Capitolo 18

313 17 0
                                    

E bene sì, erano passate due settimane da quando i due si erano visti per l'ultima volta.

Nessuno dei due aveva così coraggio da chiamare/mandare un messaggio all'altro.

Fino a quando, un freddo giorno di dicembre, Filippo, ancora che pensava ad Einar, voleva assolutamente rivederlo. Aveva resistito troppo a lungo.

Così chiese aiuto ad un suo amico fidato, Lorenzo.
____________________________________
"Cosa dovrei fare secondo te?" gli chiese portandosi le mani alla testa.
"Devi dimostrargli che ci tieni a lui." gli rispose l'altro facendo spallucce.
"Ma non so come, se lui tenesse a me come aveva sempre detto mi avrebbe chiamato in queste settimane.."
"Anche tu tieni tanto a lui, ma lo hai chiamato?"
"N-no.."
"Visto? Tenete entrambi l'uno all'altro ma nessuno dei due vuole ammettere di fare la prima mossa..E poi dai, Filippo! È stato un bacio..lascia correre."
"Forse hai ragione..Ma non so come fare."

D'un tratto suonò il campanello.
Subito Filippo guardò l'amico dicendo:"Che cosa hai combinato?"
E lui sussurrando rispose:"vai a vedere chi è."

Pov's Irama.
Non avevo ben capito che cosa aveva combinato ma mai mi sarei aspettato che aprendo la porta avrei rivisto Einar.

Con tutta la sua eleganza anche se non era vestito elegante, mi guardava negli occhi, il ciuffo scompigliato, le mani in tasca, la sciarpa che gli copriva il collo.

"E-Einar? Che ci fai qui?" gli dissi con aria curiosa.
"Mi ha invitato il tuo amico." mi rispose sorridendomi.
Lì non riuscii a resistere e ricambiai il sorriso mordendomi il labbro inferiore.

Lì capii anche che tra noi non poteva finire così: tenevo troppo a lui ed era impossibile dimenticarmene e speravo che anche lui non si fosse dimenticato dei sentimenti che provava verso di me.

Mi distolse dai miei pensieri entrando dentro casa, salutando Lorenzo e appoggiando la giacca e la sciarpa che si era appena tolto sul divano..mentre io ero ancora paralizzato davanti alla porta come un coglione.
Poco dopo la chiusi e mi voltai verso di loro.

Ci fu un silenzio imbarazzante in quel momento. Io guardavo Einar e lui guardava me, ma non spiccicavamo una sillaba.

Poi Lorenzo ruppe il silenzio.
L:Beh direi che dovrei lasciarvi soli.
e se ne andò salutando entrambi.
"Quindi? Che vuoi fare? Hai deciso di perdonarmi oppure vuoi avercela con me per sempre?" mi guardò e vidi che aveva gli occhi lucidi e fece il broncio.
"No Einar, tranquillo ti ho perdonato." finalmente, potevo riaverlo nella mia vita..quanto mi era mancato.

Mi saltò addosso abbracciandomi fortemente e nello stesso tempo dolcemente portandomi sul divano. Poi ci guardammo un attimo negli occhi e subito dopo le nostre labbra si stavano sfiorando in un modo magico. *quanto mi erano mancati i suoi baci* pensarono entrambi.

Non sapevo cosa eravamo adesso, di certo non fidanzati ufficialmente ma per il momento mi andava bene così, d'altronde volevo che fosse presente nella mia vita è così era.

/ti guardo negli occhi e mi perdo.\EiramDove le storie prendono vita. Scoprilo ora