Fifty Five

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"Rieccomi"

Riapro gli occhi risvegliandomi dal mio stato di dormiveglia

Un Travis con l'ingessatura alla mano appare nella mia visuale e prontamente mi alzo per raggiungerlo

Durante il tragitto verso l'uscita sembra essersi più o meno ripreso dalla sbronza,o almeno, non è messo male come lo era prima.
E sopratutto ora si regge in piedi.

"Ha fatto un male cane volevo morire"

Il ragazzo ingessato continua a raccontarmi della sua disavventura all'interno della stanza d'ospedale: di come i medici gli abbiano messo il gesso,del dolore che ha provato nel mentre,della dottoressa con poppe come meloni,sue testuali parole,che cercava di rassicurarlo...

Il rumore di una suoneria lo interrompe dalla sua lunga chiacchierata e io ,curiosa come il solito,allungo il collo per scoprire il mittente

Legge il messaggio che ha ricevuto e sfortunatamente non ne comprendo il contenuto data la mia bassa statura rispetto alla sua

"Adrian è fuori che ci aspetta" mi riferisce e quasi non urlo

Sento i nervi a fior di pelle

Perché diamine mi ha fatto credere che se ne fosse andato? Quanto lo odio!

Usciti dall'ospedale ci incamminiamo verso il parcheggio quasi completamente vuoto

Al cielo colmo stelle e il buio della notte subentra il chiarore provocato dalla luce del sole che man mano sembra star sorgendo sopra di noi

Scorgo davanti a noi la figura misteriosa di Adrian vestito interamente di nero con una sigaretta tra le labbra;e per un millesimo di secondo sembra che la notte e l'oscurità riappaiano.

E' appoggiato nel cofano della sua auto nera e la sigaretta quasi finita mi fa intendere che probabilmente era uscito semplicemente per fumare e si è preso gioco di me

Decido di ignorarlo nonostante la voglia di urlargli contro sia tanta

Entrati in auto Travis si sdraia sui sedili posteriori perciò sono costretta a spingerlo con tutte le mie forze affinché si sposti.

Non ho alcuna intenzione di restare davanti con Adrian

Afferro il cellulare e avviso mia nonna che sto tornando a casa,anche se dubito sia ancora sveglia.

Le racconterò la verità, anche perché non saprei cos'altro inventarmi sinceramente

Ripongo il telefono in tasca e sospiro con la consapevolezza che tra meno di tre ore dovrò affrontare una lunga giornata scolastica

Adrian infila le chiavi nel nottolino e fa partire l'auto un secondo dopo.
È talmente silenzioso che a volte temo sia morto

Alcune gocce iniziano a cadere incessantemente sul parabrezza

''Non dire a Juliet ciò che è successo'' si rialza dalla sua posizione Travis

''A proprosito di Juliet...Com'è andata l'altro giorno quando l'hai riaccompagnata a casa?'' Lo guardo dall'alto

''Male anzi malissimo'' scuote la testa e io lo guardo confusa

Ma se mi aveva fatto intendere stessero insieme l'altro giorno? Juliet mi ha inoltre riferito che sarebbero venuti insieme alla festa di Ronnie e Bryan

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