15.

411 30 2
                                    

La notte stava continuando serena e indisturbata, ma i nostri protagonisti non se la stavano passando affatto bene.
L'appartamento era illuminato artificialmente da alcune lampade che rilasciavano una luce calda, arancione, e naturalmente dai raggi della luna che filtravano attraverso le finestre.
Filippo era seduto sul grande divano in pelle, Sofia accanto a lui con in mano un piccolo  asciugamano imbevuto di acqua.
Stava cercando di pulirgli le ferite prima di disinfettarle. Inizialmente sembrò  semplice: aveva iniziato dal sangue coagulato lontano dai vari tagli e lividi, ma quando aveva iniziato ad avvicinarsi alle ferite vere e proprie Filippo aveva iniziato a non collaborare più. Continuava ad allontanarsi dalla sua mano, e a lamentarsi. -"Ti prego basta!"- Disse fermando la mano di Sofia. Si guardarono intensamente negli occhi. Sofia si sarebbe potuta perdere tra i meravigliosi ricordi se avesse continuato a guardarli.  -" Filippo, sto cercando di essere il più delicata possibile, in più è solo acqua... Pensa a quando userò il disinfettante.-" Disse senza un'apparente intonazione.
A quelle parole spostò la mano, e Sofia continuò nella sua operazione. -"Potresti almeno cercare di distrarmi?!"- Filippo voleva solo che la finisse lì.
-"Come? E poi ho quasi finito..."-
-"Parlami un po' di te"- Propose.
-"Ecco ho finito..."- Disse, ignorando la richiesta dei Filippo. Poi prese un respiro profondo -" Ora tocca al disinfettante, vedi di non fare troppe scene!"- Esclamò, per strappargli un sorriso. Ebbe il giusto effetto.
Iniziò lentamente e cautamente a disinfettare il piccolo taglio sulla palpebra, appena sotto il sopracciglio sinistro, la reazione di Filippo fu abbastanza trattenuta -"Brucia?"- Domandò e Filippo annuì docilmente. -"Comunque cosa dovrei raccontarti di me che già non sai?"- Domandò ancora.
-"Boh! Non saprei."- Seguì un breve silenzio. -"Com'era New York? So che magari non è la cosa più giusta da chiedere, dopo tutto quello che è successo, ma me lo sono sempre chiesto. "-
Sofia lo guardò stranita, era ancora un po' ubriaco perciò glielo concesse: -"E' una città stupenda! Anche se d'inverno fa molto freddo e cade tanta di quella neve che non puoi nemmeno immaginare!"- Esclamò con un sorriso.
Filippo intanto la guardava con aria sognante, come si guardano i quadri di Botticelli, curioso di conoscere tutto. -"E poi durante il periodo natalizio le case sono tutte illuminate da quelle meravigliose lucine colorate, ci sono decorazioni sulle porte, sulle insegne dei negozi... Non so perché ma gli americani prendono le decorazioni molto seriamente, e non solo a Natale. Pensa che il 4 Luglio ci sono bandiere americane ovunque, non che durante il resto dell'anno non ci siano ma in quel periodo di luglio tutto diventa una bandiera americana, con stelle e strisce, tutto si tinge di bianco blu e rosso... Per non parlare poi di Halloween!"- Filippo si stava calmando e insieme ridevano come due bambini, anche se non c'era nulla di divertente in ciò che stava raccontando Sofia.
-"Com'era la scuola che frequentavi?"- Continuò a chiedere curioso.
-"Una favola, quasi esattamente come nei film e nelle serie tv"- Disse Sofia appoggiando l'angolo dell'asciugamano imbevuto di disinfettante, sul labbro spaccato di Filippo. Ciò però scaturì una reazione di Filippo. -"No, no, no! Lì mi brucia tantissimo! Ti prego no!-"
-"Fil, se non te lo disinfetto potrebbe venirti un' infezione, e sarebbe molto peggio..."-
Continuarono a discutere per un po', più Sofia si avvicinava con l'asciugamano, più Filippo si agitava, bloccando entrambi i polsi di Sofia, oppure portandosi le mani davanti alla bocca come i bambini, in modo che lei non potesse raggiungere il labbro.
-"Okay! Ora basta fare il bambino!"- Esclamò per poi sedersi a cavalcioni su di lui.
Fu un movimento inaspettato per Filippo che si immobilizzò sotto di lei. Sofia appoggiò sul divano l'asciugamano, e prese i polsi di Filippo, fece in modo che le braccia di lui l'abbracciassero e chiuse dietro la sua schiena le sue mani: -"Facciamo così! Questo è l'ultimo punto che di devo disinfettare, perciò ora tu chiudi gli occhi e se ti faccio male tu strigi le mani, va bene?"-
Filippo annuì.
Sofia riprese l'asciugamano, con la mano libera si appoggiò al petto di Filippo, lo sentiva respirare: -"Al tre... 1, 2, 3"- Lui chiuse gli occhi e lei si avvicinò a lui ancora di più. In quel momento si sentì arrossire. Poi appoggiò l'asciugamano al suo labbro e lo senti irrigidirsi, stava stringendo l'abbraccio più di quanto Sofia avesse immaginato e si ritrovò completamente appoggiata a lui. Si sentì arrossire ancora di più. Poi Filippo iniziò a mugugnare e a muoversi, perciò Sofia con la mano libera, che ora mai non le serviva più per sostenersi, iniziò ad accarezzare i suoi capelli, dolcemente: -"Sssssh! Ho quasi finito, ancora un secondo, resisti ancora un attimo...  Okay fatto!"-
Appena Sofia spostò l'asciugamano dal labbro di Filippo, lui aprì gli occhi.
Si ritrovarono più vicini di quanto non lo erano mai stati.
Sofia sentì le mani caute di Filippo appoggiarsi sui suoi fianchi. Non aveva la minima idea di cosa fare o di cosa dire. Non aveva mai pensato a loro due in quel modo, o così credeva.
Sentiva il proprio cuore battere velocemente e fu quasi sicura che anche quello di Filippo aveva iniziato ad andare più veloce.
La sua mente stava subendo un blackout. Non sapeva più come si pronunciavano le parole.
Oh mamma mia! Le sue labbra, i suoi occhi... Sono così stupendi, ma le sue labbra wow. Chissà di cosa sanno. Probabilmente di disinfettante e di sangue, molto probabilmente anche di alcool...
I suoi pensieri simili a quelli di una sedicenne in piena crisi ormonale di fronte al ragazzo che la sta per baciare erano l'unica sua certezza.
Il che per una ventenne è abbastanza grave.
Filippo strinse la presa sui fianchi si Sofia, ma fu solo per qualche secondo, come se stesse cercando di scaricare la sua forza.
Sofia se ne accorse.
-"Grazie Sof!"- Disse, per poi darle un bacio sulla guancia.
-"Di- di nulla"- Disse lei riprendendosi dai suoi pensieri e alzandosi dalle ginocchia di Filippo.
-"Vado a prenderti una coperta e un cuscino, mi spiace ma dovrai dormire qui, sul divano, noi non abbiamo stanza degli ospiti"- Disse tutto d'un fiato, per poi scomparire. Continuava a torturarsi le dita, era un suo tic nervoso che alle volte tornava.
Diede a Filippo tutto l'occorrente per dormire senza rivolgergli nemmeno una parola, era come se volesse fare tutto il più velocemente possibile.
In meno di un secondo si rese conto di tutto quello che era successo, non solo con Filippo, ma tutto quello che le era successo negli ultimi mesi.
Si rese conto anche del fatto che stava ancora indossando quel vestito e anche la felpa di Filippo, che non ricordava di aver mai preso.
-"Buonanotte"- Disse poi frettolosamente.
-"Buonanotte Sof! E grazie."- Lei gli sorrise e velocemente andò in bagno dove accese l'acqua della doccia.
Voleva solo togliersi quel vestito e lavarsi da tutto. Voleva solo andare a dormire nel suo letto. Dopo tutto ciò che era successo voleva solo riavere indietro la sua vita.


Scusate veramente tanto per il terribile ritardo!
Ho avuto molti problemi, ma ora sono tornata.
Ho già iniziato anche a scrivere i prossimi capitoli. Spero vivamente che questo vi piaccia.
Più vado avanti a scrivere, più la storia diventa interessante sia dal punto di vista dei personaggi, sia da quello della scrittura vera e propria.
Presto un nuovo capitolo entusiasmante.

Scusate per gli eventuali errori ortografici e grammaticali
XOXO💋

Cosa resterà IramaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora