"we'll be a secret."

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capitolo quattordici.

Esco dalla camera e richiudo lentamente la porta per non far svegliare le ragazze. Corro scalza per il corridoio finchè non arrivo fuori camera di Harry. Busso senza fare troppo rumore e nessuno apre, starà dormendo profondamente. Decido di tornarmene in camera ma appena giro le spalle qualcuno mi chiama.

-Jen…- sussurra una voce alle mie spalle. Mi volto e vedo Harry, che ci fa fuori la camera?

-Ehi, io volevo solo…- accenno impacciata gesticolando come una spastica.

-Aspetta, entriamo in camera.- dice avvicinandosi alla porta e aprendola lentamente, cercando di non fare troppo rumore, nonostante il fatto che non ci sia nessuno nella sua camera e nemmeno nei paraggi. Entriamo e io prima di parlare faccio un lungo respiro, per poi appoggiarmi alla porta della camera, mentre Harry è difronte a me e indossa solo i suoi boxer e una maglia a manica corta nera, abbastanza larga.

-Che ci fai qui?- domanda guardandomi con aria interrogativa, prima che potessi spiegare.

-Io..volevo solo ringraziarti per tutto quello che hai fatto.- dico abbassando lo sguardo imbarazzata.

-No… non devi ringraziare me, ha fatto tutto Niall.- dice iniziando a negare mentre gesticola.

-No, Harry. Niall mi ha detto tutto, sei stato tu a organizzare tutto e volevo ringraziarti, perchè sei stato davvero.. dolce.- dico io sempre più imbarazzata e il mio sguardo va verso il suo braccio sinistro, il suo polso, è coperto da un grosso cerotto che non ho notato per tutta la sera, poiché aveva uno smoking a maniche lunghe e nemmeno ieri. Ma in effetti ha sempre trovato un modo per coprirlo, quindi è palese che io non l'abbia notato.

-Beh, di niente, è stato un piacere.- dice sorridendo poco prima che gli porgessi una domanda, quasi ovvia.

-Come mai lo hai fatto?- domando imbarazzata, data la situazione. Non mi risponde, ma si stringe semplicemente nelle spalle, come se si stesse giustificando di qualcosa a cui non ha una risposta plausibile. Per non aumentare ulteriormente l'imbarazzo del momento decido di porgli velocemente un'altra domanda.

-Nuovo tatuaggio?- domando incuriosita, volgendo lo sguardo al suo polso.

-Uhm.. si, vuoi vederlo?- domanda sempre sorridente. Io annuisco entusiasta, poiché i suoi tatuaggi sono sempre stupendi. Pian piano si toglie quel cerotto enorme e vedo materializzarsi una stupenda ancora, quasi uguale a quella che ho io, è tatuata sopra il suo vecchio tatuaggio "I can't chance", che io reputavo uno dei più belli. Gli afferro il braccio e la guardo più attentamente fino a scoprire che nello stesso punto in cui io ho disegnata una "M" di Meddie, mia sorella, all'aggancio dell'ancora, lui ha una "J".

-Ti piace?- domanda mentre scruta in mio sguardo attento.

-Si…ma questa è una J?- domando incuriosita, aggrottando la fronte, alzando lo sguardo verso di lui.

-Si.- risponde guardandomi con uno sguardo penetrante, capace di farmi sciogliere.

-J di… Janell?- domando quasi sull'orlo di ridere.

-No, di Jennifer.- dice tutto d'un fiato mentre continua a guardarmi tranquillo.

-Cosa?.. cioè.. Cosa?- domando sconvolta, lasciandogli il braccio per poi indietreggiare velocemente.

-Si Jennifer, perchè tu… tu sei la mia salvezza.- dice avvicinandosi sempre di più a me e io inizio ad indietreggiare finché la mia schiena incontra la porta, di nuovo, non ho più via di scampo e lui appoggia le braccia un po' più in alto della mia testa sulla porta, intrappolandomi. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso. A me iniziano a scendere le lacrime. Questo cambia tutto. Ci vuole solo lui. Sono già abbastanza confusa e incazzata, non che sia contenta che si stia "dichiarando" a me, dato che aspetto questo momento da quando ci siamo visti per la prima volta ma in un certo senso speravo che da una parte il mio amore fosse ricambiato e da una parte che i miei sentimenti non fossero ricambiati, in modo che non potessi ri-innamorarmi sul serio e soffrire ma allo stesso tempo non stare ancor più male per Niall.

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