LA PRIMA VOLTA (Cap.33)

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FEDERICO'S POV

<Sì mi ha guardato malissimo ahahah> ride Matteo raccontando come la gente lo guarda male a causa della sua barba tagliata a metà.

Entriamo in casa e ci fermiamo tutti alla vista di Giorgio e Giampiero che dormono beatamente sul divano, abbracciati l'uno all'altro.

Guardo Matteo, che ha subito smesso di ridere. Mi dispiace molto per lui. È mio cugino e vorrei aiutarlo ma non so davvero come.

<Che carini che sono> dice Giovanni con voce dolce.

<Sì è vero> Mauricio lo asseconda.

Mi rivolgo a Matteo <Ci devi parlare, non puoi rimanere così>

<Sì. Ci parlerò> accenna un sorriso falso. Gli do una pacca sulla spalla cercando di consolarlo.

<Chi va a dire a quei due che è arrivata la cena?>

<Dai Andrea, sono così carini> li difende Giovanni. Sto iniziando a pensare che i due trentini se la intendano.

<Ci penso io> mi offro volontario, mentre Matteo si dirige in cucina.

Mi avvicino a loro due e li guardo per un attimo. Mi sembra strano vederli così attaccati, ma sono anche molto felice per loro. Anche se provano sempre a nascondere il loro amore, si vede quanto ci tengano l'uno all'altro.

Giampiero è tra le braccia di Giorgio, e noto come quest'ultimo tenga stretto a se il più piccolo. Come se fosse di sua proprietà, come se impedisse a chiunque di portarglielo via.

<Giampiero, Giorgio> li muovo leggermente <È arrivata la cena, dai alzatevi>


GIORGIO'S POV

Mi sveglio sentendo Federico ripetere il mio nome più volte. Mi stropiccio gli occhi cercando di mettere a fuoco ciò che mi circonda. Mi alzo e aiuto Pietro a fare lo stesso, tenendolo sempre al mio fianco.

Ci dirigiamo in cucina e veniamo accolti da Giovanni <Siete troppo carini quando dormite abbracciati>

Io non dico nulla e mi siedo al tavolo prendendo il tonno e gallette di riso, mentre Pietro arrossisce leggermente sedendosi accanto a me.

<Che ore sono?> chiedo avendo completamente perso il senso del tempo

<Le 9 e un quarto>

<Giorgio noi vorremmo farci un giro a Palermo, vogliamo assaggiare le arancine. Venite con noi?> chiede Mauricio.

Guardo Pietro ma lo vedo completamente distrutto.

<No, questa sera saltiamo. Scusate>

<D'accordo tranquilli>

Finiscono tutti di mangiare e poco dopo escono, lasciandoci di nuovo soli.

Io finisco l'ultima galletta mentre cerco di editare il video di domani. Do un'occhiata a Pietro; vedo che anche lui sta editando, ma noto che non ha ancora toccato minimamente il sushi.

<Pietro> lo chiamo con tono di rimprovero <Vieni qui> gli faccio segno di sedersi sulle mie gambe. Lui si alza e si avvicina a me. Gli prendo la mano e lo faccio sedere su di me.

<Perché non stai mangiando più ultimamente? Tu adori il sushi e di solito lo divori in pochissimo tempo, e invece ora sta ancora lì> gli accarezzo il petto.

<Giorgio non ho fame, tutto qui. Ora sta zitto e baciami> poggia una mano sul mio collo mentre con l'altra afferra la mia maglietta all'altezza del petto, stropicciandola leggermente. Si avvicina ancora di più, ma lo blocco a qualche centimetro dalle mie labbra.

Due amici, non solo amici || MurryTekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora