Capitolo 5

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Le urla erano di Luca ne ero sicura, corsi in camera sua, ma non c'era ne lui ne tanto meno Jasmine,scesi giù andai in cucina e anche li lo stesso, l'unico posto dove lui si poteva trovare era la cantina. Corsi nel sotterraneo che collegava alla cantina e lo trovai li, era davvero furioso e parlava al cellulare, ma con chi parlava? chi poteva fare infuriare mio fratello così?. Mi stesi davanti la porta senza fiatare, appena chiuse la chiamata gli corsi incontro, i suoi occhi non erano di quella lucentezza di sempre ma in loro si era steso un telo di rabbia "Scusa ti ho svegliato?" mi chiese, "Ma come lo puoi pensare, appena ti ho sentito gridare mi sono girata tutta la casa ma non ho trovato nemmeno Jasmine, posso sapere chi ti ha fatto infuriare?" domandai avendo paura della risposta, "Il capo." si capì palesemente che non era vero e che era una bugia "Ti prego dimmi la verità, sai che non riesci a mentire." mi abbracciò. Mi sembrava tutto strano non riuscivo a capire il suo comportamento e poi perché Jasmine non era a casa? "Senti, ormai sei grande e le puoi sapere le cose. La mamma e il papà ha da quando ti ho portato via con me che mi chiamano dicendomi che sono uno stronzo e non ne ho alcun diritto per portarti via, e che me la faranno pagare. Ma a me non importa, io voglio solo il bene per te." Restai a bocca aperta non sapevo che dire, uscì dalla casa senza dire nulla correndo e andai subito da Giorgio appena mi aprì la porta "Giorgio ti prego accompagnami dai i miei con la macchina" dissi, fece cenno di si, prese le chiavi e salimmo in macchina. "Dove la devo portare?" ma come faceva a scherzare vedendo che ero furiosa? "Via del giglio rosso". Durante tutto il tragitto gli spiegai il motivo per cui ci stavo ritornando in quella casa, appena fummo davanti "Piccola vuoi che vengo con te?",non volevo che si mettesse in mezzo nelle mie cose, però era pur vero che con lui accanto i miei non mi avrebbero più fatto del male. "Si, vieni.", bussai alla porta avevo il cuore a mille, udì dei passi e subito dopo mi si presentò davanti mio padre "Ecco chi si rivede!" già quelle sue parole mi mettevano terrore l'unico modo per stare tranquilla che mi venne in mente fu prendere la mano di Giorgio e quando lo feci lui sembrò felice ma allo stesso tempo non se lo aspettava. Appena entrai in casa sentì il telefono vibrare e squillare ma non lo guardai "Papà non cercare più Luca per rimproverarlo di avermi portato via, sono stata io a dire di si, non mi ha forzato nessuno. Tu non hai nessun diritto per farmi rimanere in questa maledetta casa sopratutto dopo ciò che mi avete fatto. Sai papà (se così si poteva definire) non si dimentica il dolore ricevuto, il male fatto e soprattutto per colpa vostra ho perso tutti gli amici" fui interrotta dalle sue urla "Come ti permetti di parlarmi così e davanti a questo qui" e ricevetti un ceffone, vidi gli occhi di Giorgio diventare colore fuoco e le nocche stringersi per la furia.Mi rialzai "Io me ne vado ma giuro che se riprovate a contattarmi o a farmi del male, giuro che vi denuncio" mi voltai e andai davanti la porta, stavo quasi per uscire quando sentì urlare "Buttana" non ci vidi più. Come si poteva permettere dopo avermi segregato in casa, gli andai incontro e gli diedi un pugno in piena faccia e appena vidi il sangue sul suo naso fui contenta ma avevo paura che ora avesse reagito così uscì di corsa. Capì che gli anni passati a combattere erano serviti a qualcosa e se mio padre non mi avesse tolto anche quello,come diceva l'allenatore sarei diventata qualcosa. Sul cellulare comparvero messaggi di Giulia che mi diceva di non andare da mio padre poi c'erano le chiamate sue, di mio fratello e di Jasmine. Durante il viaggio Giorgio mi diceva che avevo fatti bene e che non aveva mai visto una ragazza dare un pugno così,grazie a lui sorrisi. Appena fummo davanti la sua casa lo ringraziai e gli diedi un bacio sulla guancia me ne stavo per andare "Ti stai dimenticando qualcosa?", non riuscivo a capire guardai la borsa e avevo tutto "No, ho tutto" mi baciò. Quella volta fu più bello non so perché ma dopo tutto quel nervosismo, ricevere il suo bacio era un qualcosa di magnifico, il bacio si fece più complesso, mi staccai anche se non volevo staccarmi da lui "Devo andare adesso, ci vediamo più tardi", mi alzò la mano e me ne andai. Quando fui in casa erano tutti in salotto sul divano, come se stessero aspettando qualcuno per fucilarlo e quella persona ero io. "Teresa stai bene?" mi disse subito Giulia, "Sisi" risposi, dopo quel bacio non c'era nulla che non poteva andare. "Ma se hai la guancia che ti sta andando a fuoco" appena i rimanenti sentirono quelle parole vennero subito. Mio fratello mi abbracciò "Io te l'ho detto perché mi sembrava giusto, ma non volevo questo" subito dopo intervenne Jasmine "Vieni con me a mettere il ghiaccio". Dopo di che spiegai tutto l'accaduto "Promettimi che la prossima volta prima fidare una cosa del genere lo dirai" disse Giulia, chinai la testa e gli feci cenno di andare su in camera."Giulia mia cara Giulia, mi ha baciato"mi mobilizzò "Scherzi?", "No risposi" a quelle parole iniziò a saltare e ballare "Più tardi dovremmo uscire ma non credo di poterci andare dopo che è successo, preferisco riposarmi e vederlo sta sera nella festa dissi, "Si,credo che sia la migliore idea".. Mi vergognavo a dargli buca nel primo appuntamento, nel mio primo appuntamento ma non avevo scelta <Ei,scusa se ti disturbo in tal caso ti va bene se l'uscita di oggi la rimandiamo a domani, studiamo insieme e poi usciamo. Sai mi vorrei riposare dopo ciò che è successo, per questa sera. un bacio fammi sapere> posai il telefono passarono 5 minuti esatti <Tranquilla hai tutte le ragioni, così domani stiamo anche di più assieme ;) a sta sera.Ciao bella>. A proposito di bella che mi metto sta sera? Pensai subito a quel vestito "Giulia che ne dici di questo per sta sera?" lei era sempre brava su queste cose, aveva una bambina armadio dove si trovavano più vestiti lì che nei negozi. "È stupendo, ma è elegante per una serata così, questo lo puoi mettere in qualche appuntamento al ristorante di sera con Giorgio" ridemmo "Già tu prevedi amica mia, non sapevo che facevi questo mestiere. Ma allora che mi metto?" stavo entrando in confusione " Ehhh, sai è un segreto questo mestiere, comunque scendiamo a mangiare poi andiamo a casa mia dormiamo poi ti prepari da me e ti do un vestito stupendo che già ho in mente" perfetto pensai quando lei dice ti prepari da me vuol dire che mi prepara lei. Finimmo di mangiare e andammo da lei parlammo fino le 16:15 di lei e di Marco, di quanto si stesse innamorando per la prima volta anche se aveva avuto altre storie, dopo di che ci addormentammo. Alle 18:15 ci svegliammo e mi recai in bagno, mi lavai e subito dopo fece la stessa cosa Giulia appena finì, inizia ad asciugarmi i lunghi capelli indossai l'intimo e andai in camera.Appena Giulia mi vide mi fece sedere su una poltroncina dove cominciò a farmi dei boccoli sulle punte li e a dire la verità il risultato finale mi piacque, dopo di ciò passammo al trucco, dove mi mise un pò di ombretto un filo di eye-line e il mascara. "Sembro più grande" dissi "Sei stupenda, andiamo a scegliere il vestito" appena aprì l'armadio stavo quasi per svenire, c'erano il doppio di vestiti che avevo visto l'ultima volta. Scelsi un vestitino bianco con il pizzo e delle scarpe con il tacco,mi guardai allo specchio e ringraziai Giulia. Appena lei finì aspettammo davanti casa sua Marco e Giorgio, che arrivarono con quindici minuti di ritardo,erano peggio delle femmine.Ci avviammo e appena fummo in quella casa,mi venne un blocco, non volevo entrare e mi venne paura.

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