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Sei ragazzi si sedettero a tavola quando il ragazzo dai capelli azzurri, ovvero Yoongi il ragazzo di Taehyung, si accorse dell'assenza del maknae.

"Jimin-ah vai a chiamare Jungkook" disse gentilmente lo Hyung guardandolo con occhi dolci. Tutti pensavano che fosse una persona fredda e senza sentimenti, il che a volte era vero, ma con Jimin non riusciva a non sorridere e a non sciogliersi alla rara risata del biondo. Come tutti si preoccupava di lui più che degli altri e quindi lo trattava sempre più gentilmente e in modo rassicurante si prendeva cura del suo dongsaeng, in modo diretto, ma anche indiretto.

"Va bene" disse sconsolato Jimin. Dopo le frecciatine che si erano lanciati mezz'ora prima sul divano e Yoongi Hyung chi doveva scegliere per chiamare il coniglietto sbadato? Proprio lui, Park Jimin in persona.

Si alzò dalla sedia e lentamente si diresse verso la stanza del più giovane, dicendo agli altri di iniziare pure a mangiare e di non far freddare la cena, poi camminò lungo il corridoio ed arrivò davanti alla porta della camera. Bussò, ma non avendo ottenuto una risposta aprì la porta e vide Jungkook steso sul letto, con le cuffiette nelle orecchie, tra le braccia di morfeo, tutto in quella stanza aveva il profumo di cocco del giovane. Jimin si prese qualche minuto per osservare il viso del corvino addormentato, con gli occhi chiusi e le ciglia che solleticavano le sue guanciotte, mentre le labbra erano leggermente aperte; si sedette affianco al lui e quando si appoggiò alle coperte il profumo si alzò e lo avvolse, scostò una ciocca di capelli dalla fronte del più giovane e sospirò e pensò "Ma proprio di te mi dovevo innamorare? Stupido coniglio". Poi finalmente tolse le cuffiette dalle orecchie di Jungkook e lo scosse un po' per una spalla alzandosi dal letto del più giovane.

"Jungkook-ah~! Sveglia~ la cena è pronta" disse Jimin, Jungkook si mosse leggermente e si voltò verso il biondo, aprì gli occhi e gli parve di essere arrivato in paradiso, perchè Jimin in quel momento sembrava un angelo, il più bello di tutti. I capelli erano un po' scompigliati e il maglione bianco pesante che aveva cambiato pochi minuti prima perchè iniziava a sentire freddo lo facevano apparire angelico agli occhi del maknae.

"Che succede Jiminie Hyung?" chiese il minore

"La cena è pronta e gli altri stanno già mangiando"

"Oh allora sbrighiamoci!" disse Jungkook prendendo il maggiore per il polso per poi trascinarlo di corsa in cucina, il luogo da lui odiato per eccellenza in tutta la casa.
Si sedettero a tavola uno di fronte all'altro come da perfetto clichè.

Jimin guardò il suo piatto e vide che tutto il cibo era stato fatto a piccoli pezzi e, quando sollevò lo sguardo, notò gli occhi di Jin fissi su di lui; così mimò un grazie con le labbra e gli sorrise leggermente, per poi prendere le bacchette e iniziare a mangiare. La cena la passarono a ridere e scherzare per cercare di distrarsi dallo stress, ma in particolare per cercare di non far notare a Jimin la quantità di cibo che si portava alla bocca e masticava ridendo alle reazioni dei vari ragazzi alle battute di Jin, in questo modo il biondo mangiò una cena, anche molto sostanziosa senza accorgersene e i suoi Hyung tirarono un sospiro di sollievo quando videro il suo piatto vuoto.

"Bene ragazzi a chi tocca lavare i piatti oggi?" Chiese il leader sperando di non dover essere lui, Jin hyung come al solito aveva cucinato per un esercito e non voleva lavare tutti quei piatti e le pentole, al solo pensiero gli venivano i brividi.

"È il turno di Jungkook, però ognuno sparecchia il proprio posto così gli diamo una mano" disse Hobi sorridendo al maknae, dopo averlo visto stanco, non solo dalla dormita di prima, ma di tutte le forze che impiega nelle prove.
I ragazzi si alzarono e sparecchiarono, Jimin fu l'ultimo a sparecchiare il suo posto perchè voleva godersi per più tempo possibile la compagnia del minore. Mise nel lavandino l'ultimo piatto della tavola e Jungkook lo guardò.

Euphoria   *Jikook*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora