X.

195 7 0
                                    

"Eli, svegliati."

Apro gli occhi per incontrare i suoi. Era steso sul mio letto, con la testa poggiata sulla sua mano e mi stava guardando con il suo ghigno inconfondibile.

"Cosa ci fai qui? Come sei entrato?"

"Ho provato a chiamarti ma non rispondevi, così sono venuto e tua mamma mi ha detto che stavi ancora dormendo. Sei sempre la solita."

"E perché sei venuto a quest'ora scemo?"

"Devo portarti in un posto, dai cambiati e usciamo. Ti ho portato anche la colazione, la tua brioche alla crema ti sta aspettando."

"Allora subito." Gli dico dandogli un bacio su quelle sue labbra bellissime.

*

"Dove mi hai portata Filo?"

"è una sorpresa, non iniziare a fare la curiosa."

Gli sorrido, lui mi prende la mano mentre con l'altra stava cercando di aprire un portone. Solo in quel momento capisco che è il suo studio, ma stranamente era vuoto. Di solito con lui c'è sempre Lorenzo. Quei due non si separano mai, sembrano loro due i fidanzatini altro che noi.

I miei pensieri vengono bloccati da un suono stridulo. Filippo ha appena acceso la cassa e sta prendendo il microfono. Io mi siedo sul piccolo divano di fronte e non dico neanche mezza parola mentre lui di tutta risposta mi sorride.

Giuro l'ultima mia sigaretta
guarda la spengo pure già a metà
come la volta che ti ho detto
mentre eravamo a letto
che ero stufo della tua normalità
lo giuro smetto di fumare
lo giuro sulla mia famiglia ma
è come quella volta che ho promesso
come le altre cento
di scordarti per l'eternità
non sono buono a fare le promesse
ma non lo sono neanche con me stesso
e tantomeno a mantenerle quando l'unica richiesta che mi hai fatto è solo un po' di tempo

Il mio cuore si ferma al suono della sua voce, i brividi prendono il sopravvento. Stava ancora cantando di noi.

sono un casino l'ammetto
siamo un casino stupendo
due rette parallele che non credono al destino scelto
siamo vivi, siamo solo vivi
io e te

I nostri occhi non riescono a staccarsi. Mi stava chiedendo scusa per tutto e quello è l'unico modo che conosce, lo so. La musica per lui è la chiave di tutto, e si ha ragione. La sua voce è capace di tutto, ti entra dentro, come un'onda del mare fa contro la sabbia. Ti attraversa per poi lasciarti un senso di solitudine indescrivibile.

Le sue parole scivolano come pioggia su di me e la mia attenzione si focalizza su un semplice frase.

scomparire in un lampo
come cenere e pianto
poi cercarsi di nuovo senza fine
è una vita che siamo qua
a metà
provo a dirmi che
tornerai da me

Filippo posa il microfono e si avvicina a me.

"Fil, tornerei sempre da te."

"Eli, io credo di amarti. Questa volta per davvero."

"Baciami, stupido." E lo stava facendo, certo che lo stava facendo. Di continuo.

La vena sulla fronte si stava ingrossando, come fa sempre quando è eccitato. Ed io mi lascio avvolgere di nuovo dalla passione.

Il suo corpo nudo affianco al mio continua a provocarmi dei sussulti, anche se avevamo appena raggiunto il culmine del piacere. Cerca di prendere fiato e il suo petto non fa altro che andare in alto e in basso cercando di riempire i polmoni di aria pulita. E lui è dannatamente bello.

Mi giro verso di lui e guardandolo per bene mi accorgo che i suoi occhi in quel momento erano spenti.

"Cosa succede Fil?"

"Non lo so Eli, forse ho paura. Domani devo tornare a Roma e non so bene cosa è capace di farmi la tua lontananza ora che ti ho ritrovata."

"Io ti sarò accanto. Questa volta davvero. Magari non fisicamente, ma sappi che i miei occhi saranno fermi sul televisore ogni giorno. Tu scrivimi, non fare il cretino con altre e andrà tutto bene. Ogni sabato verrò, sempre se non mi farai incazzare come l'altra volta."

Lui scoppia a ridere e di gioia e si butta su di me.

"Lo farai davvero?"

"Si, questa volta sono io a farti una promessa. E io le mantengo le promesse, non mi chiamo mica Filippo Maria Fanti."

"E se dovessi entrare al Serale? Lo sai che lì non avrò il telefono, sarò chiuso in casetta senza poter vedere nessuno."

"Allora quando vincerai sarò ancora più fieri di averti lasciato fare la tua strada. Perché tu vincerai. Me lo devi, devi ripagarmi di tutta la rabbia che hai fatto crescere dentro di me in questi mesi."

"Eli.."

"Zitto stupido, e baciami di nuovo."

NOTA DELL'AUTRICE
Ci tengo un sacco a ringraziarvi perché sono state superate le 100 letture e sono molto felice 🌹❤️
Se avete qualcosa da dirmi commentate pure ❤️

Per sempre. || IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora