Me l'avevano detto

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I miei genitori mi hanno sempre detto da piccola di non affezionarmi alle persone. Mi hanno detto di non attaccarmi a loro come se fossero la mia ultima boccata d'aria, di non affidare a loro la mia felicità. Mi hanno insegnato ad avere amici ma non ad essere ossessionata dal loro "volermi bene". Perché così come viene, così va via. Come le tempeste d'estate. 

Come può una bambina capire una lezione così grande senza provarlo sulla sua propria pelle prima? Come può una bambina avere amici ma non essere amica di nessuno? Come può una bambina piena di vitalità rimanerne senza? 
Eppure eccomi qua, la bambina cresciuta che è amica di tutti e di nessuno, che sorride senza farlo davvero, che è felice solamene agli occhi degli altri.  
I miei genitori sarebbero fieri di me, forse anche altre persone. Ma io sono solamente in corpo senza anima, vado avanti perché devo e non perché voglio. Un robot programmato ad esistere, non vivere. 

Viaggio tra le paroleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora