4. 'Mi sei mancata.'

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Camila's pov.

Lauren aveva saltato due giorni di lavoro per stare con me, ma poco importava Sarah poteva cavarsela anche da sola.

Quella mattina svegliarmi fu ancora Lauren, che come faceva da due giorni a questa parte, si posizionava su di me ed iniziava a stuzzicare il mio clitoride e nel momento in cui aprivo gli occhi iniziava a baciarmi. Voleva che mi svegliassi facendo l'amore con lei, nonostante facevamo lo stesso anche la sera prima.
Il mio cellulare iniziò a squillare.
Mi staccai dal baciarla per rispondere, era un numero che non conoscevo. Lauren era ferma su di me e continuava a toccarmi. Appena risposi, si infilò sotto il lenzuolo ed iniziò a leccare la mia parte. Volevo ansimare ma ero al telefono. Riuscii a dire appena "pronto?".
"Karla Camila Cabello, giusto?" Chiese la signora dall'altra parte del telefono.
"Oh, sì." Mormorai in preda all'eccitazione.
"Ehm, okay... Senta, il suo bagaglio è qui in aereoporto." Disse.
Misi in muto ed ansimai, non riuscivo a stare zitta.
"Pronto?"
"Cabello?"
"Può venire a prenderlo tra mezz'ora?" Chiese.
"Sì, si." Risposi.

Chiusi la chiamata senza salutare, Lauren continuava a giocherellare la sua lingua contro il mio clitoride, entrò al mio interno ed io le presi la testa tra le mani instintivamente, le presi i suoi capelli morbidi ed iniziai a comandare ciò che doveva fare, le muovevo la testa, spingendola ancora più forte contro la mia parte, avevo la schiena in arcata, ero così eccitata che non riuscivo a tenerla ferma sul letto. Le venni in bocca, ma lei continuò. Le piace quando le spruzzò, passavamo ogni mattina a fare questo, le piaceva svegliarmi così. Aveva così tanta voglia di me, ed io di lei.
Dopo essere venuta una seconda volta la fermai. -Dobbiamo andare in aereoporto, Lolo.- le mormorai.
Lei alzò la testa e ritornò accanto a me.
-La valigia?- mi chiese.
Io annuii, poi mi fiondai a baciarla, i nostri corpi nudi poggiati l'uno sull'altra erano la cosa che mi piaceva di più, lei poggiava sempre le mani sul mio sedere, mentre io le tenevo il viso, le piaceva stringerlo e palparlo, alle volte le piaceva anche schiaffeggiarlo ed era eccitante vederla in versione un po' Daddy.
-Sì, ma devo andare a lavoro.- Disse, staccando il bacio.
-No, dai. Vieni con me a prendere le valigie.- la pregai.
-Ma manco da ben due giorni.- continuò lei.
-Ah, beh... Se vuoi proprio lasciarmi andare da sola, non credo che potrò farti questo.- le dissi, stuzzicandole il suo clitoride con le mie dita.
-No...Camz, dobbiamo andare in aereoporto.- ansimò.
Le infilai due dita, ed iniziai ad entrare ed uscire, lentamente. -Che fai vieni con me, oppure no?- le chiesi.
-Ma devo andare.- insistette. Mi fermai.
-Ah, beh. Allora anche io.- mormorai.
-Non puoi lasciarmi così, Camz.- Mormorò lei.
Le sorrisi maliziosamente. -Ah no? Beh, devo andare.- dissi io.
-Ti prego, entra di nuovo dentro di me.- mi supplicò.
-No, tu non verrai con me, non vedo perché io debba soddisfarti.- le dissi, sorridendole maliziosamente.
-Per favore, verrò con te, Camz, anche in capo al mondo, ma entra dentro di me.- mi supplicò ancora.
La baciai e le infilai di nuovo due dita all'interno della sua intimità. Lasciavamo toccare solo le nostre lingue, in modo eccitante, lei venne, continuai più forte per provarle un secondo orgasmo. Fu così forte che nonostante io la baciassi urlò il mio nome ansimando. Quando mi fermai mi lasciò un grosso succhiotto sul collo.
-Ti amo da morire.- mi sussurrò all'orecchio.
-Dobbiamo vestirci ora, però.- continuò lei.
-Beh, potrei vestirti io, che dici?- le chiesi.
Mi guardò interrogativa. -Mancano venti minuti dai.- continuai.
Lei annuii. Aprii il suo armadio e presi uno shorts Di jeans, uno slip bianco ed un top bianco.
Lei era distesa sul letto, io mi avvicinai e le infilai gli slip, le rimasi alle caviglie, afferrandola per il bordo, le salii fino alle sue coscie con i denti, quando arrivai sulla sua parte gli infilai la lingua all'interno, mi staccai velocemente e le lasciai lo slip, si noto una piccola macchia sulla parte dove avevo infilato la lingua, si era bagnata, le sorrisi nel vederlo e le mordicchiai il clitoride, senza sfilarle lo slip, gli infilai gli shorts ed inseriti entrambi le mani nella parte vuota che lasciava accanto alle sue coscie, essendo abbastanza magra, le andava largo, raggiunsi con tutte le dita la sua intimità e mentre la guardavo tenere le gambe aperte per me, le rivolsi uno sguardo ed iniziai a fissarla mentre la toccavo, ansima e godeva sotto il mio tocco. Mi fermai e mi posizionai a cavalcioni su di lei, ero completamente nuda. Le poggiai le mie tette sul viso e mi morse ripetutamente i capezzoli, le infilai il top bianco, lasciandola senza reggiseno, mentre le sue mani mi toccavano i capezzoli, dal suo top si intravedevano i suoi capezzoli eccitati, finché non mi alzò, facendo raggiungere la mia intimità alla sua faccia, ed iniziò a leccarla tutta, entrò entro di me con la sua lingua. Si staccò e si alzò per prendere qualcosa con cui vestirmi. Mi infilò uno dei suoi slip neri, ed infilò la lingua da un lato e continuò a leccare, mi bagnai, bagnando anche il mio slip, mi infilò un pantaloncino dall'adidas, era maschile e largo, continuò a stringere la mia parte da sopra di esso, poi mi infilò una maglietta bianca a mezze maniche, da cui poi mi morse i capezzoli. -Ora possiamo andare.- disse, lasciandomi alzare. Quando mi alzai si avvicinò al mio culo e mi lasciò un morso.

Eravamo ancora eccitate, quando salimmo in macchina per dirigerci all'aeroporto, decisi di fare qualcosa di pazzo, le infilai una mano negli slip, ed iniziai a toccare la sua intimità, lei mi pregò di smetterla ma non le diedi ascolto, continuai finché non venne. -Ora sono tutta bagnata, Camila!- sbottò. Risi maliziosamente. -che figura ci faccio a scendere così?- chiese, nervosa.
-Che c'è? Non ti piace?- chiesi, sorridendo maliziosamente. -Dovresti smetterla di stuzzicarmi, mi fai solo venire voglia di scoparti come non ci fosse un domani.- disse.
Io sorrisi e la baciai. Eravamo ancora eccitate.
Scesimo però dall'auto, dovevamo.
Lauren aveva un enorme macchina sulla sua parte, io risi. Era bello vederla così a causa mia.

"Sisters." 3 | Camren.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora