XIII.

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IRAMA

Non riesco a capire cosa cavolo le prende. Che cazzo sarà mai successo a quella ragazza per non venire da me in questo periodo così importante. Sa bene che ho bisogno di lei per rilassarmi e lasciare andare questa ansia di merda.
"Bro, la smetti di guardare quel telefono e andiamo a mangiare?" Mi dice Einar, stufo ormai di aspettarmi.
"Ein, non vengo a cena. Lasciami stare. Ci vediamo dopo."
"Aspetta, aspetta, tu che non mangi mi fa preoccupare. Che succede?"
"Ma che cazzo ne so, Elisabetta mi ha mandato un messaggio dicendo che non verrà ma ora non mi risponde più e non vuole dirmi il perché di questa merda di decisione che ha preso."
"Dai, stai tranquillo. Ti risponderà, magari starà facendo. Scendiamo, non ti lascio qua senza cena conoscendo il tuo appetito."
Sbuffo e lo seguo. Con quel ragazzo è impossibile trattare. Mi conosce troppo bene e non riesco neanche a dirgli di no.
Scendiamo nel ristorante dell'hotel e mi accorgo che tutti stavano aspettando solo noi per cenare.
"Mi spiegate perché avete fatto così tardi?" Ci chiede Biondo
"Lascia stare bro. Sai che Irama ci mette una vita a prepararsi." Risponde Einar ed io con lo sguardo lo ringrazio senza dire nulla.
Per tutta la durata della cena continuo a fissare il cellulare, ma il suo messaggio non arriva mai. Sono così incazzato che butto le posate sul tavolo ed esco a fumare.
Per fortuna i ragazzi capiscono che è meglio lasciarmi solo anche se continuo a sentire il brusio delle loro chiacchiere dove il mio nome sembra quasi un tormentone.
Rientro e vado in camera a dormire.

***

È sabato.
Inizia la puntata e Maria ci avvisa che a sorpresa oggi inizieranno a dare le prime maglie del serale. Tutti gridano per la felicità. Io no.
Sono passati due giorni e Elisabetta non ha mai risposto alle mie chiamate. E la rabbia dentro il mio corpo continuava a crescere. Ma devo concentrarmi. Devo farcela.
Einar riesce a prendere la maglia verde, insieme a Lauren, ed io sono davvero felice loro.
I ragazzi decidono di andare a festeggiare e non riesco a dire di no ad Einar, quindi vado anche io, anche se il mio umore è sotto le scarpe.
"Mi fai il piacere di divertirti almeno stasera Bro?"
"Einar cazzo vuoi ti dica, vengo e già è tanto dato come sto. Lo faccio solo per te ma non chiedermi di essere contento e felice perché il mio pensiero batte sempre lì."
"Va bene va bene. Andiamo, non ti dirò più nulla."
***
Un'altra settimana è passata. E di una risposta di Elisabetta neanche l'ombra.
Ho anche chiamato Lori ma neanche lui sa niente. Lui ha provato a chiedere alle amiche di Eli ma neanche loro gli hanno risposto sinceramente, dicendogli semplicemente che Eli non poteva e basta.
Cazzo.
Inizia la puntata. Oggi daranno le ultime maglie del serale.
Tocca a me, scendo le scale a testa bassa cercando di nascondere le due occhiaie impressionanti che mi ritrovo, ma a Maria non sfugge mai niente.
"Irama, tutto ok?"
"Si Maria, ho solo dormito poco. Niente di che."
"Va bene. Allora canta." Mi dice sorridendo.
Ricevo tre sì, ed entro al serale.
Spero solo non mi separino da Biondo e Einar. Come farò con le mie paranoie senza di loro?
"Allora, Irama Emma Valentina Luca Zic Filippo e Daniele in squadra bianca. Carmen Biondo Einar Bryan Sephora Lauren e Matteo squadra blu."

Cazzo. Lo sapevo.
Vedo da lontano Einar che mi manda un bacio, cercando di darmi un sostegno morale. Sa bene che ho bisogno di lui per sfogarmi delle mie frustrazioni.
Cazzo mi ha fatto quella ragazza, davvero posso stare così di merda per una ragazza? Io?

ELISABETTA

Lo sapevo che ce l'avrebbe fatta. Sono così orgogliosa di lui.
Il mio cuore però inizia a stringersi. Vederlo così preoccupato, così stanco, mi fa stare male. Ma resto convinta della mia decisione, soprattutto dopo aver saputo cos'ho.
Rimarrò qui in ospedale ancora tanto tempo, purtroppo. Hanno trovato qualcosa di brutto dentro di me ed io non posso dirglielo. Ho un forte bisogno di lui, ho bisogno delle sue braccia forti a darmi sostegno. Ma no, non posso rovinare la sua vita portandola a fondo con me.
È già l'ora delle visite e alla porta stranamente insieme a mia madre ed Ilaria vedo la figura di un ragazzo. È Lorenzo che mi guarda con una faccia sconvolta.
"Ilaria, ti avevo detto di non dirgli niente, cazzo!"
Ma lui interviene prima che la mia amica possa rispondermi.
"Ehi. Non prendertela con lei, l'ho praticamente costretta a dirmelo dopo che ho visto Filippo oggi in Tv in quello stato."
"Lori, non dirglielo. Ti prego."
"Va bene. Tanto neanche potrei, ormai è chiuso in casetta senza il cellulare."
"Ah già. È vero."
Lui mi sorride e prende la mia mano. Credo abbia capito e compreso la mia decisione.
"Eli, ce la farai. Devi farlo per te, per noi, e per lui. Non si merita di perdere anche te." Mi dice
"Ci proverò."

Per sempre. || IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora