e guerra sia.

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capitolo dieci.

Esco dal bagno con l'accappatoio e le pantofole dell'albergo, con ancora i capelli bagnati. Harry è seduto sul letto con lo sguardo volto verso di me, credo stesse aspettando che uscissi dal bagno.

-Uhm.. credo che andrò in camera mia…- dico con aria incerta avviandomi verso la porta, imbarazzata.

-Rimani qui le tue cose?- domanda divertito del fatto che io fossi imbarazzata dalla situazione.

-No, cioè si, per adesso, vado un attimo a vestirmi e poi dopo vengo a prenderle.- abbozzo cercando di dire qualcosa che abbia un minimo di senso.

-Jen, sono appena le sei del mattino, non credo che Ingrid dopo la nottata di ieri sia già sveglia. Tantomeno Liam.- dice cercando di farmi ragionare.

-Giusto, allora credo che rimarrò qui ancora un po', ma prima, devo vestirmi.- dico avviandomi vicino al letto per raccogliere dal pavimento il reggiseno buttato lì la sera prima. Prima che mi abbassassi per raccoglierlo Harry me lo porge gentilmente.

-Grazie.- dico per poi afferrarlo e girare velocemente le spalle.

-Per il resto hai tutto?- domanda continuando a guardarmi.

-Uhm.. si, certo.- dico io, pur non essendo vera la mia affermazione.

-Prendi questi.- dice lanciandomi un paio di boxer presi appena dal cassetto.

-Sono i più piccoli che ho, dovrebbero andarti e poi mettiti questa per adesso.- dice per poi lanciarmi una maglietta verde abbastanza larga.

-Grazie.- dico per poi avviarmi di nuovo in bagno e chiudere velocemente la porta alle mie spalle.

Una volta in bagno mi asciugo velocemente il corpo, raccolgo i capelli con un mollettone che trovo in uno dei cassetti e mi vesto con gli indumenti che mi aveva prestato Harry. Annuso l'odore che c'è sulla sua maglietta ed è buono, si sente ancora un po' della sua colonia che io adoro. Tutti i suoi abiti ne sono impregnati e io amo i ragazzi che indossano il profumo poi se uno di questi ragazzi è Harry, beh, ancora meglio. Prima di uscire mi guardo un'ultima volta allo specchio per controllare che il rossore degli occhi dovuto al pianto fatto in doccia sia definitivamente sparito ed esco.

Harry è sempre seduto nella stessa posizione.

-Hai deciso di diventare una statua?- domando ridendo scrutandolo a braccia conserte.

-Scusa per prima, non… non volevo che ti sentissi in dovere di dirmi quelle cose, io.. io sono onorato che tu me le abbia dette, davvero.- dice con lo sguardo abbassato.

-Non so perchè ma, nonostante in certe situazioni ti odi perchè tu ti fai odiare, mi fido di te, sei un buon amico e spero che manterrai il segreto.- dico continuando a guardarlo. 

"Sei un buon amico", dio quanto vorrei non averlo mai detto perchè in fondo non vorrei fosse solo un semplice amico.

-Certo che lo farò e, grazie della fiducia.- dice alzando lo sguardo.

-Mi fai spazio?- domando avvicinandomi al letto. Lui di tutta risposta si raggomitola nella sua parte di letto, lasciando libera la mia parte.

-Grazie.- dico accucciolandomi tra le coperte.

-Di niente.- dice coprendomi meglio.

-Hai sonno?- domando guardandolo mentre lui è seduto a gambe incrociate.

-No, tu?- domanda girandosi verso di me.

-No, però mi rilassa rimanere nel letto.- rispondo sorridendo.

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