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Ci portarono i piatti e incominciammo a degustare.

"Cavolo ordino sempre il piatto sbagliato." Dissi a voce alta in modo da far sentire quello che non era più un pensiero privato anche a Jin.
"In che senso ?" Chiese lui con un espressione perplessa stampata in volto.

"Non dovevo dirlo ad alta voce, cavolo neanche questo" smisi per qualche secondo poi proseguii la spiegazione cercando di riordinare le idee.
"Nel senso che mi pento della maggior parte delle mie scelte."

"Oh....spero che tu non ti sia pentita della scelta di essere diventata mia amica, sai, sei buffa quando sei confusa." Fece un ghigno divertito che attirò la mia attenzione sulle sue labbra e notai della salsa di soia intenta a colargli sul mento.
Se ne accorse e si ripulì immediatamente ma io rimasi a fissargliele, questa situazione andò avanti per quasi tutta la conversazione e il tempo di finire il primo e aspettare il secondo.

Parlammo di molte cose, mi avvisò del fatto che tra due settimane sarebbe andato in una città più al sud, non ricordo esattamente quale, per fare un piccolo concerto per gruppi ancora poco conosciuti e ci sarebbe rimasto per tre giorni, il ché mi rattristò leggermente.
Invece io gli dissi che avevo accettato di ritornare in Italia per seguire il corso a Firenze.
Mi parlò un'po della sua famiglia, mi promise che un giorno mi avrebbe insegnato a sciare e ad usare lo snowboard, in quel momento risi da farmi venire male allo stomaco perché sono negata con gli scii e a maggior ragione con lo snowboarding e non volevo fare figuraccie più di quante ne sto facendo ora. Ricambiai, parlai anche io della mia famiglia facendo qualche battutina che diceva sempre mio padre a me o mia madre, questo fece rallegrare un'po l'atmosfera visto che prima parlavo solo di cose veramente molto tristi.

Per fortuna Jin non prestò molta attenzione a dove guardavo perciò non mi fece diventare più rossa di quello che già ero. Odio non poter controllare il rossore della mia faccia ogni volta che sono a disagio.

"Ti attraggono ?" chiese mentre io avevo ancora i miei occhi incollati a lui.
Sapevo che prima o poi se ne sarebbe accorto. Sentii il mio petto appesantirsi e andai nel panico cercando disperatamente qualche argomento per cambiare discorso, nessuna idea.
Sapeva benissimo come farmi sentire a mio agio e non e in quel momento lo stava facendo di proposito.

"Si...aspetta cosa ma perché no...cioé" ecco, non riuscivo dinuovo a formulare una frase sensata. Sarebbe andata sempre così ? A meno che io non dovevo fare qualcosa per mettere in inbarazzo anche lui.

Lui sorrisse teneramente e io facevo finta di cercare qualcosa nella borsa poi mi venne in mente qualcosa da dire.

"Cosa dovrebbero piacermi ?"
Attesi la sua risposta con impazienza, chissà se solo con questo ero riuscita a metterlo in confusione come me nel momento prima.

"Beh..." lo vidi cercare risposta, che alla fine non diede.
Sorrisi maliziosamente e mi venne un' altra idea, visto che gli piaceva mettermi in imbarazzo, perché non era la prima volta, decisi di insistere.

"Beh ?" Continuai appoggiando il mio mento sui miei pugni saldamente chiusi.

"Le...le portate." Mi sconcertò, poteva intendere quello e la mia mente idiota aveva sbagliato tutto, ma lo aveva chiesto in un modo troppo malizioso per intendere le portate, che in realtà erano solo due e una di queste non era ancora arrivata.

"Per il momento ci è arrivato solo il primo piatto, sicuro che non intendessi qualcosa sul fatto che stavo..semplicemente guardando, solo per un secondo, le tue labbra ?"

Non mi rispose e lasciò perdere quando subito dopo arrivarono le nostre seconde ordinazioni.
Mangiammo tranquillamente e qualche volta scorsi un Jin imbarazzato, forse si era pentito di aver cercato di provocarmi.

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Camminammo ancora per qualche vietta in cerca del suo negozio preferito. Ne avevano aperto uno più grande, due interi piani di saponette e prodotti alla lavanda, frutti di bosco, argan e soprattutto mirtilli.

Si era fatto scuro e tra risate e discorsi seri o quasi, riuscimmo a trovare il nuovo negozio senza far pesare le due ore a camminare in cerca di quest'ultimo.
Entrammo e una donna sulla quarantina ci accolse, ricambiammo il saluto e cominciammo ad annusare tutte le saponette, candele,..quelle robe che si sciolgono nell'acqua...o almeno io lo stavo facendo.
Jin si limitava a leggere i cartellini.

"Oh su, scommetto che quando compri il sapone ai mirtilli passi l'intera giornata nella vasca da bagno a sniffarteli come se fosse droga." Mi stupii delle mie parole uscite con tanta spuntaneità, troppa.
Tanto che si stupii anche lui.
Mi prese la saponetta alle rose dalle mani e ne inalò la fragranza.

Ridendo disse "È proprio così che passo le giornate." Continuando a sentirne il profumo mi guardò da sotto le ciglia, sguardo, che ripeto, mi fece sciogliere.

Con il sorriso dipinto in faccia proseguimmo il giro, e come previsto Jin si fermò nello scomparto "mirtilli".

"Sai, fanno molto bene alla salute, e di conseguenza alla pelle." esclamò girando un prodotto per leggerne il contenuto e l'efficacia.
"Davvero ?" chiesi mostrando interesse.
"Già"

Presi un profumo all'essenza di rosa, questo per fortuna era in super sconto se no non lo avrei neanche guardato.
Jin si riempì le braccia di prodotti simili e altre cose per la cura della pelle.
Adoro i ragazzi che si curano.
Mentre pensavo a ciò gli facevo un sorriso impacciato tirando fuori il portafoglio.

Comprammo la roba e appena fuori dal negozio gli chiesi "Quella signora ci stava sorridendo tutto il tempo, sembriamo tanto una coppia ?"

In risposta ottenni solo un sorriso, continuammo la nostra passeggiata finché non giungemmo in una piazzetta.
"Dei saltimbanchi ?" Domandò un'altro ragazzo giunto anch'esso alla piazza.
Sono saltimbanchi, si, ma di dove, europei sicuramente.

"Un mangiafuoco e cornamuse, Gween dici che sono irlandesi ?"

"Non lo so ma sono fantastici ! Ti prego fermiamoci qui per un'po".
Esclamai tutta contenta perché era da tempo che non assistevo a degli spettacoli del genere.















✾Love Ends° (kim Seokjin)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora