UN MOMENTO DI INTIMITÀ (Cap.32)

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GIORGIO'S POV

Stiamo tornando a casa. Io e Pietro siamo in macchina con Mauricio e Federico. Appena siamo entrati in macchina, Pietro è crollato sulla mia spalla e Fede e Mauricio hanno approfittato per tempestarmi di domande.

<Che stavate facendo tu e Pietro nello spogliatoio?> inizia Mike anche se probabilmente sa già la risposta, ma vuole farmelo dire per forza.

<Controllavo che stesse bene> mento.

<E il succhiotto faceva anche parte del "controllo"?> mi prende in giro.

<Cazzo> sussurro a me stesso, ma credo mi abbiano sentito.

<Giorgio, perché cercate sempre di nascondervi voi due? A noi sta bene se state insieme e ne siamo molto felici> interviene Mauricio. 

Non rispondo. Non so perché ci nascondiamo, forse perché ho comunque paura che gli faccia schifo.

<Giorgio rispondi>

<Ho paura vi faccia schifo o che... ci prendiate in giro> abbasso la testa.

Federico si gira verso di me <Non ci saremmo mai permessi di prendervi in giro Giò, e poi a me non fa schifo un atto d'amore>

<Neanche a me> Mauricio mi guarda dallo specchietto retrovisore.

<D'accordo> poggio la testa su quella di Pietro, prendendogli la mano. Non so davvero cosa farei senza di lui.

Noto Mike guardarci e fare un sorriso <Siete davvero carini insieme, fattelo dire. È bello sapere che vi prendiate cura l'uno dell'altro. C'è un grande amore tra voi due, e si vede> sorride nuovamente.

Io ricambio il sorriso stringendo la mano di Pietro.

***

<Giò noi andiamo a prendere la cena, cosa volete voi?> chiede Andrea.

Dopo essere arrivati a casa, ci siamo messi tutti ad editare fino a sera. Non avendo voglia di uscire abbiamo deciso di mangiare a casa.

<Del sushi per Giampiero e per me del tonno>

Andrea senza dire niente esce, raggiungendo gli altri che sono già in macchina probabilmente. Siamo solo io e Pietro in casa e ne approfitto per stare un po' con lui.

È sdraiato sul divano e guarda un punto fisso sul soffitto. Mi siedo vicino a lui, poggiando una mano sulla sua gamba. Lui gira la testa verso di me, guardandomi e accennando un leggerissimo sorriso.

<A che pensi?> lo vedo piuttosto pensieroso.

<A te... Ti ho rovinato la vacanza. Non dovevo sentirmi male, non dovevo trascinare anche te in questa storia. E scommetto che non ti sei neanche divertito al campetto per tenere d'occhio me. Giorgio perdonami. Sono uno stupid...> lo bacio per farlo smettere di parlare. Non voglio che pensi questo. Io sto bene con lui e lo rifarei altre mille volte.

Mi stacco poco dopo e gli asciugo la lacrima che scendeva sul suo viso.

<Non mi hai rovinato la vacanza. Non è colpa tua se ti sei sentito male e mi sono divertito al campetto, specie all'ultimo> faccio un sorriso malizioso, ma sembra non sia riuscito a tranquillizzarlo.

<Pietro ascoltami. Tutto ciò che faccio è perché lo voglio io. Sento di amarti ogni giorno di più e di doverti proteggere. Ne ho bisogno. Morirei se ti succedesse qualcosa. Non è colpa tua se ti senti male, ricordati dell'intervento. E io ti amerò Pietro, lo farò sempre; nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, e tutte quelle stronzate da matrimonio. Io ti amo, e magari non te lo dico spesso, ma cercherò sempre di dimostrarlo, ogni giorno. Te lo prometto> so di non essere romantico ma quello che dico lo sento davvero e voglio che lui lo capisca.

Mi guarda con gli occhi lucidi, poi mi bacia dolcemente.

<Ti amo anche io Giorgio>

Gli prendo la mano e mi appoggio a lui. Sento il suo cuore battere all'impazzata, sento il suo respiro, ed è così che mi addormento, seguito da lui; col movimento del suo petto ad ogni suo respiro.


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Buongiorno. Oggi capitolo un po' sdolcinato e purtroppo corto. Ma ci vediamo domani con un nuovo capitolo più lungo.

Ciaoo



Due amici, non solo amici || MurryTekDove le storie prendono vita. Scoprilo ora