Oggi è il mio giorno fortunato!
"Magliette, pigiama, scarpe, trucchi..." continuo ad elencare tutto ciò che ho dentro le valigie con la sensazione però di aver dimenticato qualcosa, "Ehm... Il mio romanzo preferito, ecco cosa ho dimenticato!" corro subito a prenderlo. Non ho proprio dormito, l'aereo parte alle 6:00 del mattino quindi dobbiamo sbrigarci.
Eccomi qui davanti alla porta dell' Accademia, "Buona fortuna amore! Ci mancherai tanto, ovviamente ti chiameremo ogni giorno e qualche volta verremo a trovarci per stare insieme il fine settimana, visto che il sabato e la domenica andrai a stare in albergo. Questo è un regalo da parte nostra, aprilo!" cosa sarà mai...è fantastico, è un microfono tutto rosa e personificato con il mio nome,"Grazie mille mamma e papà, mi mancherete anche a me! Anche tu mi mancherai fratellone!!" abbraccio tutti e tre fortissimo.
Prendo la mia valigia ed entro una volta per tutte, "Buongiorno, posso esserle utile??" un uomo dai modi un po' strani si avvicina a me, "Si grazie. Sono una nuova ragazza dell'Accademia. Sa a chi posso rivolgermi?" mi sorride, "Piacere Max, sono il segretario di questa scuola e per ogni cosa puoi rivolgerti a me. Per quale corso sei: canto, ballo o teatro??" ma quest'uomo sorride sempre... "Per il corso canto!" dove va adesso? Ecco che ritorna "Questo è il tuo orario delle lezioni inizi domani mattina a fare lezione, oggi invece conoscerai la scuola con le tue compagne di stanza. L'unica stanza libera per adesso è la numero 1, penso che ti troverai bene con le ragazze. Seguimi ti faccio strada!". È già da un bel po' che camminiamo e ancora non siamo arrivati, nel frattempo non ha smesso un attimo di parlare, mi sta raccontando della sua vita lavorativa in questa scuola,"Eccoci! Ti lascio nelle loro mani, ciao!" ok adesso non so più che fare.
"Permesso! Ciao ragazze, piacere Serena e sono la vostra nuova compagna di stanza" mi sa che sono entrata in un momento sbagliato, stavano provando qualche passo di danza, "Benvenuta! Noi siamo Erika, Giovanna e Chiara. Di che corso sei?" sembrano delle ragazze veramente gentili, "Canto, a quanto pare voi di ballo! Scusatemi sapete per caso dirmi qualcosa sul segretario Max, è un tipo strano" subito ridono, "Bhe si non farci caso...si veste sempre in modo colorato, devi sapere che alla festa aveva una camicia blu elettrico e un completo giallo canarino, ahahahah...dice anche di essere innamorato della professoressa di pianoforte, si chiama Rossella, le fa sempre regali strani." adesso inizio a ridere anche io.
Mi piace questa stanza è colorata, ha le pareti gialle e i mobili tutti rossi, ha due grandi finestre e una che dà alla piscina della scuola, inoltre il mio letto è sotto quest'ultima e poi ho delle coinquiline molto simpatiche.
Driiiiiiiiiiiiin! Sento suonare subito una sirena "Ragazze cosa succede?" dico preoccupata, "È ora di pranzo! Questa sirena suona ben 4 volte al giorno, una alle 7:00, l'altra alle 13:00, poi alle 15:00 e infine alle 20:00. Adesso seguici andiamo nella sala mensa dove ci riuniamo tutti i ragazzi per mangiare! ". Ecco qui, mi vergogno troppo ad entrare, mi stanno fissando tutti. All'inizio della sala ci sono tutti i ragazzi del primo anno come noi, ovviamente loro è già da qualche mese che frequentano, poi man mano ci sono quelli degli altri anni. Mi accorgo che un ragazzo del 5°anno mi sta guardando, faccio comunque finta di nulla e quando la ragazza porta il mangiare inizio a gustarmi tutto il cibo che ho davanti.
Finalmente abbiamo finito di mangiare e seguendo le ragazze mi ritrovo in una sala con tanti divanetti e un piccolo tavolo al centro.
"Quindi tu sei la ragazza nuovo?" è una voce maschile, oddio ma chi è, un ragazzo si è seduto vicino me, è lo stesso ragazzo che mi stava fissando prima, quello del 5°anno, "Ehm...si!".
Inizia ad accarezzarmi la mano che ho appoggiato al divano, ma subito la tolgo, perché mai uno estraneo mi dovrebbe accarezzare la mano, "Di che corso sei? Comunque io sono Riccardo!" oddio ma che vuole ancora, "Canto, io sono Serena". Le ragazze decidono di riandare in camera prima del suono della sirena, così le seguo. Appena mi volto per chiudere la porta della stanza, trovo Riccardo "Dimmi!" si avvicina e mi da un bacio sulla guancia, "Tieni questo è il mio numero, quando hai nostalgia di me chiamami!" mi lascia un biglietto e se ne va.
"La ragazza ha fatto già colpo!" dice Giovanna lanciandomi un cuscino in faccia, "Ma no, smettetela...è solo carino...".
Driiiiiiiiiin! Suona la sirena. "Oggi ci prendiamo tutte un giorno libero per farti fare il giro della scuola. Iniziamo con le stanze per le lezioni, le ho contate tutte e ce ne sono 10 per categoria, una cosa incredibile, poi siamo andate nella sala dove c'è un grandissimo palco per tutte le esibizioni dell'Accademia, infine mi hanno fatto vedere il bar, dove tutte le mattine faremo colazione, il parco, è enorme e profumato grazie alle tante rose e la piscina.
Le ragazze decidono di farci un bagno così andiamo in stanza a metterci i costumi. Mi sento un po' a disagio, hanno tutte e tre un corpo perfetto. Erika è la più alta del gruppo ed è magrissima, è divertente, simpatica sempre felice e gentile con tutti. Ha i capelli lunghi che lei ama, avrebbe anche gli occhiali ma siccome le danno fastidio indossa le lentine; Chiara è anche lei alta, è anche lei magra, è simpatica e gentile anche se da come ho capito si arrabbia subito, anche per sciocchezze. Ha i capelli lunghissimi che odia ma non vuole tagliare. È la più timida, dovete sapere che non voleva neanche mettersi il costume, visto che fino ad oggi non si sono fatte un bagno e questo è il primo anche per loro; Giovanna invece è la più bassa, anche lei magra, si sente sempre giù per la sua bassezza ma le sue amiche cercano di farla sorridere sempre, è molto possessiva e si affeziona subito alle persone.
"Uno, due e tre" il primo tuffo assieme, "Ragazze ma vi danno così facilmente il giorno libero?" me lo sto chiedendo da prima, "No però se hai un motivo ben chiaro si!". Dopo un po' arrivano due ragazzi "Ciao ragazze! Oh... ciao piacere io sono Francesco, lui è Salvatore. Noi siamo nella categoria teatro, da come dicono in giro tu canto giusto?" parlano di me in giro? "Si! E cosa direbbero ancora in giro di me??" sono davvero curiosa, "Dicono che sei una bella ragazza e che ti dà fastidio Riccardo, il tipo popolare che ti sta dietro." sanno proprio tutto in un giorno, "Bhe hanno ragione sul tipo, ahahahah, su altro non so." esco dall'acqua e penso all'istante che ancora non ho chiamato i miei genitori, così corro in camera e prendo il cellulare, 10 chiamate perse tutte da loro, saranno preoccupati. "Mamma! Ciao scusami se non ho risposto ma ero a fare il giro della scuola con delle ragazze stupende, si chiamano Chiara, Erika e Giovanna" non le ho dato neanche il tempo di parlare "Ciao tesoro, fantastico!" ha un tono triste, "Cosa hai mamma?" adesso mi sto preoccupando io, "A casa già manchi. Però l'importante che tu ti trova bene e che abbia trovato degli amici. Ti vuole parlare tuo fratello Rosario, ciao amore!" mio fratello odia parlare al cellulare e il fatto che adesso voglia parlare con me mi fa sorridere "Ciao sorellina! Sai non ho levato neanche un minuto il tuo elastico dal polso!! Adesso devo uscire, ti salutano tutti i miei amici e buona fortuna!" quanto lo posso adorare. Ritorno in piscina dagli altri "Dove sei andata??" mi domanda Erika "Avevo dimenticato di chiamare i miei genitori, ma adesso tutto a posto! Che ne dite se ritorniamo in camera, sono già le 18:00?" escono subito dall'acqua "È tardissimo e dobbiamo lavarci tutte e quattro! Ragazzi noi andiamo ci vediamo a cena!" mi ero proprio scordata dei ragazzi"Scusatemi ragazzi non vi avevo visti che eravate lì dietro sulle sdraio" mi sento così in colpa, "Tranquilla Serena.
Che ne dite se stasera dopo cena usciamo tutti in giardino e parliamo un po' lì?" perché no? "Per me va bene!" anche le ragazze accettano e andiamo in camera. Siamo pronte e scendiamo a cenare. Il cibo è veramente buono, mi ricorda le amate mangiate dalle nonne.
"Andiamo!" stiamo andando in giardino assieme ai ragazzi, appena ci sediamo nell'erba noto che c'è una persona in più, Riccardo.
"Giochiamo a obbligo e verità! Iniziamo da te Serena, cosa scegli?" esclama malizioso Riki, perché proprio io, dai sto al gioco "Obbligo" subito sorride, "Devi dare un bacio a stampo" cosa?? Aspetta ma non ha detto a chi, perfetto adesso vediamo se vuole ancora giocare "Ok" vado da Francesco e gli do un bacio, "Ma lo dovevi dare a me! Non vale!" sbuffa Riccardo ed io sorrido, "Non hai specificato a chi!" nel frattempo Francesco era rimasto a bocca aperta. Continuiamo a giocare fino a quando mi addormento sulla spalla di Chiara, sono davvero stanca. Qualcuno mi sta prendendo in braccio e sbarro subito gli occhi, "Lasciami andare!" è Riccardo che mi stava salendo in stanza, mi fa scendere e arrabbiata vado in camera e mi butto nel letto chiudendo subito gli occhi.
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Non smettere di sognare
RomanceSerena una ragazza di 14 anni che come tutte le ragazze della sua età ha un sogno. Entra in una accademia cercando di realizzarlo al meglio possibile, lì farà nuove amicizie e incontrerà il vero amore.