muscolo involontario di merda.

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capitolo undici.

Il ristorante in cui Harry ha deciso di portarci è Bola, abbastanza famoso qui in Spagna. Lui e Janell si sono congedati quando poche ore fa siamo andati via dal flash mob e lei non si è lasciata scappare la possibilità di abbracciarlo e dargli un fragoroso bacio sul collo, sostenendo di essere troppo bassa per arrivare alla guancia. Quando l'ha baciato ho provato un tale disgusto che ho dovuto controllarmi al massimo per non scappare a vomitare, che poi ha anche pulito il segno lasciato dal suo rossetto rosso da puttana con la sua saliva, bagnando un fazzoletto con questa e strofinandolo sul suo collo. Sul collo di Harry. Harry. Il mio Harry.

Adesso sono in camera con Ingrid e stiamo decidendo cosa indossare, Liam è sempre più preso da lei, però non so se la cosa sia reciproca dato che Ingrid da quando siamo qui ed è sobria non fa altro che ricordarmi quanto le manchi Drew, i suoi capelli, i suoi occhi e bla bla bla. Adesso ci sta parlando a telefono da un bel po' e si stanno salutando da circa quindici minuti senza mai attaccare, mentre io sono indecisa su cosa mettermi e non posso chiederle uno strafottuto parere.

Non so se indossare un vestitino verde stretto sul seno che poi scende abbastanza largo fino al ginocchio e un paio di tacchi, che tra l'altro io odio; oppure un pantaloncino di jeans corto con delle calze a fantasia nere da sotto ed un top molto stretto nero, senza spalline, di pelle. Lo ho da tre anni, mai messo poiché non ho mai avuto l'occasione di farlo e poi perchè ho sempre avuto vergogna. Non sono il tipo di vestitini, figuriamoci di top aderenti! Ingrid ha deciso di farsi i capelli mossi, ma dato che ha letto su un articolo del Vanity Fair che usare la piastra danneggia la salute di capelli e li scolorisce prima, molto velocemente, e lei ci tiene un sacco al suo biondo cenere naturale, quasi rarissimo in una ragazza di diciannove anni, sta usando i bigodini ed ha ancora addosso l'accappatoio dell'albergo e se entro dieci minuti non attacca quel maledetto telefono giuro che glie lo spacco dato che tra un'ora dobbiamo essere pronte e io devo ancora vestirmi.

-Drew ora davvero devo andare, mi dispiace… mi manchi un sacco, ti amo.- dice per poi attaccare e rimanere a fissare il suo iPhone ipnotizzata, come se sperasse che da lì dentro uscisse Drew in persona.

-Ingrid!- quasi urlo.

-Si?- domanda scuotendo la testa, poiché era distratta fino a poco fa.

-Mi aiuti scegliere cosa mettere per favore?- dico quasi esasperata. Lei si avvicina al letto dove avevo poggiato i due indumenti su cui ero indecisa.

-Quello.- dice decisa indicando il completo col top nero.

-Tu sei stata tutto il tempo al telefono facendomi scendere le palle fino a dentro i calzini per le smancerie tue e di quel cretino di Drew e ora mi dici di mettere anche il top che ho paura di indossare!- esclamo innervosita, sembrando leggermente schizzata e anche pazza, perchè no? Fortunatamente Ingrid conosce bene sia me che i miei momenti di sfogo quindi non ci fa molto caso poiché poi parlo di nuovo.

-Ok, scusa, indosso questo però voglio far morire Harry quindi tu mi aiuterai col trucco e coi capelli.- dico ancora col broncio.

-Perfetto.- risponde sorridente.

Lei ci mette dieci minuti a prepararsi e poi si dedica completamente a me. Come prima cosa mi trucca, come non sono mai stata truccata prima. Matita nera che mi contorna tutto l'occhio, eye-liner non troppo doppio ma nemmeno troppo sottile, fondo tinta ma non troppo poiché, per mia fortuna, non ho molti brufoli o imperfezioni da coprire, rossetto rosso acceso, mai messo prima ma che Ingrid insiste a mettermi poiché dice che con le mie labbra carnose fa un figurone. Ho paura di apparire troppo puttana e spinta ma, sinceramente, non mi interessa più di tanto poiché tutto quello che mi interessa è colpire Harry e farlo ingelosire più possibile e, perchè no, impressionare anche Niall.

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