25

349 20 2
                                    

Matteo's POV

Sono nel letto che cerco, dentro di me, la voglia di alzarmi per fare qualcosa di produttivo e nel frattempo penso.
Sono passate due settimane dalla sera della festa e ancora non ho detto nulla hai miei genitori. Mia madre ha capito subito che qualcosa non andava quando ci siamo parlati e quando stavo per dirglielo non ci sono riuscito e ho cambiato discorso.
Scott mi riempie di attenzioni e Alessandro, anche se non lo ammette e fa finta di niente, si sente in qualche modo  responsabile per l'accaduto.
A volte ho degli incubi che mi fanno svegliare sudato e con il fiatone ma non mi sento diverso o inadeguato. Devo ammettere che pensavo di viverla peggio questa mia disavventura.
Quando sento suonare il campanello mi alzo nonostante non ne abbia voglia.
"Si, chi è?" chiedo al citofono.
"Sono io, ho portato le brioches e il caffè." mi risponde la voce distorta di Scott.
"Non dovresti essere a lezione?" gli domando dopo avergli aperto la porta e dato un bacio.
"Si, ma la professoressa Kinney non è venuta per un'emergenza famigliare e quindi la lezione è stata annullata." risponde mentre tira fuori la colazione dal sacchetto di carta.
"Allora ti va di andare da qualche parte dopo?"
"Perché no? Già che usciamo potremmo fermarci al Van Gogh che devo comprare dei nuovi pennelli."
"Perfetto, allora facciamo colazione così poi mi lavo e usciamo."

---
Sono sempre più in ritardo con le pubblicazioni, scusate😱

Criiirc

L'importante siamo noi   (III° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora