Capitolo 11

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La madre di Jackson andò via verso le undici, insieme a lei anche Yunseo andò via.
Quando uscirono tutti tirai un sospiro di sollievo, dopotutto era andata bene con la madre di jackson.
Mi rilassai sul divano e accesi la televisione.

"No no no, tu non hai capito niente!" iniziò Jackson mettendosi davanti alla tv.
"Io non scherzavo quando ho detto che ci saremo divertiti"
"Cosa?"
Jackson si avvicinò e sottovoce, nell'incavo del mio collo, disse baciandomi delicatamente:
"*Preferisci il letto, il divano o il pavimento...?*"
Io all'udire di quelle parole arrossii, e cominciai a balbettare.
Mi mise una mano sul membro e sentí che era già duro.
"Wow, sei già duro e ancora non ti ho toccato" disse con vece sensuale, e dopodichè morse il mio collo.

Lo scansai e mi alzai arrabbiato andando in cucina.
"Amore dai..."
Jackson mi si avvicinò ancora e mise la testa nell'incavo del mio collo
toccandomi il sedere.

"S-smettila Jack..."

"Ma perchè? Non ti vuoi divertire un po'?"
A quel punto mandai a quel paese la mia ragione e mi fiondai sulle sue labbra.

"Uuu~ adesso si ragiona..."

Mi prese in braccio e mi portò in camera da letto.
Entrati in camera cercammo di spogliarci, ma con la foga arrivammo allo strappare la mia maglia.
Jackson mi spinse sul letto e si posizionò tra le mie gambe spalancandole.

"Mark..."

"S-si?"

"Pronuncia il mio nome"
Disse ciucciano e morendo delicatamente i miei capezzoli.

"Ja-jac-kson" dissi tra gli ansimi.

Lo fermai staccandolo dal mio petto che ormai era viola.
Gli slacciai i pantaloni e guardandolo negli occhi li tirai giù.

Fece scivolare la sua mano dal mio capezzolo fino alla mia patta dei Jeans.
Li tirò giù lentamente aspettando una mia disapprovazione che però quella volta non arrivò.
Piano mi tolse anche i boxer prendendo il mio membro tra le mani, avvicinò la sua bocca leccandomi la cappella.
Inarcai la schiena e spalancai le gambe.
Lo prese tutto in bocca e cominciò a prendere un ritmo abbastanza veloce.
Assecondai il suo ritmo col mio bacino, sentivo la sua lingua giocare con la mia cappella e dopo poco venni nella sua bocca.

Jackson si rialzó mi guardó negli occhi pulendosi con le lenzuola.
Si tolse i boxer e tornò a baciarmi.
Con una mano mi accarezzò il ventre fino ad arrivare al collo.

"*Sei sicuro?*" mi disse con voce quasi strozzata come se non volesse una risposta.
Io annuii e lui sorrise maliziosamente.
Si avvicinó a me e mi bació, dopodichè avvicinò le sue dita alla mia bocca facendole entrare.
Prese le mie gambe e le appoggió sopra alle sue spalle, infilando le dita dentro la mia apertura.
Percepii uno strano fastidio quando cominciò a sforbiciare per far dilatare il buco.

Quando tolse le dita abbassò la testa e leccò la mia apertura per inumidirla, subito dopo posiziono il suo membro e entrò dentro di me con un verso di piacere.
Io ansimai dal dolore e strinsi le coperte nelle mani.

Cercò di spingere il suo pene più all'interno notando quanto io fossi stretto.
"Jack-Jackson m-mi fai male"
"Adesso passa."
Disse baciandomi la fronte.

Inizió a muoversi lentamente scrutando il mio corpo nudo. Sentivo ancora presente il dolore ma allo stesso tempo si fece spazio il piacere che mi travolse completamente facendomi emettere dei gemiti acuti.

Aumentò la velocità facendo scivolare le mie gambe dalle sue spalle hai suoi fianchi, stringendo i miei con le mani per farmi assecondare i suoi movimenti e per andare sempre più in profondità.

Impiantai le mie unghie nella sua schiena e come risposta gemette di piacere avvicinandosi al mio viso per baciarmi.
Allungò la mano e prese il mio membro, cominciò a segarlo sfregando con il pollice sulla punta della mia cappella.
Jackson fece colpi sempre più secchi e profondi, colpendomi ripetutamente la prostata e provocandomi un piacere indescrivibile.
"Mark"
Aprii gli occhi e lui mi sorrise colpendomi ancora la prostata e facendomi venire nella sua mano seguito da un urlo di piacere.
Lui venne copiosamente dentro di me baciandomi.
Dopo aver ripreso fiato tolse il suo membro con molta delicatezza e si stese al mio fianco abbracciandomi, io mi rannicchiai tra le sue braccia e ci coprimmo con le coperte.

...........................

Jackson mi venne a svegliare baciandomi sulla fronte.
Mi avvertí del fatto che tra qualche minuto sarebbero arrivati i ragazzi.
"Jack... Mi fa male"
Si mise a ridere e ricevette un'occhiataccia dal sottoscritto facendogli notare che non c'era nulla per cui ridere e che era colpa sua.
"Qualche oretta e ti passa, non ti preoccupare"

Lo costrinsi a portarmi in sala perchè non riuscivo ad alzarmi.
Mi lasció sul divano ed io mi misi in posizione fetale per non sentire troppo dolore.
Accesi la tv e cambiai posizione almeno dieci volte, ma alla fine mi stesi normalmente.
"Mark sono arrivati vai ad aprire tu?"
"Secondo te?"
Jack si mise a ridere di nuovo con disapprovazione dai miei confronti.
Bam e Yugy furono i primi ad entrare poi entrarono anche Jaebum e Jaejae.

Yugy venne subito a salutarmi.
"Mark! Come va? È un po' che non ci vedia- aspetta un attimo... "
"Cosa?"
"Avete fatto sesso?!"
Io arrossii immediatamente chiedendomi se Yugyeom non fosse un sensitivo.

Rise per la mia intuizione e mi spiegò tutti i motivi per cui aveva capito che l'avessimo fatto.

Bam si avvicinó a noi e mi salutó anche lui.
"Hei Mark, come mai stai lì fermo?Aspetta ma..."
"Si, abbiamo scopato, come cavolo fate a capirlo così?!"
"Si vede che eri vergine"
Lo guardai malissimo e gli feci il medio.

Bam decise di voler spaccare la faccia a Jackson.
Cercai di fermarlo ma sinceramente preferii stare fermo e non provare dolore.

"Mark gli hai detto che lo abbiamo fatto?"
"NON È COLPA MIA!''
Jackson mi prese una mano e si sedette di fianco a me.
"Mark mi sembri un po' arrabbiato..."

Lo guardai male e scossi la testa.
"No guarda, sono felicissimo."

Io mi alzai con dolore ed andai al piano superiore, per rifugiarmi in camera.

C'è ancora odore di sesso nella stanza di Jack...
Tutto mi riporta a ieri sera.
Il suo sguardo... Le sue labbra gonfie, tantissime cose che vorrei rivedere in questo istante.

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