Capitolo 7

11 0 0
                                    

Finalmente oggi è sabato e posso vedere il mio Ken!
Scendo nel bar e ho indossato dei pantaloncini un po' corti e un top nero con le converse nere.
"Eccomi!" mi siedo nel tavolo dove è scaduto lui, spero da non tanto, "Perfetto se vuoi possiamo iniziare la lezione" mi guarda strana, "Non dobbiamo fare nessuna lezione e di sicura non la faremmo qui. Devo chiederti una cosa! Quando abbiamo cantato per la prima lezione la tua voce mi ha colpito, hai un timbro strani ma bello, graffiante ma nello stesso tempo delicato. Per quanto riguarda lo spettacolo rimangono ancora 4 giorni, volevo fare un duetto con te, avevo pensato di fare la canzone Piccola anima di Ermal Meta feat. Elisa, che ne dici??" sono ancora con gli occhi spalancati, non ci posso credere sono troppo felice, "Io...beh certe che voglio cantare con te...beh volevo dire che sembra un'ottima idea!" sorrido imbarazzata, sto realizzando di aver fatto una bella brutta figura.
"Cosa vuoi prendere??" vediamo un po', "Credo che prenderò un gelato ai sette veli e al pistacchio! Tu?" mi indica una ciambella con sopra lo zucchero a velo, prendiamo il tutto e ci risediamo nel nostro tavolino. "Quindi quando iniziamo a provare per il duetto?" chiedi entusiasta, "Anche oggi pomeriggio se a te va bene!" ah..."Pensavo che iniziavamo nell'Accademia. Comunque per me va bene...ormai se vuoi possiamo anche pranzare assieme!" mi sorride, "Perché no?! Allora vieni a mangiare a casa mia...beh non proprio mia. I miei genitori hanno ereditato una villa qui a Milano dai miei nonni, sai io non sono di qui sono di Torino. Non ci siamo mai andati in questa villa, da quando faccio parte dell'Accademia mia mamma mi ha dato le chiavi, ma il passato con i miei nonni è stato abbastanza difficile quindi mi fa strano andare in una casa dove so che ci hanno abitato loro e ancora non ci sono andato. Se vuoi tu sarai la prima persona insieme a me ad entrarci da quando loro non ci sono più!" sono che per la prima volta vuole andarci con me, mi fa sentire importante per lui, anche se so che non è così, ci conosciamo appena." Va bene! Andiamo adesso?" si alza e mi fa alzare da vero gentiluomo, lo so è strano da dire siamo solo dei ragazzi. Siamo arrivati e da fuori è davvero stupenda, anche se è lontana dal centro, ha una grande piscina nel retro, entriamo e tutte le camere sono immense, sicuramente i suoi nonni erano benestanti.
"Ti fa se ci facciamo un bagno in piscina?" magari, "Si...ma, come facciamo, non abbiamo costume?" mi sa che non ci aveva pensato, "Si, però abbiamo mutande e tu hai anche il reggiseno!" spero non sia serio, "Ma dico sul serio?" e poi vergogno troppo, "No sono serissimo, dai tuffati con me!" tolgo i vestiti e mi tuffo. "L'acqua è ghiacciata!" esco dall'acqua e inizio a strofinare le braccia, "Vieni riscaldiamoci a casa!" rientriamo e ci sediamo sul divano in cucina, "È davvero bella questa casa!" mi complimento, squilla un cellulare sarà il mio, "Ehi mamma, ciao!", "Scusami!" sussurro piano a Christian e mi allontano, "Amore dove sei? Con chi? Hai mangiato?" oddio, "Mamma tranquilla! Sono a casa di un compagno che ci ha ospitati. Comunque ancora non abbiamo mangiato, ma che ore sono?" a dire il vero ci sono solo io, però silenzio, "Amore ma sono le due del pomeriggio! Mi raccomando stai attenta e mi saluti tutti i tuoi amici!" è tardi, "Va bene mamma, andiamo a pranzare. Ci sentiamo stasera!". Ritorno da lui e gli dico che ora di pranzo così ci rivestiamo anche se abbiamo ancora tutta la biancheria intima umida e andiamo a mangiare in un ristorante vicino l'hotel.

Non smettere di sognare Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora