Sequestrata «36»

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Juan cercò subito di alzarsi in piedi, Bianca lo afferrò dalle mani prima che questi potesse andarsene. Lo guardò. Lui ardeva d'ira. L'unica cosa che desiderava in quel momento era trovare quei due uomini che avevano addormentato la sua ragazza. Nessuno... nessuno nel mondo giocava con lei in quel modo, nessuno... e se quei due figli di puttana non se n'erano resi conto, presto l'avrebbero fatto.

- Juan! - lo chiamò lei. Lui si voltò a guardarla. - Per favore, guardami! Mi hai promesso che non avresti fatto niente... - gli disse disperata. Fece sì che tornasse a sdraiarsi su di lei.

- Non ti ho promesso niente. - le disse lui. I suoi muscoli si tesero. Come la sua mandibola. Era un altro. Era l'antico Juan. Quello che si svegliava soltanto quando qualcuno toccava la cosa più bella che aveva. Sviò lo sguardo.

- Guardami... per favore... - Bianca gli accarezzò il viso. - per favore, ho bisogno di te... voglio che stia con me...

- Guarda come stai... - sussurrò lui. Sul punto di uscire di nuovo fuori controllo.
- Cazzo, ti conosco Bianca, hai paura.

- Sto bene, amore mio. - lo baciò sulla bocca. - Sto bene, non mi è successo niente.

- Lasciami. - adesso fu lui colui che la pregò che lo facesse.

- Per cosa? Perché vada e armi un casino per tutto questo?

- Questo non finirà così...

- Dimenticalo per favore... - lo pregò Bianca.

Juan strinse le labbra. È che lei non aveva neanche una piccolissima idea di come si sentiva in quell'istante. Le circondò il viso con le sue mani, baciandole la fronte. Lei le abbracciò la schiena, questa volta piangeva più forte. Non aveva più paura per lei, per ciò che avevano cercato di fare o avevano fatto. Bensì per lui. Perché lo conosceva. Perché sapeva che poteva essere molto pericoloso quando glielo proponevano.

- Perdonami... - sussurrò Juan, stampando di nuovo le sue labbra sulla fronte di lei. Accarezzò i suoi capelli, collocando adesso il corpo di Bianca sul suo. Intrecciarono le loro gambe. - voglio che lo dimentichi d'accordo? Nessuno... nessuno tornerà a farti questo mai.

- Promettimi che non farai niente.

- Bianca... - protestò lui.

- Per favore. Per me.

Lui rimase in silenzio. L'unica cosa che cercava in quel momento era che lei si addormentasse sulle sue braccia. Che avrebbero dimenticato tutto. Assolutamente tutto. Lui non aveva niente da perdonarle. Le cose si erano semplicemente complicate ancora e ancora ogni volta...

- Ti amo. - sussurrò Juan. - E sono qui per proteggerti. - strinse i polmoni.

Bianca respirò sul suo collo. Sentì che questa volta era più tranquilla. Aveva bisogno di sentirla così... come prima... anche se sapeva che non ci sarebbe riuscito così facilmente. E anche se lo avesse fatto... lui non avrebbe dimenticato ciò che avevano fatto con la sua ragazza.

Volevano giocare? Adesso si sarebbero resi conto di come si doveva giocare.

- Ho anche visto qualcuno... - mormorò Bianca. Una voce piccola che uscì allo scoperto tra i loro corpi.
- non so perché però in quel pub c'era Rubén...

Sequestrata #3.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora