Mia madre ci venne a svegliare, dicendoci immediatamente che mio padre questa mattina era uscito molto presto.
"Dai Mark alzati"
Notai di non indossare le mutande, mentre Jack aveva sia quelle che una maglia.Imbarazzato presi le coperte e me le tirai fin sotto il mento.
"Emm..." Guardai Jackson un po' a disagio.
"Mark non sono nata ieri, so cosa si fa in una coppia, anche se sei nudo non ne faccio uno scandalo."
Jackson si mise a ridere sguaiatamente mentre si metteva i pantaloni."MAMMA VAI DI LÀ, GRAZIE!!"
Guardai male Jackson, e lui come risposta mi saltó addosso rifacendomi stendere.
"Puoi sempre tenere a conto l'opzione di rimanere così..."
"No! Alzati!"
Presi la sua felpa e la indossai.
"Guasta feste"Andammo al piano di sotto e ci sedemmo al tavolo in cucina.
Dopo aver fatto colazione Jackson tornò a casa ed io mi dilettai nello studio del divano in sala.
Nel pomeriggio tardi mi arrivò un messaggio da Ian.
Andai al Gay Club dove Ian lavorava.Appena entrai vidi ragazzi mezzi nudi su dei piedistalli che si strusciavano su dei pali, persone che si baciavano ovunque, e ubriachi da tutte le parti. Mi sentivo un po' a disagio, non ero mai entrato in un club del genere.
"Markie!"
Sentii qualcuno che urlò il mio nome e mi girai di scatto.
Mi avvicinai al bancone e Ian mi porse un vodka redbull, sapendo che si trattasse del mio drink preferito."Oi Ian"
"Markie, scusa se ti ho fatto venire mezz'oretta prima del fine turno. Mi annoiavo."Ian mi invitò a venire dietro al bancone e mi insegnò un po' di cose.
Notai dell'entusiasmo nella sua voce mentre mi spiegava cone usare uno shaker.
"Ti piace questo lavoro?"
"Quando non hai finito gli studi e non puoi fare nient'altro te lo fai piacere..."Mi sedetti sul bancone per vederlo in faccia. Di fronte a me vidi una foto di lui e Jackson ubriachi, senza maglia e dei ragazzi che gli leccavano i capezzoli.
"Ci lavoravi con Jackson qui?"
Subito spalancò gli occhi.
"Come ti è venuto in mente?"
Disse seguendo la frase con una risatina nervosa."Idiota c'è una foto lí"
Indicai la foto che poco prima avevo analizzato.
Si girò quasi spaventato e poi si rigirò verso di me sorridendo colpevolmente.
"Hai uno strano modo di coprirlo."
Guardai in basso e continuai a parlare.
"Sai che vengo e non togli le foto che lo incriminano? Che cattivo amico che sei"
Lo presi quasi in giro ridacchiando, mi stavo avvicinando sempre di più al mio obbiettivo."Mark io posso lasciarti qualche traccia, però non posso raccontarti nulla."
Mi avvicinai a lui scivolando sul bancone verso destra.
"Ma cosa c'è di tanto scandaloso"
Volse lo sguardo su di me e mimò una cerniera che chiudeva la sua bocca.Io sbuffai e tornai a guardare le mie scarpe.
"L'unica cosa che ti dico è che non sono l'unico a sapere tutta la storia"
Scesi dal bancone e appoggiai la mia testa alla sua spalla.
"La conosci anche molto bene questa persona"
Cominciai a scervellarmi ma non ci misi molto a capire che si trattava di Jaebum, dopo tutto tra le persone con cui esco lui era l'unico a conoscerlo prima che iniziasse ad uscire con noi."Però ricorda Mark, anche lui prima o poi dovrà sapere..."
Io annuii e poi cambiai immediatamente discorso.Ormai mezz'ora era passata, ci ubriacammo insieme a degli altri ragazzi tra cui alcune persone del mio vecchio gruppo che non vedevo da tre anni ormai.
Vidi che uno di loro stava fumando erba e subito mi salí la voglia.
Guardai Ian ma non capí perchè avevo avuto quella reazione, il ragazzo con la canna vide che lo stavo fissando.
"Ei ragazzino vuoi un tiro?"
Ian si girò immeditamente.

STAI LEGGENDO
Who would have ever known? [Markson]
Teen FictionPenso che l'amare qualcuno sia una cosa naturale, anche se si tratta di amare lo stesso sesso... Certo, non dico sia una cosa facile, dal tronde, chi pensa che l'amore sia semplice significa che non l'ha mai provato. Soprattutto se ci si ritrova com...