Capitolo 21

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POV'S LUCA

Erano passati 7 giorni esatti, ma nessuna risposta, nessun miglioramento.. Inizavo a temere il peggio, mia mamma era distrutta, non parlava più e mangiava solamente. Mio padre si sentiva in colpa e ogni giorno mi chiedava come stava, senza ottene risposta. Ma non la riceveva non perche io non volessi, ma perche quando gli chiedevo il motivo per cui l'aveva ridotta in quel modo non rispondeva.. Giorgio stava tutto il giorno all'ospedale, tornava solo a casa per lavarsi ma poi ritornava.. Quel ragazzo mi stava proprio stupendo.. Poi c'era Giulia.. Che dire di lei, lei le stava sempre accanto le parlava sempre di cose nuove e l'aggiornava su cosa succedava e a volte rideva anche sola guardandola.. Jasmine invece era distrutta, le voleva bene come una figlia e vederla in quel modo le faceva rabbia, tanta rabbia...

E poi ci sono io, io mi lascio per ultimo, perchè il mio dolore non si può descrivere, il dolore di un fratello è sempre dierso dagl'altri, come anche quello della madre e del "padre".. Io ci stavo male a vederla lì, ogni volta che la vedevo pensavo sempre a quando eravamo piccoli, alle nostre litigate, alla prima volta che ho fatto conoscere Jasmine alla mia famiglia e lei era così gelosa che se ne andò da casa..

Lei era proprio come, una testa "pazza", che aveva degl'obbiettivi e qualsiasi sia stato l'ostacolo lei lo superava. Quando Giorgio mi disse che lei lo aveva invitato ad andare a Londra, mi cadde il mondo addosso. Io non ne sapevo nulla della sua decisione, però ne sono più che convinto adesso che appena lei si rimprenderà, andrà via..

Forse tutto questo dolore mi sta capitando per il sbaglio che ho fatto! Io n'è la dovevo portare là e in più dovevo intervenire prima..

Sono un vigliacco e sono sicuro che appena lei si riprenderà non mi parlerà nemmeno più..

Io amo mia sorella più della mia stessa vita, perché l'amore che si prova per un fratello o un fratello non si può definire bene..

Certamente la parola amore in questo senso non n'è lo stesso del mio e di Jasmine, però è più forte..

A proposito mio e di Jasmine abbiamo cambiato la data delle nozze, per la precisione abbiamo rimandata senza fare un'altra data, perché prima Teresa deve guarire e poi si vede..

X: "Signor Tommaselli?"

G:" Si mi dica."

X: "Ci siamo riuniti per parlare di sua sorella e delle sue condizioni, e mio compito dirvi che siamo giunti ad un punto decisivo. Voi come famiglia dovete decidere se firmare questo figlio, dove si parla di tutti i diritti e procedimenti sull'eutanasia..

Spero che lei sappia cosa sia!?

Senza giro di parole qui stiamo parlando che dovete decidere se staccare o meno la spina che tiene in vita vostra sorella.."

Il dottore tirò un sospiro enorme e io forse più enorme di lui, intanto che se mi avessero pugnalato al cuore non avrei sentito dolore oppure avrei preferito, morire io a posto suo..

X:" Vi tocca decidere.. A me dispiace darvi questa notizia. Buon procedimento di giornata."

G: " Mi prende per il culo? Buon procedimento di giornata? Lei come passerebbe la giornata pensando che la vita di sua sorella dipende dai lei ahhh! Mi risponda? Crede che la giornata può continuare bene? Voi fotte ti non avete una cazzo di pietà per noi che ci sentiamo dire queste cose.

Sa cosa gli dico si tenga il foglio. Non me ne fotte una beato m****a di questo foglio, mia sorella. Vive!"

E glielo sbatti in faccia.

E adesso cosa avrei dovuto fare? Perché mia sorella con la forza da leone che si ritrovava dentro non si svegliava?!

'Ti prego Teresa non mi lasciare anzi non ci lasciare'

Spazio autrice :

Scusate il ritardo del capitolo, ma con l'inizio della scuola sono cambiati i ritmi...

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