26-Nuovi compagni.

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Un uomo che non conoscevo mi si avvicinò, dandomi dei fazzoletti e delle salviette.

-Sono un dottore, non si preoccupi. Soffre di qualche malattia? Forse è meglio farle un controllo.

Mi asciugai la bocca con un fazzoletto, poi lo accartocciai.

-Sto bene, il viaggio nel jet mi ha ribaltato lo stomaco. Io sono Andromeda, lei è?

Si sistemò gli occhiali trasparenti sul naso, poi allungò una mano per stringere la mia.

-Oh sì, io sono il dottor Bruce Banner.

Ero entusiasta, ma anche impaurita dopo aver sentito quel discorso tra Steve e l'agente Coulson sul conto del dottor Banner. Veramente si poteva trasformare in un bestione verde in grado di spaccare e distruggere ogni cosa? Mitico!

-Dottor Banner, mi dispiace ma forse è meglio che non gli stringa la mano dato che ho appena dato di stomaco...Dunque lei è il famoso scienziato, sono onorata di conoscerla, è un uomo veramente brillante.

Sorrise arrossendo leggermente.

-Grazie mille. Ho detto a Steve di proseguire, dato che a lei ci avrei pensato io. Se vuole posso portarla nella sua camera, Natasha mi ha consegnato la chiave elettronica visto che lei avrebbe dovuto occuparsi di portarla ai dormitori, ma ha un urgente bisogno di parlare con Steve. Intanto potremmo iniziare a darci del 'tu'.

-Sicuramente. Quindi, se non ti dispiace puoi accompagnarmi in camera? Devo darmi una sciacquata..

-Certo, mi segua.

Mi guardai attorno e mi accorsi che non eravamo sulla terra, ma eravamo tipo su un'isola di cemento dotata di jet di ogni tipo, soldati, supereroi e agenti. Banner mi accompagnò dentro alla base dello S.H.I.E.L.D., prendemmo un ascensore e premette il piano -1. Iniziammo a parlare della differenza tra la scienza e la magia, le porte si aprirono ed imboccammo un corridoio sulla sinistra, ma notai che un altro si estendeva sulla destra.

-Cosa c'è nell'altra parte del corridoio?

-Gli alloggi degli agenti e dei piloti. Allora vediamo...

Rispose distrattamente guardando le porte blu nel corridoio. Erano tutte uguali: la maniglia in acciaio come il lettore della chiave elettronica e il resto della porta era di una spessa plastica blu; ognuna era contrassegnata da una targhetta in acciaio, dove erano impressi i vari nomi e sopra c'era il simbolo di un'aquila stilizzata. Il lato destro era quello maschile, quello sinistro femminile; in ordine erano le camere di: Clint Burton, Steve Rogers, Tony Stark e Bruce Banner, poi le porte continuavano, ma senza più targhette; così uguale per il lato sinistro, ma in ordine eravamo: Natasha Romanov e io. La mia targhetta scintillava più di tutte, forse perché era nuova, invece quella di Clint Burton era la più vecchiotta...mi chiesi chi fosse, dato che non lo avevo mai sentito nominare né da Steve e né da Coulson.

-Eccoti qui, dentro troverai abiti nuovi e puliti, coperte, asciugamani, accappatoi, spazzolino, dentrifricio, shampoo, balsamo, bagnoschiuma... praticamente tutto nuovo e firmato S.H.I.E.L.D.

Mi scappò una risata.

-Quasi meglio del palazzo di Asgrad.

Bruce mi guardò accigliato, mi affrettai a cambiare argomento.

-Dove sono tutti gli altri?

-Staranno per iniziare la conferenza.

-E tu non vai?

-Certo, ma non è ancora iniziata.

-Come fai a..?

Un suono ripetuto e metallico risuonò in un altoparlante, Bruce mi consegnò il bedge.

Crush on Mr. Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora