chapter one.

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capitolo 1:
First day of school.

È una delle solite mattine da primo giorno di scuola per cui, una persona non affatto mattiniera come me, prova solo odio.

La sveglia è suonata presto nel mattino; alle 6:00, ma mi sono alzata alle 6:30.

Sono nervosa; Nessuno oserà parlarmi e io non oserò a pronunciare parola.

Ecco tutto.

Sono allo specchio da un paio di minuti, sto disperatamente cercando di sembrare decente ma sembra che il fondotinta non riesca a coprire le mie occhiaie; Procurate da serie tv guardate in una sola notte.

Il mio outfit è uno dei migliori io abbia mai indossato per andare a scuola; Posto per la quale mi vesto indecentemente.

Voglio fare una bella impressione, essendo quella che conta di più.

Sono stranamente in anticipo così prendo l'autobus, che mi porta verso la scuola a cui sono stata iscritta dai miei genitori.

Arrivo e non c'è un paio d'occhi non puntati su di me; Mi dirigo alla classe 2A con ancora la musica nella testa, ascoltata sull'autobus nel viaggio diretto qui.

Decido di sedermi nell'unico posto libero della classe; Vicino a un ragazzo che, con l'andare delle lezioni, ho potuto ben capire si chiama Dylan Sprouse.

Non molto alto con i capelli biondi e gli occhi verdi, un tipo simpatico e anche carino.

Ad ogni ora c'è una professoressa diversa che chiede il mio nome e altre delle mie generalità.

E a ognuna di loro davo la stessa risposta:
«Buongiorno, mi chiamo Betty Cooper. Sono qui, a Londra, da poco e non vedo l'ora di approfondire le mie conoscenze sulla città. Ho 16 anni, compiuti da poco più di un mese, e ho sempre studiato lingue. Prima abitavo in Italia, ma il mio sogno più grande è poter viaggiare intorno al mondo.»

Dopo cinque ore di tutto questo esco dall'aula e mi avvio all'uscita ma sento gridare il mio nome; Mi giro e vedo una mia compagna.

Lei si presenta semplicemente:
«Ehi! Mi chiamo Marta James, piacere» io le mostro un sorriso e lei mi rassicura, dicendo che sa perfettamente come mi chiamo.

«Dopo tutte le volte l'ho ripetuto oggi, ci credo!» dico e scoppiamo in una fragorosa risata.

Lei è molto alta, con capelli castani e occhi del medesimo colore; Simpatica e tanto dolce.

Mi ha accompagnata a casa, per poi allontanarsi verso la sua.

Vado in camera mia, dove mi arriva un messaggio dalla mia migliore amica.

Si chiama Mia Hopper, l'ho conosciuta quest'estate appena arrivata in questa città.

È stata la prima a parlarmi e sono davvero felice del rapporto che abbiamo.

Mia:
Ehi Betty!!
Domani possiamo vederci nel
parco vicino alla tua scuola?
È una questione importante!

Io le rispondo con un "Si, ok💕", e torno a struccarmi.

Metto il più comodo dei miei pigiami e faccio di tutto pur di recuperare un po' di sonno, ma niente.

Decido così di leggere un po': colpa delle stelle è la scelta giusta, quindi inizio a rileggerlo per l'ottava volta.

Ma più leggo, più la mia mente va a quel posto vicino al mio.

Al ragazzo dai capelli biondi e gli occhi chiari vicino a me, che non smetteva di mandarmi occhiate pensando io non le notassi.

Ma non capendo io le ho notate tutte.

Another Bughead Story | sprousexloveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora