I hate you.

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capitolo dodici.

Non ho chiuso occhio tutta la notte ma Niall ha dormito come un angioletto e per fortuna, non si è svegliato nonostante i miei lunghi pianti. Le poche volte che apriva gli occhi per controllare se fossi ancora tra le sue braccia facevo finta di dormire, per evitare domande intuii. Grazie al buio e alla sua vista annebbiata per via del sonno non si sarà accorto nè delle lacrime nè degli occhi gonfi, quindi non c'è da preoccuparsi. Adesso sono le sei e mezza e voglio uscire, non ce la faccio più. Tra il rossore e il gonfiore degli occhi dovuti al pianto si aggiungono anche le occhiaie per via del fatto che non ho proprio dormito, bene! Sposto lentamente il braccio di Niall aggrappato al mio ventre e non si sveglia grazie a Dio, a differenza di Harry che appena mi avrebbe sentita muovermi si sarebbe svegliato. Esco lentamente dal letto e, senza fare rumore apro la porta e la richiudo con la massima cautela e, proprio mentre giro le spalle vedo Harry che mi sta guardando, appena uscito dalla sua camera, cazzo. Mi ero dimenticata che oggi ha la sessione di allenamento. Cammino a testa bassa verso la mia camera senza calcolarlo. 

-Jen..- sussurra mentre cammino, io non mi giro e continuo a camminare verso la mia camera.

-Jen!- continua rimanendo fermo sulla soglia della sua camera, nel frattempo io sono arrivata fuori la mia e continuo a non risponderlo, inserisco la carta magnetica e prima che possa entrare, la mano di Harry mi blocca il braccio. Adesso non voglio nemmeno guardarlo in faccia, non ce la faccio davvero. Strattono il braccio e riesco a fargli mollare la presa.

-Jen perchè sei appena uscita da camera di Niall?- domanda preoccupato. Non rispondo di nuovo e provo ad aprire la porta ma stavolta mi afferra entrambe le braccia, tenendo stretta la presa sui miei avambracci mentre io continuo a mantenere la testa bassa.

-Jen cos'hai?- domanda sempre con quel tono preoccupato.

-Non sono affari tuoi Harry, lasciami!- dico innervosita, cercando di svincolarmi dalla presa, anche se inutilmente.

-Jen.- dice per poi lasciare la presa dagli avambracci e afferrarmi il viso con entrambe le mani. Mi guarda per qualche secondo e i suoi occhi si riempiono di lacrime e di preoccupazione.

-Jen che ti è successo? Niall che ti ha fatto?- domanda preoccupato. Io volto il viso velocemente e mi lascia.

-Ho detto che non sono affari tuoi Harry e adesso lasciami in pace prima che mi metta ad urlare.- dico in convinta, quasi esasperata.

-Vieni con me.- dice afferrandomi per un braccio, conducendomi nella sua camera. Mi oppongo ma ho troppe poche forze e alla fine mi lascio trascinare. Voglio andarmene, non voglio neanche guardarlo, nè parlarci, non si merita nemmeno le mie parole. 

-Harry devi lasciarmi!- esclamo una volta entrati in camera. Lui chiude la porta alle mie spalle e si mette di fronte a me. Stavolta ho la testa alta, non più abbassata, poiché ormai già ha visto in che condizioni sono.

-Jen ora dimmi che cosa è successo.- dice guardandomi dritto negli occhi.

-Harry quante volte ancora dovrò ripetertelo? Non sono affari tuoi!- esclamo innervosita.

-Voi avete… cioè…- abbozza impacciato. Harry Styles impacciato? wow. Decido di farla finita. Voglio dirgli una bugia, almeno mi lascerà in pace.

-Si! Va bene? Ora lasciami andare!- dico innervosita mentre le lacrime iniziando di nuovo a formarsi nei miei occhi.

-Cosa? Ma sei impazzita?- esclama sconvolto.

-Harry, per la milionesima volta: non sono affari tuoi!- esclamo innervosita, sempre di più.

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