십사

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Quella mattina Jimin si svegliò di buon umore, finalmente era riuscito a dormire per più di 5 ore e sul suo viso si potevano vedere le ore di sonno recuperate. Scese in cucina a fare colazione e sorrise a sua madre; ancora gli faceva strano essere nella sua casa, nonostante fossero passate tre settimane dal suo arrivo.

"Buongiorno Jimin-ah, dormito bene?" chiese amorevolmente sua mamma

"Si, ho dormito proprio bene" rispose il biondino sorridendole per poi buttarsi sulla sua colazione

In quel periodo Jimin era anche riuscito a tornare a mangiare una quantità di cibo umana e si sentiva meglio, in quanto aveva più energie.

"Oggi torna tuo fratello dall'università per una breve pausa, ma non sa che tu sei qui, che ne dici di fargli una sorpresa?" l'entusiasmo della donna si poteva vedere cosparso su tutto il viso mentre proponeva la sua idea al figlio maggiore

"Si, non vedo l'ora di rivederlo" disse Jimin e corse in camera per vestirsi

Mise dei semplici pantaloni aderenti neri e una maglietta nera infilandola nei pantaloni per poi mettere sopra il tutto una camicia a scacchi. Si sistemò i capelli e, dopo essersi messo i suoi innumerevoli anelli e aver preso una mascherina per coprirsi il volto, scese velocemente le scale.
Una volta in salotto sua madre gli sorrise e, dopo essersi messi le scarpe, salirono in macchina diretti alla stazione ferroviaria di Busan. Arrivati in stazione la madre di Jimin guardò il tabellone dei binari e, una volta trovato quello giusto, si diresse con il biondo al binario per aspettare il piccolo di casa, Jihyun.

Jimin stava aspettando il treno con sua mamma e poteva sentire che sua madre non stava più nella pelle; anche lui, doveva ammetterlo, non vedeva l'ora di riabbracciare suo fratello. Studiava all'università di Seoul, ma erano sia vicini che lontani; la vita di Jimin non era facile e non gli lasciava nemmeno il tempo di incontrare Jihyun in un semplice bar di Seoul.

Una volta che il treno arrivò Jimin e sua madre si alzarono in punta di piedi per cercare la testolina del più piccolo. Jihyun vide sua madre le corse incontro, ma non aveva notato ancora la presenza di Jimin.
Quando si accorse di suo fratello maggiore gli vennero le lacrime agli occhi, era da più di un anno che non lo vedeva e trovarselo lì ad aspettarlo lo rese felice, ma confuso allo stesso tempo. Jihyun, troppo occupato dallo studio, non sapeva che il comeback del fratello era stato spostato di lì ad un anno; in quel momento però non gli venne in mente di chiedere nulla, era solo felice di rivedere suo fratello e di essere finalmente libero di abbracciarlo di nuovo.

I due si abbracciarono stretti e Jimin rimase sorpreso quando notò che suo fratello lo aveva mai superato di altezza; Jihyun ormai era il più piccolo solo per l'età

"Yah! Chi ti ha dato il permesso di diventare più alto di me?" disse Jimin spettinando Jihyun

"Hyung sei tu che ti sei abbassato, io sono sempre alto uguale. Ahia!" il più piccolo fece finta di essersi fatto male quando il biondo gli aveva scherzosamente tirato un pugno sul braccio.

"Bene ragazzi dai andiamo a casa" disse la madre mettendosi in mezzo ai due figli prendendoli a braccetto. Finalmente la famiglia era al completo e lo sarebbe stata per un bel po'.

Una volta a casa Jihyun sistemò le cose in camera sua mentre il biondo rimase nel soggiorno con sua mamma.
All'improvviso Jimin si rese conto che l'unico che non sapeva cosa era successo con Jungkook e con la band era suo fratello; l'ansia iniziò a farsi sentire e il divano divenne all'improvviso la cosa più scomoda sulla quale si fosse mai appoggiato il biondo.
La madre vedendo l'agitazione del figlio gli chiese che cosa avesse

"Jihyun non sa ancora nulla di tutta questa faccenda mamma; così come non sa che sono attratto dai ragazzi. Ho paura di come la prenderà" disse Jimin abbassando leggermente la testa mentre gli si formava un pesante groppo in gola

Euphoria   *Jikook*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora