19

398 22 2
                                    

Matteo's POV

"Grazie Kristie, era tutto buonissimo. Non mangiavo così da tanto." dico alla mamma di Scott.
"Ma figurati! Tu cucini?" mi domanda.
"Mi piacerebbe ma sono un disastro a cucinare, so fare solo i dolci"
"Sai fare i dolci?" mi domanda Scott con l'entusiasmo di un bambino.
"Si - annusico - me la cavo bene soprattutto con i cupcakes."
"Oooh, ti prego puoi farmi? Di tutti quelli colorati con le gocce di cioccolato! Ti preeeego!"
La sua espressione ci fa scoppiare a ridere tutti, sembra davvero un bambino.
"Dovresti imparare a farteli invece di importunare la gente per farteli fare" lo prende in giro sua mamma.
"Io non importuno nessuno -si indispettisce Scott - Liam lo fa per lavoro."
"Liam è un tesoro, sono felice che Zayn lo abbia trovato. Tu Matteo lo conosci Zayn? Ma perché lo chiedo, se stai con mio figlio lo conosce sicuramente." Dice alzando gli occhi al cielo mentre io e Scott iniziamo ad agitarsi sulle nostre sedie.
"Lo conosco solo di vista. Diciamo che è una situazione un po' complicata per me incontrarlo." le spiego.
"È un peccato ma sono sicuro che si risolverà tutto." interviene il papà di Scott.

Scott's POV

"Non credo di piacere molto a tuo padre."
"Nah, gli piaci. Fidati. Non parla mai molto e quando lo fa da l'impressione di essere un Neanderthal." lo rassicuro "Sei certo di volerti fermare a dormire o che ti riaccompagni io a casa?"
"Grazie ma preferisco di no, è giusto che tu passi almeno un po' di tempo solo con i tuoi." mi risponde lasciandomi un bacio sulla guancia "Domani non ho lezioni quindi non ci sarà all'università."
"Va bene. Ti va di vederci dopo? Fisco alle due, potremmo andare a prenderci un gelato al Centrale." per quanto sia una cosa stupida non voglio far passare un altro giorno senza che ci vediamo da soli.
"È i tuoi genitori?" chiede.
"Ripartono domani mattina visto che ora mia madre sa che sono vivo e sto bene."
"Ok, allora domani ci prendiamo un gelato." risponde sorridendo. "Sta arrivando l'autobus, devo andare. A domani e saluta di nuovo i tuoi da parte mia." mi saluta lasciandomi la mano e dandomi un altro bacio.
"A domani e scrivimi quando sei arrivato." rispondo.
"Va bene, notte tesoro."
Aspetto che l'autobus non si veda più e ritorno a casa, sapendo che mia madre avrà qualcosa da dire.
"È andato a casa?" mi domanda appena metto piede in cucina.
"Si. Non serve che lavo i piatti mamma, ho la lavastoviglie." le dico.
"Lo so ma preferisco così, in più facendoti asciugare le cose ho una buona scusa per trattenerti." dice sorridendo e io mi alzo prendendo una pezza per asciugare.

L'importante siamo noi   (III° serie Amarci)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora