14-Tutto scomparve.

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Arrivammo al Bifrost e io ero pronta a scappare e a dire tutta la verità a qualcuno, ma Loki mi prese per un braccio con cattiveria e forza, mi fece sbattere contro il suo petto. Poi si accorse della presenza di Heimdall, che ci guardava immobili, ma con i miscoli tesi, come se potesse scattare da un momento all'altro e spaccare il setto nasale di Loki, cosa che avrei voluto fare anche io.

-Lasciala, ora.

Lo minacció mio padre.

-Cosa ti turba Guardiano?

Chiese spavaldamente Loki.

-Ho volto il mio sguardo a te a Jotunheim, ma non ho potuto nè vederti nè sentirti. Eri gelato ai miei occhi, come i giganti di ghiaccio entrati nel regno. Andromeda ha fatto i capricci per raggiungerti, le avevo detto di no, ma poi ha fatto di testa sua. Ho il cattivo presagio che sia successo qualcosa, e non di certo qualcosa di bello.

Rispose il Guardiano tutto d'un fiato.

-Forse i tuoi sensi si sono affievoliti dopo anni di servizio, peró devo darti ragione, sicuramente è successo qualcosa ma non ti posso dire cosa e non lo farà nemmeno lei.

Mi strattonó malamente. Heimdall strinse l'elsa della spada fra le mani.

-O forse qualcuno ha trovato un modo di velare ció che non desidera farmi vedere e penso sia un'ottima idea se tu in questo preciso momento lasci Andromeda.

Sentii un forte calore tra il mio braccio e la mano di Loki, ma non perchè mi stesse stringendo esageratamente forte, ma proprio come se fosse una leggera bruciatura. La stretta di Loki cedette per un attimo e cercai di scappare, ma poi strinse ancora più forte. Inizió a camminare, trascinandosi dietro anche me.

-Tu hai grande potere Heimdall...

Fece una pausa. Gli occhi del Guardiano di Asgard ci seguivano e non si staccavano mai da noi.

-...Odino ti ha mai temuto?

Chiese il Principe con una nota di sarcasmo nella voce.

-No.

-E come mai?

-Perchè lui è il mio Re e io ho giurato obbedienza.

-Era il tuo Re.E giuri obbedienza a me adesso? Si..

Disse a velocità supersonica Loki. Sembrava totalmente pazzo in quel momento, una luce di follia brillava nei suoi occhi. Heimdall esitó a lungo prima di parlare, stava ragionando ed era irritato, me lo sentivo dentro. Vedendolo era una statua in granito, ma c'era una certa connessione tra noi due e potevo capire come si sentiva.

-Si.

Finalmente rispose, trattenendo tutto il disgusto che provava.

-Allora non aprirai il Bifrost a nessuno, fin quando non avró rimediato al danno causato da mio fratello.

Disse Loki senza dare alcun peso alle parole. Cercai di sottrarmi alla sua presa, ma niente da fare. Lanciai uno sguardo di aiuto a mio padre.

-Lascia la ragazza.

-Te lo puoi anche dimenticare! Rimani al tuo posto e proibisco di parlare e vedere tua figlia.

Disse minaccioso, i miei occhi bruciavano e sarei scoppiata in lacrime, ma non potevo farmi vedere debole in quel momento. Loki strinse la presa e mi trascinó velocemente via. Uscimmo dal Bifrost, io guardavo ancora mio padre e giurai di aver visto una lacrima scendere dal suo occhio destro, ma non si scompose, anche lui non poteva essere debole. Loki mi strattonó e tornai a guardare il ponte di vetro. Mi sarei lanciata giù dal ponte, mi sarei affogata in mare. L'acqua era mossa e irrequieta, sembrava nera, dato che era notte e il cielo si rifletteva nel mare, creando una fusione tra essi quasi impercettibile.

Crush on Mr. Bad BoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora