18 ottobre 2016.
Sofía.
—Sì... sì, Marco. Ho capito. Sì, la metto la tua maglia. Sta' tranquillo. Ci vediamo dopo la partita. Anche io, a dopo— riattaccai il telefono dopo la ventesima chiamata di Marco che mi ricordava di non arrivare tardi allo stadio, di non dimenticarmi di indossare la sua maglia e una serie di altre mille raccomandazioni.
—Ohw, che carino che è! Si preoccupa così tanto per te. Sappi che io sono la vostra shipper numero uno!— fece Blanca con gli occhi a cuoricino.
—Sì, l'ho capito non appena ti ho raccontato di essermi messa con Marco, e tu sei andata a spifferarlo a tutta Mallorca— replicai sbuffando scherzosamente.
—Non è colpa mia, ero troppo felice!— si discolpò —e comunque mi dispiace non esserci stasera allo stadio—
—Non importa, Bi. Sarà per un'altra volta, dai— la rassicurai.
Decisi di iniziare a prepararmi e andare a prendere la metro che mi avrebbe portata allo stadio.
Sì, so cosa starete pensando, sei la fidanzata di Marco Asensio e vai allo stadio coi mezzi pubblici?
A mia discolpa posso dire che allora non potevo ancora permettermi una macchina. E poi volete mettere l'ebrezza di andare verso il Bernabéu in metro circondata da tifosi madridisti, rispetto a un triste taxi?Una volta arrivata mi diressi all'ingresso che mi aveva detto (o meglio, ripetuto un centinaio di volte) Marco.
Mostrai il mio pass per poi entrare definitivamente in quello stadio che per tanti anni avevo visto solo in televisione.
In realtà lo avevo visitato durante il tour che avevo fatto insieme a Blanca, ma vederlo pieno, a pochi minuti dall'inizio di una partita di Champions League, era tutta un'altra cosa.—Che c'è? Ti sei persa?— esclamò una voce stridula alla mia destra —guarda che questa è l'area vip, non l'area delle sciattone— continuò la ragazza squadrandomi dalla testa ai piedi.
Effettivamente indossavo un paio di normalissimi jeans, scarpe da ginnastica e la maglia di Marco.
Mi girai verso di lei. Era una ragazza alta, bionda, con un vestito e dei tacchi da urlo.
Ad occhio e croce avrei detto una modella.—Ehm, no ecco, veramente io...— tentai di spiegare.
—Non fare caso a lei— mi interruppe una voce alle mie spalle.
Mi voltai e mi ritrovai davanti una ragazza molto più semplice e carina. Più umana, ecco.
—È l'ultima fiamma di Karim, credo che durerà al massimo un paio di settimane, non di più— sussurrò per non farsi sentire da lei —comunque piacere, Macarena, ma tutti mi chiamano Maca—
—Piacere mio, Sofía— feci stringendole la mano e dandole due baci sulle guance.
—Vieni, andiamo a sederci— esclamò facendomi strada —sei nuova qui? Non ti ho mai vista—
—Sì ecco, è la prima volta che vengo al Bernabéu...— risposi, un po' in imbarazzo.
—Oh, tranquilla... la prima volta è così per tutte! Ricordo quando sono venuta qui a vedere il debutto di Lucas, è stato troppo emozionante—
—Quindi tu sei la fidanzata di...—
—Lucas Vázquez, esatto— concluse —il tuo fidanzato invece chi è?—
—Oh, ehm... Marco—
—Asensio?— spalancò gli occhi —quindi sei tu la famosa Sofía! Oddio come ho potuto non arrivarci appena mi hai detto il tuo nome!—
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Filo rosso. // Marco Asensio
FanfictionSecondo la leggenda orientale del Filo Rosso, ogni persona porta, sin dalla nascita, un filo rosso legato al mignolo della mano sinistra che lo lega in modo indissolubile alla propria anima gemella. Il filo è lunghissimo, indistruttibile e invisibil...