglio di me stesso per vincere questa competizione.
Uscito dall'edificio inizio a percorrere la strada verso casa,prendendo una scorciatoia per arrivare prima, dato che i miei genitori mi staranno aspettando per cenare.
Mi immetto in un vicolo buio, quando sento dei passi dietro di me. Spaventato aumento la velocità della mia camminata. Inizio a sudare, ma quando abbasso la testa e vedo l'ombra del mio inseguitore mi si gela il sangue nelle vene. La sua mano sinistra impugna un coltello affilato. Nuovi passi si aggiungono ai vecchi, non siamo soli.
Non so cosa fare, la paura si impossessa di me, il mio cervello non riesce a pensare a nient'altro che a quello che potrebbero farmi, soprattutto se armati.
Di colpo qualcuno dietro di me mi afferra e mi fa cadere a terra. Provo velocemente a rialzarmi ma un calcio mi fa ricadere su un fianco. Cerco di resistere e riprovo a rimettermi in piedi ma gli assalitori davanti a me si moltiplicano. Alzo la testa e cinque persone mi stanno circondando e, non faccio in tempo ad osservare le loro facce, che un altro calcio, stavolta in pancia, mi colpisce. Mi rannicchio su me stesso dal dolore e un grido di disperazione lascia le mie labbra.
-"Ehi ragazzo riconosci la mia voce?"
Jang Hyun-Seung? Cosa cazzo vuole da me? Non l'ho mai calcolato.
Alzo lo sguardo per vederlo meglio in viso, mentre giochicchia con il suo coltellino fa un sorrisetto beffardo.
-"Immagino che ora ti starai chiedendo perché mi trovi qui o cosa stia facendo, giusto?"
Continuo a non capire e il dolore al fianco mi sta facendo impazzire.
-"'Per quanto tu possa essere bravo non penso riuscirai a battere questo fantastico ragazzo.' Ti ricordano qualcosa queste parole?" Cantilena con lo stesso tono di voce di quel giudice che mi parlò durante la gara per le finali.
Due dita fecero alzare la mia testa. in questo momento il suo viso era a pochi centimetri dal mio, ancora con quel sorriso terrificante e finto sulle labbra, lo stesso che riesce a ringraziare e a elogiare la giuria ai provini.
-"Non vincerò mai questo concorso se continuerai a partecipare anche tu... quindi l'unico modo è quello di non farti presentare, no?"
Cosa ha intenzione di farmi? Spero solo non usino quella spaventosa lama.
Lascia la presa dal mio mento e la sua faccia si corruga in un espressione di odio e vendetta. I suoi occhi freddi, puntati sui miei, sono assetati di sangue.
-"Ragazzi!" Una semplice parola e un gruppetto di sconosciuti si raduna attorno a me. Cerco di indietreggiare, ma uno ,da dietro, mi blocca.
Iniziano a calciarmi e calpestarmi. Ogni colpo è un grido di dolore. Uno di loro mi prende per il colletto e mi fa alzare, dando la possibilità al suo compagno ad accedere meglio al mio stomaco.
Dopo svariati minuti di agonia uno di loro sferra un colpo sul mio fianco, facendomi cadere sul ginocchio. Sento un crack e una scarica elettrica partire dalla rotula e irradiarsi per tutto il corpo. Grido per il dolore anche se questo rende solo più felici i miei assalitori.
-"Com'è ragazzino? Ora non sei tanto in forma come prima, vero?"
Dice Hyun-Seung con il suo solito sorrisetto, venendo verso di me, dopo aver guardato lo spettacolo in disparte.
-"Sei solo uno stronzo che non merita niente nella sua vita" dico, con poche forze, sputandogli in faccia.
-"Come osi stupido bastardo!" i suoi occhi si infuocano e il suo viso si ritrasforma. Mette una mano nella tasca, per ritrovare qualcosa che fino ad ora non aveva ancora utilizzato. Solo quando vedo la punta luccicante della lama capisco cosa vuole fare, ma ormai è troppo tardi.
Il coltello mi trafigge fianco.
Nero.
Scatto velocemente in avanti, così da ritrovarmi seduto, mentre inspiro quanta più aria possibile. Continuo ad annaspare pesantemente. Poggio la mia mano sul fianco, proprio dove ho ricevuto la pugnalata, e le mie mani si imbrattano di un liquido rossastro e denso. La testa comincia a girarmi e svariate fitte mi attraversano il corpo.
Mi guardo intorno e passa del tempo prima che io capisca dove mi trovi.
Ansimante, provo a mettermi in piedi, ma una stretta allo stomaco mi ferma. Quello di prima poteva essere anche un sogno, ma quei dannati ragazzi di ieri sera mi hanno riaperto la ferita.
Il dolore percorre ogni singola parte del mio corpo.
Inizio a tossire, ed ogni contrazione del ventre mi fa intravedere il Signore in paradiso.
Cerco di convincere il mio cervello a non prestarci troppa attenzione, così da potermi lentamente rialzare.Gattonando, mi avvicino al muro per avere un appoggio e, aggrappandomi ad esso, riesco a muovere le gambe. Ormai alzato, o quasi, mi trascino verso l'uscita del vicolo, bene attento a costeggiare la parete.
Entrato nella via principale, inizio a percorrere la strada verso casa.
La strada è deserta, la maggior parte negozi sono chiusi, solo i panifici iniziano a sfornare i primi biscotti, che emanano nell'aria il loro dolce profumo, le luci sono spente, alcune macchine sono parcheggiate ai limiti del marciapiede. Soltanto alcuni uccellini si fanno sentire. Un leggero venticello soffia tra i palazzi e il sole, con i suoi timidi raggi, inizia a spuntare.
E' l'alba.
Continuo ad inciampare ed a perdere l'equilibrio. Talvolta sbaglio traversa, ho così tanta confusione in testa che non so dove andare, tutte le strade sembrano uguali. Non so se esserne assicurato, ma con le tracce di sangue che mi lascio dietro è difficile perdermi.
Credo di essere oramai a metà strada, ma sono troppo affaticato per continuare, quindi mi avvicino ad una panchina e mi ci tuffo di peso. Appoggio le spalle allo schienale e butto la testa indietro, chiudendo gli occhi e respirando affannosamente. Rimango in questa posizione per qualche minuto, poi ritornare in carreggiata.
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è passato giusto un po' di tempo dall'ultima volta che abbiamo aggiornato, ma non abbiamo avuto tempo, e ci dispiace tanto, ma l'importante è che ora siamo di nuovo qui con un'altro bellissimo capitolo!!!
spero che vi sia piaciuto, ma per esserne sicuri commentate e lasciate una stellina!!
un bacio da
@ImForsaken @ilbiscottokookie
ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
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°The flowering of a dream°
Fanfiction🌱Ogni fiore nasce da un piccolo seme, cresce sotto diverse stagioni, sotto diversi agenti atmosferici. Una piantina che affronta temporali catastrofici e raggi di sole asfissianti, solo per far sbocciare un piccolo bocciolo e far nascere il frutto...