Fourteen

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Il mio sonno viene interrotto dal fastidioso rumore della mia sveglia.

Non ho dormito molto ,mille pensieri hanno invaso la mia mente tutta la notte

Mi alzo e mi guardo allo specchio del bagno.
Profonde occhiaie hanno preso padronanza nel mio viso e ho un nido di uccelli sopra la testa,beh niente di diverso dalle altre mattine

Il mio cellulare squilla,segno che è arrivato un messaggio,non mi capita mai di ricevere messaggi ,se non quelli del mio operatore telefonico che mi avvisa che non ho più credito.

Da:sconosciuto

Ciao Ariel,sono Alexandra,volevo chiederti se ci sarai domenica sera di settimana prossima alla serata dedicata alla casa editrice Thompson. Fammi sapere al più presto

Ah giusto ,me ne ero completamente dimenticata... Con tutto ciò che è successo non mi è passato neanche nell'anticamera del cervello.

Le scrivo che ci sarò. Tanto non ho nulla da perdere ed è un modo per risentire più vicino mio padre .

Poi ci ripenso.
Ma io non ho niente da mettermi.
Merda.
Perché ho solo pantaloni in questo stupido armadio?!

Entro in cucina e do il buongiorno ai miei nonni.
Mangio velocemente la mia colazione e ritorno in camera.

Non sono poi così in ritardo come tutti gli altri giorni.
Mi sistemo i capelli e mi lavo i denti velocemente

Oggi i miei capelli non collaborano così decido di alzarli in una coda alta,disordinata come solito

Apro la finestra della mia camera per contemplare il meteo.
C'è un po' di vento quindi opto per uno dei miei bellissimi felponi colorati,oggi nero, e dei jeans.

Mi guardo un ultima volta allo specchio e finalmente esco di casa.

Mi rannicchio in me stessa per il vento che soffia.

Odio il vento perché le mie labbra pizzicano e diventano ancora più rosse di quanto già siano diventando ancora più evidenti.

Arrivo a scuola e la maggior parte degli alunni sono già dentro,Adrian e il suo gruppo sono nel loro solito angolo a fumare.

Vado un po' più veloce perché non ho voglia di scontrarmi con quella testa vuota già di prima mattina.

"ARIEL" urla Nate che si è girato verso di me. "Aspettami"

"No!" mi giro verso di lui e urlo di rimando ,sento alcune risate provenienti dal loro gruppo.

Probabilmente si vorrà scusare per ciò che è successo la scorsa sera.

Entro nel cancello e fortunatamente Nate non mi ha seguito ,ha capito che oggi non è giornata.

Vado come sempre alle macchinette dove vedo Ronnie bere una cioccolata.
Prendo un caffè e la raggiungo nel nostro tavolo

"Ciao Ronnie"

"Ehi Ariel come mai ieri non c'eri?" sorseggia la cioccolata

"Non mi sentivo molto bene" mento

"Ora come stai?"chiede preoccupata

"Molto meglio"dico sedendomi di fronte a lei

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