"Allora" cominciò Beatrice, portando una ciotola colma di patatine al formaggio tra le mani "Com'è andata a Vancouver?" chiese, sinceramente curiosa di sapere se si erano divertiti. Ovviamente la domanda era rivolta a Niall, Louis e Harry, dato che Liam aveva deciso di rimanere in Inghilterra per monitorare la salute della madre.
In realtà, Beatrice sapeva che si trattava di una bugia, di un'orribile bugia rifilata agli altri membri della band poiché evidentemente aveva avuto di meglio da fare. Bea si chiedeva semplicemente il motivo per cui avesse mentito.
"Oh, bhe" cominciò Louis, facendo roteare gli occhi. La giovane ragazza sapeva già che tipo di risposta aspettarsi, mentre prendeva posto sulle gambe di Niall, seduto sul divano con Harry e Lou di fianco; poggiò la ciotola con le patatine sul tavolinetto di fronte e si preparò per ascoltare la sua risposta "Diciamo che è stata un'emerita cazzata" disse Louis seccamente, assottigliando lo sguardo e rivolgendolo all'amico dagli occhi color ciocciolato e i capelli castani: Liam, come accadeva sempre più spesso negli ultimi tempi, era semidisteso sulla poltrona posta di fronte al divano e non sembrava prestare molta attenzione alla loro conversazione.
"A proposito" disse Harry ad un certo punto, riferendosi a Liam "come sta Karen?"
Al sentir pronunciare il nome della madre, Liam sobbalzò, facendo quasi rovesciare la ciotola contenente gli snack che la sua mano stava tentando di acciuffare.
Si schiarì la voce prima di rispondere alla domanda. "Sisi sta benissimo adesso, per fortuna non aveva nulla di serio, mi ha fatto spaventare per una cosa da nulla" disse, riempiendosi la bocca di patatine al formaggio come se cercasse di trovare una scusa per non parlare ulteriormente.
Liam, non me la racconti giusta...
Beatrice non poteva far altro che ripetersi questa frase nella mente.
"Ma cosa ha avuto?" domandò lei, desiderosa di scoprire qualcos'altro.
"Emh... sai il virus che gira in questo periodo... febbre, raffreddore..." Liam fece una pausa prolungata "...tosse..." a questo punto tutti, in particolare Beatrice, lo videro deglutire in modo molto evidente, quasi esageratamente. Dio, quanto faceva schifo a mentire.
"Dev'essere stato davvero brutto per te non poter venire a salutare i tuoi compagni prima che prendessero l'aereo" lo incalzò Bea.
"Oh si, decisamente. Purtroppo mia madre ha chiamato e aveva davvero bisogno di me urgentemente; quindi ho lasciato tutto e sono partito, prima che voi lasciaste la casa per andare in aeroporto"
Troppi dettagli. Beatrice trovò difficile credere alle sue parole, anche perché lei stessa lo aveva visto al centro commerciale circa tre orette dopo che Louis, Harry e Niall erano saliti sull'aereo.
Calò un silenzio strano nel salotto. Tutti smisero di parlare improvvisamente, cominciando a fissarsi le mani o guardandosi intorno come se fossero entrati in casa Horan per la prima volta nella loro vita.
Niall aveva preso il telefono - probabilmente per evitare di sentirsi a disagio come gli altri - e aveva cominciato a scorrere la home di Twitter da un pezzo quando, all'improvviso, il resto dei ragazzi sentì un sospiro infastidito lasciare la sua bocca.
"Tutto bene, Nì?" domandò Beatrice, cercando di capire cosa lo avesse spinto ad emettere un suono del genere. Inoltre, le era sembrato un motivo perfetto per deviare la conversazione e mettere fine a quella strana atmosfera andatasi a creare.
"No, per niente" rispose il biondino, fissando ancora lo schermo del suo cellulare. La sua espressione era impossibile da decifrare: sembrava sorpreso, esterrefatto, ma anche deluso e infastidito. In effetti, non esisteva un solo aggettivo per descrivere il suo stato d'animo in quel preciso momento; nemmeno Niall riusciva a spiegare come si sentisse.
"Non posso credere che l'abbia fatto sul serio"
"Chi?" chiese Harry.
"Che cosa?" Adesso era Louis a parlare. Beatrice, nel frattempo, osservò la reazione di Liam: lo vide sedersi in modo più composto sulla poltrona, prendendo a sua volta il proprio cellulare in mano e digitando velocemente qualcosa su di esso. Sembrava conoscere perfettamente l'oggetto di tanto disprezzo da parte di Niall.
Passarono alcuni secondi in cui regnò il completo silenzio, prima che quest'ultimo si decidesse a parlare.
"Pillow Talk. Questo è il nome del suo primo singolo. Cazzo, ha appena annunciato l'uscita per il prossimo 25 marzo... lo stesso giorno in cui ci ha lasciato, quel grandissimo figlio di..."
"NIALL" sbraitò Liam, guardandolo come se l'amico fosse sul punto di bestemmiare.
"Ma di chi stai..." stava quasi per chiedere Harry, l'unico che, troppo innocente e buono, non aveva ancora afferrato il succo della questione "Oh... Zayn" il suo tono era cambiato radicalmente: era triste, sembrava che un enorme camion lo avesse travolto in quel preciso istante. Tutto ciò non fece altro che far sentire peggio Beatrice, la quale non riusciva a togliersi dalla mente l'espressione stralunata di Liam. Quest'ultimo, intanto, non aveva smesso di scambiare occhiate non molto piacevoli con Niall; si vedeva quanto entrambi fossero infastiditi.
"Niall, modera le parole. Puoi essere arrabbiato quanto vuoi, ma non è il momento per queste stronzate. Se lui l'ha fatto c'è un motivo"
Se l'espressione di Harry lasciava trasparire tutta la sua sofferenza, allora quella di Niall rappresentava il Dolore fatto persona.
"Spero che tu stia scherzando" il biondo non riuscì a trattenersi "Ti rendi fottutamente conto di quello che ci ha fatto? Di quello che mi ha fatto?" Niall diede una leggerissima spinta a Beatrice, in modo che quest'ultima potesse alzarsi dalle sue gambe. Lei lo fece senza batter ciglio, sapeva che dire anche solo una parola avrebbe potuto distruggere quell'unico filo che teneva ancora la situazione sotto controllo.
"Ma su, Ninì, adesso smettila. Non si tratta sempre e solo di te e di tuo figlio. Smettila di comportarti da egoista"
Egoista. Egoista. Egoista.
Nessuno glielo aveva mai detto. Nessuno aveva mai pensato che Niall potesse esserlo in qualche modo. Per questo motivo il ragazzo sentì immediatamente qualcosa rompersi dentro di sé, proprio al centro del petto, dove era collocato il cuore.
"Liam, ma che stai dicendo?" si intromise Louis. Anche lui sembrava molto scosso a causa di quello che stava succedendo.
"Sto dicendo quello che è giusto" affermò acidamente "Sentite, avete mai pensato anche solo per un istante che Zayn non fosse felice con noi?"
"Ma... ma noi siamo i suoi migliori amici" balbettò Harry, con gli occhi sgranati. Non riusciva a capire cosa stessero sbagliando.
"Appunto per questo dovremmo capirlo"
"Lee, non ti sembra di star difendendo un po' troppo Zayn?" sputo Louis, senza peli sulla lingua.
Beatrice era troppo intenta ad ascoltare cosa avessero da dire gli altri membri della band per notare l'attuale reazione di Niall. Quest'ultimo sembrava aver metabolizzato le parole di Liam, sembrava che le avesse ingerite e masticate e che adesso fosse pronto per sputarle fuori con quanta più cattiveria possibile "Tu dici che noi, che IO penso solo a me stesso, come se lui avesse fatto qualcosa di diverso" detto ciò, Niall si tirò in piedi, sovrastando Liam, il quale si trovava ancora seduto sulla poltrona "Ha cambiato numero, ha disattivato il suo account Twitter, nemmeno sua madre ha voluto dirci qualcosa, su dove si trovasse, su come stesse... e adesso guardalo: ha riattivato il profilo, ha cambiato l'immagine, messo un nuovo stato e annunciato la data del suo primo singolo da solista. Nel frattempo io sono qui - anzi, noi siamo qui - che non riesco a smettere di pensare a lui, al modo in cui ci ha lasciato, al motivo che lo ha spinto a farlo, perché io davvero non riesco a capirlo. Aveva tutto. Ma ha deciso di lasciarlo."
Le parole di Niall apparvero come pugnalate nel cuore di ognuno di loro: evidentemente il suo stato d'animo rappresentava al meglio quello di chiunque altro che fosse stato toccato dall'allontamento di Zayn. Anche Liam vacillò, come se il discorso dell'amico lo avesse sfiorato nel profondo. Però, alla fine, quel leggero turbamento scivolò via, lasciando spazio ad una terribile, raccapricciante maschera di stizza. Liam non aveva mai assunto un tale comportamento nei confronti dei suoi migliori amici.
"Mi dispiace che i nostri punti di vista siano così differenti" disse, poi, lasciando tutti a bocca aperta, specialmente Niall che si era visto costretto a fare un passo indietro, per quanto la presenza del divano glielo permettesse. Sentiva una freccia, fredda, appuntita, tagliente, che ad ogni respiro si conficcava sempre più in fondo al petto, lacerando, così facendo, i polmoni e trafiggendogli il cuore. Provava un dolore lancinante, un dolore che aumentò sempre di più mentre Liam si alzava dalla poltrona e raccoglieva tutto ciò che aveva lasciato in giro per il salotto ficcandoselo in tasca frettolosamente. Dopodiché, senza aggiungere altro ed evitando ogni sorta di contatto visivo con i suoi compagni di gruppo, si avvicinò alla porta di casa e l'aprì.
"Penso che queste siano tue" concluse, giusto un istante prima che le orecchie di Beatrice, Niall, Harry e Louis sentissero il fastidioso rumore di un mazzo di chiavi che cozza contro il legno del mobile posto vicino all'entrata di casa.
Alla fine, la porta d'ingresso si chiuse, segno che Liam era appena andato via.Spazio Autrice:
Sono molto fiduciosa, ho un bel po' di idee per questa storia e non vedo l'ora di continuarla. Ho visto che ho perso il seguito di un tempo, ma mi sembra pure giusto: insomma, anche io avrei deciso di eliminare una storia dalla biblioteca se l'autrice non avesse aggiornato per così tanto tempo. Quindi mi sento davvero in dovere di ringraziare ognuna di voi; se avete bisogno di qualcosa vi basta solo chiedere. È il minimo che possa fare. Vi voglio bene come se foste la mia famiglia, anche dopo tutto questo tempo❤
Pensò che non aggiornerò prima di lunedì perchè domani e Domenica sarò fuori tutto il giorno, quindi non so se avrò il tempo di buttare giù qualcosa.
P.S. Vi va di passare a leggere l'altra mia storia? Mi farebbe davvero un immenso piacere dato che mi sto facendo in quattro per aggiornare entrambe e non è mai successo 😅
Al prossimo capitolo ❤
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Decision {Sequel Of Responsibility}
FanfictionA tre anni di distanza dalla nascita del loro primogenito, la vita di Niall e Beatrice appare finalmente completa. Niall, però, sente qualcosa che non va, sa che esiste anche un fondo di bugia in mezzo a tutta questa pura felicità. Ad un certo punto...