Capitolo 7

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La mattina seguente mi ritrovai nel letto di Jackson, lo stesso posto dove ci dammo il primo bacio...
Lo vidi di fianco a me ancora con gli occhi chiusi, accesi il telefono e vidi un messaggio.

Mi alzai dal letto e cercai i miei vestiti essendo ancora in mutande.
"Cosa fai?"
"Cerco i miei vestiti"
"Dove vai...?"
Gli risposi tranquillamente.

"Vado a casa"
"No. Non ci vai"
Jackson mi tirò il braccio ed io caddi sul suo petto.
Il telefono cominciò a squillare e jack lo prese.
"Chi è jus cuoricino ?"
"Un ragazzo"
"Mi hai dato davvero un grande indizio..."

"Jack ora devo andare a casa, i miei genitori si staranno preoccupando"
"Non cambiare argomento. Chi è?"
"Ciao Jack"
Mi alzai e vedendo i miei vestiti su una sedia li presi e me li misi velocemente.
Jackson si alzò e cercò di rincorrersi fermandosi però dalla porta di entrata.

"Mark!"
"Ciao!" uscii di casa correndo tutto spettinato.

Arrivai a casa dopo circa venti minuti.
"Mark! Dove sei stato!!?"
"Scusa mamm-"
Sentii qualcuno urlare il mio nome e quando mi girai vidi mio padre che mi diede uno schiaffo molto forte.

Non dissi una parola e non mi scomposi di un minimo.

"La prossima volta torni a casa!"
"Raymond! Ma cosa fai!?"
Mia madre mi strinse tra le sue braccia ma io la scansai tranquillizzandola e mi rivolsi a mio padre.

"I vado, e non penso di tornare."
Usai un tono molto freddo e minaccioso.
Uscii dalla porta sbattendola alle mie spalle. A quel punto il mio telefono suonò ancora.

JUS❤️
"Pronto? "
"Oi Mark, è un po' che non ci vediamo."
"Beh si abbastanza..."

"Ti va di venire a casa mia devo raccontati un po' di cose"
"Certo"

Justin era un mio amico di infanzia, era più grande di me ma comunque rimaneva una delle persone più importanti per me.
All'età di sette anni ci dovettimo trasferire in corea dall'America per via del lavoro di mio padre, molte volte succedeva che dovevano rimanere fuori per lavoro ed io di conseguenza dovevo rimanere con una bebysitter.
Mi fecero scegliere tra ventiquattro candidate, ed io scelsi Justin.
Mi affezionai subito a lui e lui a me.
...
Mi diressi verso casa sua e appena arrivai Justin aprí la porta e mi stritolò tra le sue braccia.

"Piccoletto finalmente sei arrivato!"
Mi fece entrare e passai tutto il pomeriggio con lui.
Mi raccontò che aveva trovato un ragazzo che gli piaceva molto, e che aveva intenzione di chiedergli di sposarlo.
Io rimasi un po' sbalordito, anche perchè fino a qualche anno prima diceva di essere ancora innamorato di me.

"Mark perchè sei cosí silenzioso?"
Mi voltai verso di lui e lo guardai dritto negli occhi.
"Nulla, solo che mi fa un po' strano"
"Cosa? Il fatto che gli voglia chiedere di sposarci oppure che non ti amo più"
Io guardai in basso imabarazzato.

"Mark, io non ti dimenticherò mai. Ma ormai mi sono rassegnato al fatto che non ti piaccio, ed è ora che io vada avanti"
Alzò il mio mento con due dita.

"E so che nel tuo cuore c'è qualcuno, e non è quella ragazza che facevi finta ti piacesse tanto. Anzi sai, penso proprio che non sia una ragazza.... Mark io ti conosco meglio di chiunque altro ricordalo"
Lo abbracciai.
Rimasi con lui fino all'ora di cena, poi il suo compagno arrivò e io li lasciai soli dopo essermi presentato.

Mi incamminati per andare da Jackson, e quando arrivai bussai alla porta.
Jackson mi aprí ma non mi rivolse la parola.
"Cosa succede? Di solito non chiudi mai la bocca"
Non mi rispose e se ne andò in cucina.
Mi infastidí il suo comportamento quindi lo seguii per ricevere spiegazioni.

"Jackson se devi dirmi qualcosa dimmela subito."
Cercai far trasparire il fatto che mi desse fastidio il suo comportamento.
Lui si limitò a girarsi dalla parte opposta e prendere il telefono.
Mi avvicinai a lui e lo abbracciai.

Appoggiai la testa e le mani al suo petto, e piano con una delle mani scivolai verso la patta dei suoi pantaloni.
La tirai verso il basso ed entrai nei suoi jeans cominciando a massaggiare il suo pene che diventò immediatamente duro.
Sembrava che si stesse per lasciare andare ma prese la mia mano e la tirò fuori dai suoi jeans richiudendoli.
"Mi prendi in giro?"
"Mark... So dove sei stato oggi, e so anche chi è quel 'Jus cuoricino'. "

Mi allontanai un po' da lui e feci un sorrisetto compiaciuto.
"Sei geloso?"
Mi guardò con fare contraddittorio, e si avvicinò.
"Non sono geloso. Semplicemente mi da fastidio che vai da un ragazzo che è follemente innamorato di te senza nemmeno avvertirmi."
Mi avvicinai ancora di più a lui con ancora quel sorrisetto stampato in faccia.
"Quindi sei geloso."
Non mi rispose più ed andò in sala seguito da me che lo scongiuravo di fare la pace.

"Posso chiederti come fai a saperlo?"
Si sedette sul divano e riprese a guardare il cellulare.
"Volevo sapere dov'eri, quindi ho chiesto a Bam se lo sapeva e mi ha detto che ti ha e scritto e tu gli hai detto che eri da quello"

Mi mostrai un po' deluso.
"Però immagino non ti abbia detto perchè mi ha chiesto di andare..."

Jackson spense il telefono è mi guardò.
"Mi ha detto che ha intenzione di chiedere al suo compagno di sposarlo. Voleva che fossi il primo a saperlo."

Jackson mi chiese scusa e mi abbracciò.
Andammo a letto e mi addormentati tra le sue braccia.

...............

Jackson's pov

Mi alzai alle 8:30 e non vidi Mark, mi chiesi che fine avesse fatto e mi alzai dal letto.
Misi i pantaloni e notai i vestiti di Mark sulla sedia...

Scesi al piano inferiore ed andai in cucina.

"Mark...?"
"Ho trovato solo questo di grembiule"
Mark era hai fornelli in mutande con un grembiule con un uomo nudo disegnato...

"Ti ho fatto i pancake"
Lui si girò ancora mostrandomi il suo sedere perfetto ed io mi avvicinai a lui.
Lo abbracciai spingendo contro il suo sedere col mio membro.
"Continua a farti le seghe mentali, tanto non lo avrai mai"
"Questo lo dici tu"

Mi sedetti al tavolo e dopo che Mark ebbe finito di cucinare i pancake li mangiammo.

Mark mi fece gli occhioni dolci indicando il divano ed io lo baciai velocemente prendendolo per mano e notando il suo sorrisetto soddisfatto.

Guardammo un film finchè Mark mi disse una cosa che dal tono di voce che usò sembrava banale, ma so che per lui non è stato facile dirlo...

"Jack, non mi interessa. Io voglio essere il tuo ragazzo"

Io non risposi e gli presi la mano.
Lui mi guardò e si stese di fianco a me.

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