-Qual è il segreto dell'essere felici?- la piccola me si chiese un giorno.
-Avere una persona che ti rende felice. Che ti fa sorridere. Che fa in modo che tu sia spensierata. - mi hanno risposto.Non capii molto, sinceramente. Non potevo nemmeno accettare il fatto che la mia felicità potesse dipendere da una persona. Non lo accettavo. Metti caso che quella persona un giorno si sveglia e mi fa piangere solamente perché così vuole lei. No.
Non è cambiato nulla da allora. Non accetto ancora oggi il fatto che il mio umore possa dipendere da un altro essere umano che probabilmente è più instabile moralmente di me stessa.
Io vivo le giornate in base a quello che sento dentro di me. Trasformo le mie giornate in base a quello che ho la possibilità di provare. Se un santissimo giorno mi sveglio felice e mi piace questa sensazione, allora faccio in modo che questa mia felicità duri per tutto il tempo che desidero, senza dare il permesso a nulla e a nessuno di intromettersi con il mio essere felice. Già è una cosa rara che io mi possa svegliare felice."Impara prima a essere felice da sola, poi con gli altri". Mi hanno detto questo un giorno. Non l'ho preso sul serio subito, perché altre emozioni hanno preso il sopravvento, però non è poi così tanto sbagliato. Mannaggia.
Il problema è che noi, esseri umani, siamo legati alle persone, volenti o nolenti. Interagiamo con le persone, ce le abbiamo attorno sempre, fanno parte della nostra vita. Ed è difficile non lasciarsi influenzare da queste scimmie evolute.
Arriva, però, quel fatidico momento in cui ci fermiamo e fissiamo un muro a caso, e ci chiediamo: "Ma io mi merito davvero di stare così per colpa di questa persona?". Quel "così" è molto probabilmente una brutta emozione, perché va bene finché le persone ci fanno stare bene, ma una volta che le diamo il permesso di farci stare bene, hanno conquistato pure il potere di farci stare male. Vengono insieme queste due cose, come le offerte al supermercato: trova una persona che ti faccia stare bene e ti farà stare male in omaggio. Non prendete questa mia diffidenza nelle persone come una brutta cosa, generalizzo ma sono anche consapevole che non tutte le persone sono di merda.Tutto questo discorso scollegato per dire che bisogna amare anche noi stessi un pochettino. Qualche briciola d'amore ogni giorno, giusto per arrivare a renderci conto che le persone attorno a noi valgono, ma anche noi lo facciamo. Vedere del bene anche in noi stessi, amarci e mettere la nostra felicità sul primo posto, ogni tanto. Non dico di andare tutti ad isolarci in delle caverne sperdute e vivere come dei nomadi in solitudine.
Alla fine del giorno fatte quello che volete, ma secondo me un po' "self-love" non uccide nessuno.
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Viaggio tra le parole
General FictionRiflessioni spontanee su qualche argomento casuale che mi passa per la testa ogni tanto. Ogni tanto sono polemiche. Ogni tanto sono molto ironiche. Ogni tanto sono molto tristi. Molto spesso sono poco serie. Questo è quello che troverete in questa s...