XIV.

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IRAMA

Le tante prove che ho dovuto fare questa settimana mi hanno aiutato a non pensare a lei. Per fortuna qui c'è così tanto da fare che la mia mente non può farmi brutti scherzi.

Non posso negare però che la notte riesco ad addormentarmi a fatica, la notte penso sempre a lei. Alle sue labbra, i suoi capelli lisci, ho ripensato mille volte a quel messaggio cercando di capirci qualcosa. Ma nulla.
Stasera ci sarà la prima puntata del Serale ed io devo essere concentrato, mi aggrappo alla speranza che almeno lei mi stia guardando e che ascolti quello che canto.

Il palco è enorme e il pubblico è tantissimo, tutti gridano i nostri nomi. Vedo finalmente anche Einar e Biondo che da lontano mi chiedono come va ed io non posso che dirgli
"Una merda".
Arriva il mio turno per esibirmi e devo cantare 'E penso a te'. Non c'era canzone più azzeccata per farle capire come sto.

Sono al buio
E penso a te
Chiudo gli occhi
e penso a te
Io non dormo
E penso a tee

Quelle parole escono dalla mia bocca mentre il mio pensiero è fisso.
Perché mi stai facendo questo Elisabetta?

ELISABETTA

Data la situazione i medici hanno acconsentito a far restare Lorenzo Ilaria e Federica con me per guardare la puntata. Non potevo farcela senza di loro, ho bisogno di loro. Io che non chiedo mai aiuto, questa volta lo chiedo in modo disperato.
Lori mi tiene stretta la mano, Ila e Fede sono invece sul mio letto e guardano fisse il piccolo televisore.
Lo vedo. Non potrebbe essere più bello, anche se quelle tute sono orrende, lui potrebbe spendere anche con un sacco di patate addosso.
Il mio corpo stanco viene invaso da un brivido, Lori se ne accorge e stringe ancora di più la mia mano e mi da un bacio sulla guancia.
Gli occhi di Filippo sono spenti, spero solo sia l'ansia e la stanchezza a fargli questo. Spero di non esserne io la causa.
Le ragazze non pronunciano una parola. Quando sentiamo che deve cantare E penso a te, il mio cuore si blocca mentre le ragazze si girano e mi guardano.
Filippo, scusami. Non voglio farti del male. Spero capirai.

Una lacrime percorre le mie guance appena inizia a cantare. Quelle parole mi trafiggono, come il suo sguardo perso.

Perché a me? Perché ora? Dovevo essergli vicino. Dovevo dargli tutto il mio supporto ed invece sono incatenata in questo ospedale, sono qui a lottare per la mia vita. Devo farlo. Devo farcela.

"Tutto bene Eli?" La voce di Lori arriva come un soffio alle mie orecchie
"Secondo te come sta Lori?"
"Non bene Eli, mi dispiace dirtelo. Ma tu non devi pensarci, devi pensare a te. Lui starà bene! Ti ama e capirà, non ti preoccupare"
Appoggio la mia testa al suo braccio e dalla stanchezza, mi addormento.

IRAMA

Tornati in casetta, restiamo per un po' a parlare e fumare qualche sigaretta. Filippo è uscito senza potersi neanche esibire, non vorrei essere al suo posto.

Emma mi si avvicina e poggia il suo braccio sulla mia gamba.

"Irama, sai con me puoi dire tutto." Mi dice con il suo italiano misto all'inglese.

"Grazie Emma, ma.."

"Irama con me non devi dire bugie, Biondo mi ha detto qualcosa prima di entrare al Serale. Quindi sfogati con me."

"Biondo deve imparare a farsi i fatti suoi. Lo hai detto ad altri?"

"No. Ma Irama, di cosa hai paura? è una bella cosa essere innamorati"

"Si Emma, ma non voglio esca fuori finché sono qui dentro. O almeno non volevo, dato che ormai sembra sia andato tutto a puttane. Non potevo permettermi di rovinare il nostro rapporto. Lei neanche voleva quindi abbiamo fatto tutto fuori dai riflettori."

Non so perché ma con quella ragazza dagli occhi blu non riesco a fermare le mie parole, inizio a buttar fuori tutto quello che mi sono tenuto dentro per ormai 2 settimane.

"Emma, lei era davvero speciale. Non voglio passare per quello che se la crede, ma mi scrivono tante ragazze, tante fan, altre meno. Volevano uscire con me solo perché avevo avuto successo o solo perché sono un cantante. Lei no. Ci siamo conosciuti su un aereo mentre lei ascoltava una mia canzone ma a stento mi ha riconosciuto quando mi sono seduto al suo fianco. E poi da lì è cominciato tutto. Abbiamo due caratteri di merda, due testardi come noi non possono fare altro che scontrarsi dalla mattina alla sera, ma c'è sempre stato qualcosa che ci ha unito. Dopo averla ritrovata, durante le vacanze di Natale, ci siamo ripromessi di non perderci più. Ma così non è stato e io non riesco a capire perché."

"Irama, mi dispiace tanto. Ma tu non devi farti abbattere. Devi andare avanti, devi pensare ad Amici, alla tua carriera. Il tempo farà tutto il resto. Ora ti lascio un po' solo, vedo che ne hai bisogno."

Emma mi lascia solo, ed è vero ho bisogno di stare così. I miei pensieri continuano ad offuscarsi.

Elisabetta, sei una stronza. Un'egoista del cavolo.

Per sempre. || IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora