I miei fottuti pensieri ~14~

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B:"Pronto?"
O:"Salve, la chiamamo per informarla sulle condizioni della ragazza che è stata soccorsa questa mattina. È stata colpita ripetutamente sul petto con un pugnale, le ferite sono abbastanza profonde quindi di conseguenza dovrà rimanere a riposo per un lungo tempo e dopo essere tornata a casa, non dovrà frequentare la scuola per un certo periodo. Da adesso fino alle 17 di questo pomeriggio la ragazza potrà ricevere visite, dopodichè non potrà vedere nessuno fino alla prossima settimana. Arrivederci."
Beck cadde in ginocchio con un tonfo che richiamò l'attenzione della classe, silenziosamente si lasciò cadere sul pavimento, iniziando a singhiozzare sempre più forte.
S:"Beck tutto bene? Tirati su ragazzo, se hai bisogno puoi andare. Per oggi abbiamo finito la lezione ragazzi potete uscire... Cat, Tori, potete rimanere? Dobbiamo risolvere un attimo."
T:"Ci dica prof"
S:"Voi sapete che diavolo sia successo a Jade? Da dove accidenti arriva tutto questo macello? Non è la prima volta che Jade non viene a scuola e sta in ospedale..."
T:"Oh, mi scusi tanto Sicowitz, ma sinceramente con Jade non ci parlo mai, anche perché mi odia..."
C:"Ehm... beh ecco io... potrei sapere qualcosa che non sa nemmeno Beck..."
Subito il ragazzo alzò la testa e fissò Cat negli occhi in segno di supplica
C:"L' altra sera ho sentito il telefono squillare... all' inizio avevo paura perché mai nessuno mi chiama alle 3 di notte, ma poi leggendo il nome sullo schermo, risposi subito. Jade stava singhiozzando, sentivo le grida di suo padre rimbombare ovunque, lei continuava a chiedermi aiuto allora sono andata alla centrale di polizia più vicina e raccontai la situazione all' agente di servizio. Una volta arrivati non c'era nessuno, nemmeno una traccia... Mi scusai profondamente con l'agente ma lui mi disse  che mi credeva e che con il resto della squadra avrebbero tenuto d' occhio la casa. Quando sono tornata a casa ho ricevuto un messaggio da Jade... C' era scritto che stava per morire, ma di non avvisare nessuno, perché avrebbe cercato di cavarsela da sola. Beck, ha detto che ti ama alla follia, e se morirà, la sua morte la donerà a te, per ringraziarti di tutto e ti manda un bacio grosso."
B:"E a che cazzo serve dirmelo ora? Eh? Dimmelo, dimmelo! Non potevi chiamarmi la notte stessa? No? Hai dovuto aspettare fino ad adesso per avere il coraggio di dirmelo?!? Ah fanculo, lasciatemi in pace, io me ne vado." concluse Beck lanciando una sedia a terra e sbattendo la porta una volta uscito dall'aula.

Il ragazzo si fiondò in auto e arrivò di fretta fino in ospedale...
I:"Salve di cosa..."
B:"Ho bisogno di sapere in che stanza è Jade West, immediatamente."
I:"Ehm, terzo piano, stanza 722."
B:"Grazie"
Beck chiamò di fretta l'ascensore e corse verso la stanza di Jade. Ancora una volta si ritrovava a fissare quell'esile corpicino, sdraiato su un letto d'ospedale... Era una cosa straziante per Beck, non sopportava più nulla di tutto questo, voleva che Jade smettesse di soffrire, ma allo stesso tempo non sapeva come fare.
Si avvicinò ancora una volta al lettino, si sedette accanto e prese tra le sue, una mano della ragazza. Iniziò a baciargliela ripetutamente, fermandosi ogni tanto per asciugare le lacrime che gli solcavano quel viso sempre felice e sereno.
B:"Cazzo Jade, guarda cosa sta succedendo, guarda cosa non riesco ad evitare... Io non ce la faccio più, se solo potessi, ucciderei quel bastardo, quel lurido pezzo di merda, che si permette di fare questo alla mia donna. Mi manca fare sesso con te già ora, mi mancano le tue carezze, i tuoi baci, le tue mani, il tuo corpo, i tuoi modi di fare... Mi manchi tu... ti prego svegliati presto, non sopporto questo silenzio, non sopporto niente di tutto questo... Perché sei scappata l'altra notte? Perché non hai chiamato me al posto che Cat? Perché non mi dici mai niente? Sai che sono l'ultima persona che potrebbe giudicarti, ancora non capisco perché dici tutto agli altri e non a me, sta cosa mi fa incazzare ma allo stesso tempo mi ferisce da morire. Io... io Jade ti amo, ti amo tantissimo, non resisto senza te, ti prego svegliati e dimmi cosa è successo... ti prego..." Beck sussurò le ultime parole prima di iniziare a singhiozzare sempre più forte... Qualche attimo dopo, la piccola mano di Jade diede una stretta a quella di Beck che subito alzò la testa e rimase con il fiato sospeso.
J:"M-mamma... sei tu? Sei qui con me? Perché sei viva...?"
B:"Jade... s-sono Beck, non la mamma... Sai che la tua mamma non c'è più amore... Sono Beck e sono qui con te..."
J:"Beck...? Sei tu? Ti amo tanto Beck, ti amo da morire... rimanimi accanto perfavore, non lasciarmi andare ora..."
B:"Piccola, starò sempre al tuo fianco, non ti lascerò mai e poi mai. Anche io ti amo tanto..."
D:"Salve, sono il dottore."
B:"Ehm, buongiorno, sono Beck" disse il ragazzo asciugandosi le lacrime e tirando su con il naso.
D:"Si è svegliata? La ragazza si è svegliata?"
B:"Ehm, si... poco fa"
D:"Noi pensavano che non si sarebbe svegliata prima di dopo domani... Probabilmente la tua presenza l'ha aiutata... Sei suo fratello?"
B:"Ehm, no, sono il suo ragazzo. Mi scusi forse ora devo uscire e..." J:"No... Non andare ti supplico..."
D:"Puoi rimanere... West, sta arrivando la polizia per delle domande, devono capire cos' è successo. Tu Beck, puoi rimanere qui con lei, non darai fastidio. Torno tra un'ora per il controllo generale."
B:"Ok, la ringrazio."

A:"Buongiorno ragazzi, sono l'agente Paul, sono qui per l'interrogatorio della signorina West"
J:"Si, sono qui..."
A:"Vado a prendere un caffè e arrivo, devo parlare un attimo anche con il dottore"

Appena l'agente lasciò la stanza, con tutte le sue forze, Jade tirò Beck a sé fino a far combaciare i loro nasi. Si fissarono per pochi secondi prima di portare a contatto le loro labbra. Jade immerse le mani in quei folti capelli, mentre Beck, il più delicatamente possibile, le accarezzava il viso. La ragazza non ne aveva mai abbastanza, quei semplici e delicati tocchi, la facevano stare bene, e ne voleva sempre di più. Si staccarono per poco, riuscendo a prendere quel poco fiato che serviva per continuare e andarono avanti fino a quando dei passi fuori dalla porta non li fece smettere. Entrò di nuovo l'agente con un taccuino in mano e un caffè.
A:"Bene bene, signorina West. Mi dica tutto quello che si ricorda, nei minimi dettagli. Si prenda il tempo che le serve e procediamo."
J:"Ehm, ok. Allora... l'altra sera ero da Beck, sono rimasta lì a dormire per un po' quando ad un certo punto il mio telefono vibrò sul comodino. Era mio padre che chiamava, quindi risposi subito. Mi chiese dov'ero con aria minacciosa, gli dissi che ero dalla mia migliore amica Cat, ma lui mi aveva detto che era venuto a prendermi e io non c'ero. Allora gli dissi che ero appena uscita da casa sua e stavo facendo la strada più lunga per tornare a casa... Vicino all'incrocio della Hollywood Arts, una macchina si fermò sul marciapiede e una figura alta venne verso di me... Ricordo che profumava di incenso e vaniglia, non era mio padre. Cercai di scappare, ma mi afferrò il polso talmente forte che mi si informicolò all'istante. Mi mise sulla bocca un fazzoletto che puzzava di  ammoniaca e non so che altro... Mi ritrovai nei sotterranei di non so quale posto;  mi fecero bere una cosa verdastra che mi fece venire grosse fitte allo stomaco... dopodiché, avvertii un dolore al petto, poi due, tre... e infine il nulla, fino a quando non mi ritrovai in camera mia, piena di sangue, con il coltello in mano e Beck che mi chiedeva cosa era successo. So bene che mi avevano appena portata lì, poco prima che arrivasse Beck, ricordo di aver vomitato mentre ero appoggiata alla finestra... ed ora sono qui." disse con voce stanca mente cercava di ricordare il più possibile.
A:"Ok, molto bene, prenderemo presto chiunque ti abbia fatto questo ok?"
B:"Ehm mi scusi... Jade, dopo aver vomitato, hai visto tuo padre in casa?"
J:"Ehm, si. È arrivato quando sono arrivata pure io."
A:"Mmh, ok. Ora vado alla centrale per dare questa registrazione al capitano. Firmate qui entrambe, così ho la conferma che avete partecipato all'interrogatorio."
B&J:"Ok"

D:"Eccomi di nuovo. Sono qui per il controllo per il cuore e per la febbre."

Beck alzò delicatamente Jade dal letto, in modo che il dottore potesse sentirle il cuore. Poi le misurò la febbre, che durante le domande era salita a 38. Dopo altri piccoli controlli il dottore uscì dalla stanza.

Quando finirà questo incubo per Beck e Jade?

Spazio di Alessia✌

Buuuongiorno gente! Eccomi tornata cin un nuovo capitolo. Avevo intenzione di scrivere un capitolo diverso, ma non avrebbe avuto senso con il resto della storia, quindi probabilmente uscirà più avanti. Scusate l'assenza ma all'inzio non avevo molte idee, poi mi è arrivata la scintilla. Spero come sempre che il capitolo vi piaccia, non scordatevi di passare a leggere la mia altra storia sull'altro profilo @Alessia_Garzonio_  😙
E WAW, letteralmente, abbiamo raggiunto un numero assurdo di letture! VI AMO, SEMPLICEMENTE VI AMO! Davvero, continuerò a ripetervi che è grazie a voi se riesco a fare tutto questo. Ormai la storia è vostra, io sono solo colei che la aggiorna💙 Ringrazio tanto anche aurora_cf192005 perché oltre che a seguirmi e a leggere le mie storie, mi scrive anche su instagram ed è sempre pronta a tirarmi su il morale, quindi ti ringrazio tantissimo😙😙😙.   Mi raccomando, condividete la storia e fare girare voce; è ora di crescere sempre di più😍 grazie ancora, al prossimo capitolo!
Eee, spero come sempre che il capitolo vi piaccia, sorridete sempre meraviglie mie,
Un bacio,
Ale💙

Pensieri d'amore ~Bade~  [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora