9-Cosa accadde?

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Rimase seduto sul suo trono per qualche minuto poi fece scomparire la sua armatura e il bastone. Si alzó in piedi e lo feci anche io. Inizió a guardare a terra, dandomi le spalle. Lo sentii singhiozzare, gli misi le mani sulle spalle e posai la mia fronte sulla sua schiena. Si giró verso di me e alzai la testa, mi prese le guance tra le mani e inizió ad accarezzarle con i pollici. Mi guardava con gli occhi pieni di lacrime e le sopracciglia ricurve verso l'alto. Il suo collo era contratto.

-Mio padre non è ancora morto e mia madre se ne sta prendendo cura. Vieni con me, vorrei rivederlo.

Questo era il Loki che conoscevo, non lasciava trapelare mai le sue emozioni, solo quando io ero con lui si lasciava andare e faceva vedere il suo lato buono, se no indossava sempre una corazza, una maschera in vibranio. Annuii alla sua richiesta, mi bació sulle labbra e mi prese per mano. Uscimmo dalla sala del trono e in meno di dieci minuti arrivammo davanti ad una porta controllata da due guardie. Quella porta si aprì e mi lasció vedere una specie di letto che sembrava un fungo capovolto enorme color oro. Riccamente decorato e sembrava una vasca, dato che dentro stagnava come oro liquido e trasparente, un acqua brillante, di un bel giallo chiaro. E steso sul fondo c'era Odino e sembrava che dormisse. Sul lato destro la regina Frigga era seduta con un gomito poggiato sul bordo del letto/vasca. Appena ci vide entrare ci abbracció, era triste e rassegnata. Ci accomodammo nel lato destro di Odino. Loki era serio e preoccupanto contemporaneamente.

-Non mi abituo mai a vederlo in questo stato..

Dice serio guardando il viso di Odino.

-L'ha rimandato per talmente tanto tempo..

La voce di Frigga si spezza dalla tristezza.

-...che ora temo..

Non riesce a continuare. Loki improvvisamente si fece freddo, posai una mia mano sulla sua.

-Quanto resisterà?

-Non lo so..questa volta è diverso: eravamo impreparati.

Sussurró la donna. Iniziavo a capire la vera gravità della cosa e abbassai gli occhi sul volto di Odino rovinato dalle cicatrici e sentii una fitta nello stomaco. Loki esitó un attimo prima di parlare, forse per mandare giù il boccone amaro.

-Perchè quella bugia?

Lo sguardo di Frigga si spostó su Loki.

-Ti ha tenuto nascosta la verità in modo che tu non ti sentissi mai diverso..Tu sei nostro figlio Loki, e noi siamo la tua famiglia. Non dobbiamo perdere la speranza che tuo padre possa tornare da noi e anche tuo fratello..

-Quale speranza c'è per Thor?

-Esiste sempre un disegno in ogni decisione che tuo padre prende.

Loki raddrizzó la schiena e rimase a becco asciutto, senza sapere cosa dire.

-Posso..fare qualcosa per aiutarvi?

Intervenni io, mi sentivo come esclusa da quella discussione. Frigga annuì.

-Loki per favore puoi lasciarci sole un attimo?

Si alzó e andó via sdegnato. Quando le porte si richiusero la donna continuó.

-Ho saputo della vostra conversazione con Heimdall.

-Si..è mio padre.

-Lo so bene, mi ricordo di vostra madre e lui.

Un velo di tristezza mi cadde sul volto.

-Avete i poteri di vostro padre, potete intuire qualcosa da questa situazione?

Indicó il corpo del marito.

-Non riesco a controllare i miei poteri, peró posso provare.

Presi un grande respiro, concentrandomi su Odino. Chiusi gli occhi e toccai le sue mani. Piegai la mia testa in avanti, come se avessi ricevuto un colpo sul collo. Un mal di testa lancinante mi divise in due. Vidi alla velocità supersonica tante immagini. Odino in vita con la sua armatura, Thor con il Mjolnir, Loki con gli occhi rossi e la pelle blu, Frigga riversa a terra senza più vita. Con un lampo di luce blu elettrica accecante riaprii gli occhi. Avevo il fiatone e la donna mi guardava impietrita.

-Avete gli occhi come quelli di vostro padre..cosa avete visto?

Ripresi fiato massaggiandomi le tempie che pulsavano violentemente.

-Ho visto..Odino vivo, Thor con di nuovo il suo Mjolnir, e...

-Si?

-No, nulla.

Mentii. Non potevo rivelare altro.
Frigga sembrava sollevata e lasció andare un respiro di sollievo.

-Grazie mille, Andromeda.

Guardai un ultima volta il padre degli Dei, poi sorrisi a Frigga e uscii dalla stanza. Loki era fuori che mi aspettava. Mi guardó con aria severa e percepii subito del gelo.

-Cosa è successo?

-Perchè non mi hai detto che Heimdall è tuo padre?!

Sbottó lui, alzando la voce. Le guardie sfoderarono le armi, ma feci un cenno con la mano per farli rilassare. Mi prese per il polso e lo strinse, portandomi nella sala del trono. Come cavolo faceva a saperlo? Oh certo, lui era il Dio dell'Inganno, un modo l'aveva trovato.

-Pensavo non fosse rilevante!

Esclamai continuando la questione di prima. Mi si avvicinó con il fiato corto. Alzó violentamente una mano per darmi uno schiaffo, chiusi gli occhi e avvicinai un braccio alla guancia per ripararmi. Ma sentii delle carezze, quindi allentai la tensione e aprii gli occhi. Mi prese il viso tra tre mai, accarezzandomi il viso con i pollici come suo solito.

-Ti rendi conto amore mio?

Non mi aveva mai chiamato prima così..Loki perchè eri così estremamente bipolare?

-Di quante cose potremo fare insieme? I nostri poteri insieme sono un concentrato unico di..grandezza e di immensa potenza.

-Loki..

Nei suoi occhi brillava una luce di pura follia. Le sue mani mi bruciarono la pelle da quanto erano fredde. Presi i suoi polsi e feci allontanare le sue mani dalle mie gote.

-Io non..perchè? Perchè sei così?

Alzó un sopracciglio. Sembrava preoccupato.

-Così come? Che c'è che non va?

-Perchè vuoi questo controllo assoluto su tutto e tutti? Non voglio che tu sia così.

-Ti prego Andromeda..rimani con me. Faremo grandi cose insieme!

Scossi la testa e abbassai lo sguardo.

-No Loki..non posso..

Mi guardó freddamente e mi fulminó con gli occhi. Si allontanó da me.

-Perfetto, come vuoi. Vattene dal castello, non sei più utile qui.

Mi voltó le spalle e andó verso il trono. Mi girai e corsi via, in lacrime. Appena uscita sentii un urlo disumano provenire da dentro la sala del trono. Oh Loki..

Crush on Mr. Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora