XVI.

144 7 0
                                    

"Bro apri la porta. Fammi entrare cazzo. Che ti succede?"

Le urla di Biondo quasi non le sento, ma poi lui inizia a picchiare contro la porta e allora lo lascio entrare.

"Bro, mi dici cosa succede? Perché stai urlando?"

Senza dire neanche un parola butto quella dannata lettere davanti ai suoi occhi, mentre appoggiato al letto tengo la mia testa tra le mani.

Silenzio.

"Non può succedere di nuovo. Cosa cazzo ho fatto di male per meritarmi tutto questo di nuovo? Cosa ho che non va, cazzo!

Biò, perché lei? Perché ora? Cosa cazzo posso fare?"

Biondo si avvicina a me e poggia il suo braccio intorno alla mie spalle.

Il mio cuore ormai è in mille pezzi. Non posso perderla. Ho già perso troppe volte nella mia vita.

"Bro non lo so. Non so che dirti."

Mi alzo e prendo a calci il letto di fronte a me.

"bro, calmati."

"Calmati un cazzo. Biò, ed io che ho anche pensato che fosse una stronza di merda perché non è venuta a salutarmi. Biondo, cazzo, ti rendi conto? è in un letto di ospedale da 3 settimane ed io sono qui a maledirla. Sono un egoista del cazzo." Urlo e tiro a pugni contro il muro.

Esco dalla stanza davanti agli occhi sbalorditi di Emma Valentina Zic e Luca che non capiscono cosa mi stia succedendo, e vado ad accendermi una sigaretta. Anche quella volta però vengo ripreso da una voce, questa volta però è Emma.

"Emma, cosa vuoi?"

"Irama, c'è Maria che vuole parlare con te. Vieni dentro."

[...]

"Maria, dimmi, sono qua."

"Ragazzi, lasciateci soli per favore."

"Sono andati via Maria"

"Filippo, siediti sul divano e ascoltami" Ed io obbedisco.

"Filippo, cosa è successo?"

Alle sue parole mi tranquillizzo un po', d'altronde lei è la padrona di casa. Ma appena inizio a parlare il mio viso si riempie di lacrime e questo non mi succedeva da tanto. Mi sento un cretino, mi vergogno così tanto che porto le mani a nascondermi il viso.

"Maria, la sopresa che mi è arrivata.. Ecco era una lettera del mio migliore amico. Mi ha detto che la mia ragazza è in ospedale e non sta bene."

"Filippo non mi avevi detto di essere fidanzato."

"Si, da mesi. Maria cosa posso fare?"

"Filippo tu ora devi stare calmo. Noi vedremo cosa possiamo fare. Sai bene che non vi è permesso incontrare nessuno fuori dal programma. Ma capisco la situazione e ti farò sapere appena possibile."

"Maria io devo andare da lei, devo vederla. Ti prego fai il possibile, oppure sarò costretto a lasciare il programma."

"Filippo, calmati. Ci penso io."

Io devo fare qualcosa, non posso perdere di nuovo. Nello stomaco ho un buco grande come una casa. Ho bisogno di sentirla, ho bisogno di vederla davvero. Ho bisogno di starle accanto, ho bisogno di lei. Non oso immaginare quanto possa essere debole e fragile ora, lei che non lo è mai. Quella ragazza è una roccia. La mia mente si ricopre di ricordi.

"Fil andiamo dai, stasera andiamo in discoteca?"

"Eli, lo sai che queste cose non mi piacciono."

"Eddai, se non mi ci porti ti lascio a secco per una settimana"

"Non mi puoi ricattare così però eh..."

Quante volte le avevo detto di no solo per vederla arrabbiata. Quando si arrabbia è ancora più sexy ed io non posso farne a meno. 

"Filippo Maria Fanti, sei uno stronzo di prima categoria.."

"Ma tanto ti piaccio per questo, non puoi negarlo."

Come quando avevo scritto qualche rima su Sex dei Negrita e si era incazzata come una bestia quando l'avevo pubblicata.

"Filippo togli quel video all'istante."

"Piccola calmati, tanto non sanno che sei tu."

"Filippo! All'istante o te lo taglio."

"Ma dai che ci facciamo due risate su.."

Lei che non sa neanche quante volte ho scritto su di lei. 

Quante volte avrei voluto dirgli quello che provo davvero. Ma tanto sono un coglione per davvero e non riesco a dirle certe cose. Lei non sa quanto io possa amarla. Lei che non sa quanto mi è mancata quei mesi, mi è mancata anche quando non la conoscevo ancora. Lei che non sa cosa ho pensato quel giorno appena la vidi seduta al mio fianco in aereo:

Dio, questa ragazza è bellissima. 

Si, lei è la ragazza più bella che io abbia mai conosciuto. Ha una luce dentro che mi porta ad amarla ogni giorno di più, quella luce che non mi permette di dimenticarla. 

La mia gola si stringe di nuovo. 

Ho bisogno di fumare.




Per sempre. || IRAMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora