Capitolo 12

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4:10 (esattamente qualche minuto dopo)

Pov's Einar
Dormivo beato nel mio letto quando mi svegliai di nuovo però questa volta per colpa di qualcuno che era entrato in camera mia sbattendo la porta.

Aprii un occhio per vedere chi era e intravidi qualcuno e, sinceramente, sapevo per certo anzi speravo che fosse Filippo e non un ladro.

Feci finta di dormire quando me lo ritrovai seduto sul mio letto a fissarmi.
Esatto, era proprio lui.

"Ein, lo so che non stai dormendo."esclamò subito. Mi conosce troppo bene quel ragazzo.
"In realtà, sto cercando di dormire ma sei venuto tu. Che ti serve Fil?" gli risposi con voce ancora assonnata.
"Niente Ein, mi mancavi."

A quelle sue parole mi scappò un sorriso senza neanche accorgermene e mi piaceva il fatto che gli mancavo..non so forse mi piaceva? Boh.
So solo che quel ragazzo mi faceva uno strano effetto e che appena intravedevo i suoi occhi verdi ero in paradiso.

Andai ad accendere la luce, visto che con quel buio non lo vedevo e volevo vedere quei due occhioni ma appena lo vidi mi preoccupai: aveva gli occhi lucidi, gonfi e abbastanza rossi, segno che aveva pianto e anche tanto.

E:"Fil, si può sapere che hai?"
F:"Sto strano."
E:"Perchè? È per quel fatto di ieri?"
F:"Senti Ein, ormai sai che provo qualcosa per te ma ho capito che è inutile essere tuo amico se voglio essere di più per te."
E:"Eh quindi?"
F:"Quindi addio Einar Ortiz. Me ne torno a casa."

Uscì dalla stanza senza farmi dire altro e nel giro di pochi minuti era già fuori casa.

Ero ancora mezzo confuso sul letto, quando entra Biondo in camera mia.

"Einar, lo sai che Irama se n'è andato?
"Simo, si che lo so ma non posso farci niente. Ormai credo che la nostra amicizia sia finita."
"Einar ma che cazzo stai a di? Ti sei fumato le canne? Secondo me tu vai dietro a Filippo ma non lo vuoi ammette a te stesso, fidate che è così."
"forse è così, ti giuro è strano."
"Intanto oggi visto che ripartiamo vai a trovarlo alla casa sua e ne parlate."
"Si credo tu abbia ragione."

Finalmente Einar aveva capito ciò che doveva fare quindi svegliarono entrambi Emma e partirono verso le 10:30.

Emma:"What happened Einar? You are triste."
E:"Devo dire una cosa importante a Filippo e sono nervoso."
Emma:"Tranquillo andrà tutto bene!"
E:"speriamo."

Atterrarono e subito Einar salutò i Biemma e e si diresse alla prima stazione che vide.

Appena arrivò a Monza aveva il cuore a mille, non sapeva che cosa stesse facendo ma sapeva che era la cosa giusta per sistemare tutto con Filippo, ma soprattutto con se stesso e i suoi sentimenti.

Suonai una volta ma nessuno mi aprì, poi due, tre e alla quarta volta mi aprì Filippo in accappatoio e con i capelli bagnati.

"Che ci fai qui tu?" mi disse.
"Sono qui per aggiustare le cose." (che bella frase d'effetto che gli dissi eheh)
"Ti ho detto che non ti voglio più veder..."

Non lo lasciai finire di parlare che mi fiondai sulle sue labbra. Lo baciai e subito lui ricambiò.
Aveva le labbra morbide e sapevo che da quel momento in poi, quelle labbra sarebbero state una droga per me.

Durante il viaggio avevo capito una cosa: io senza di lui non ci so stare ed è vero che ero confuso, tutt'ora lo sono, ma una cosa so per certo che lui è tutto ciò che voglio.

"Era questo quello che volevo Fil."
"Volevi un mio bacio? Lo so sono bravo a baciare." sempre il solito modesto.
"Anche" risi e poi continuai "voglio vederti felice insieme a me perchè io con te sono felice."
"Anche io con te sono felice mio piccolo Ein."

/ti guardo negli occhi e mi perdo.\EiramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora