Cap 25

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Yunho PoV

«Non è semplice entrare al palazzo, se non per un valido motivo o dopo essere stati convocati da sua Maestà.»

Rimasi a guardare la guardia che aveva bloccato l'accesso alla porta, affiancato dal suo secondo.

«Vi ho spiegato il motivo. Devo riferire un messaggio urgente a sua Maestà riguardo il mercato della seta. La Cina vorrebbe...»

«Torni solo quando avrà un permesso o un messaggio di tale urgenza. Non possiamo lasciarla passare, mi dispiace.»

La rabbia stava ribollendo nuovamente nelle mie vene e, come aveva detto Kyuhyun, entrare in quel posto era davvero molto difficile. Nemmeno io potevo avere accesso, per quanto potere abbia data la mia posizione.

L'unica possibilità che avevo in mente venne scartata da Siwon, appena parlai del mio piano, ma non avevo scelta. Avrei agito senza far sapere nulla a nessuno.

«D'accordo. Con permesso.» non aggiunsi altro, voltandomi e lasciando alle mie spalle le due guardie davanti al cancello del palazzo, tornando nuovamente sui miei passi.

"Non mi rimane altra scelta." pensai tra me e me, svoltando l'angolo per prendere il mio cavallo e tornare nuovamente verso casa. Dovevo solo tenere tutto all'oscuro senza che gli altri sapessero ciò che stavo per fare, quel piano che avrei attuato la sera stessa.
Era passato molto, ormai, da quando Changmin venne comprato da sua Maestà.

Cosa gli stavano facendo? Cosa stava facendo? Lo stavano trattando bene? L'aveva... toccato?

Diedi un colpo abbastanza forte con il tallone al mio cavallo che iniziò a galoppare più velocemente, sperando che la brezza potesse far tacere i miei pensieri.
Speravo solo che il peggio non fosse iniziato.

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«Quindi non può entrare senza un permesso? Cosa intendete fare, allora, mio Signore?» Khyuhyun mi guardò stando in piedi davanti alla mia scrivania, le mani abbandonate lungo i propri fianchi e lo sguardo distrutto. Aveva legato molto con Changmin ed era una reazione normale per lui, anche se non si poteva descrivere come mi sentissi io, in quella casa ora completamente vuota e buia senza la sua presenza.

«Troverò un modo, Khyuhyun. Costi quel che costi.» cercai di rassicurarlo con quelle parole senza smettere di posare lo sguardo verso la vetrata che dava all'esterno. Da quando avevo rimesso piede a casa, mi ero chiuso nel mio studio, preparando il necessario per quell'impresa e nascondendo il tutto sotto ai miei piedi in una sacca nera.
Ora dovevo solo attendere che la notte facesse il suo ingresso per poter agire.

«Ora cerca di non pensare. I pensieri fanno male, ricordalo.» lo congedai, lasciando che uscisse e facendo un profondo respiro per poi sospirare pesantemente.

Inizialmente, l'idea di infiltrarmi la notte nelle stanze del Principe, mi avevano donato una strana adrenalina, ma più calava l'oscurità, più percepivo la tensione e l'ansia farsi strada nel mio petto.

Non per le conseguenze che avrebbe avuto su di me e sul mio titolo l'essere scoperto e catturato, ma ciò che potesse succedere a quel cerbiatto di cui mi ero innamorato, al mio Min. Ma volevo e dovevo farlo uscire di lì, anche a costo di finire nelle segrete e non poter vivere la mia vita al suo fianco e gustarmi la visione di lui che passeggiava lungo il giardino immerso in mezzo a quelle roseto.

La Luna stava già prendendo posto ed io avevo messo tutto l'occorrente in una piccola sacca, portando un pugnale che nascosi sotto la veste in caso di necessità.
Guardai il mio riflesso completamente vestito di nero e quel fazzoletto scuro del medesimo colore che copriva metà del mio volto, celando le mie labbra.

Sicuramente sembravo uno di quegli infiltrati ed oppositori che il Principe metteva nelle segrete, una volta catturati. Ma io non volevo rubare o fare del male a sua maestà. Volevo solo riprendere ciò che mi apparteneva di diritto.

Chiusi la porta del mio studio a chiave, sperando che nessuno venisse a cercarmi e che potessero pensare mi fossi addormentato dimenticando di aprirla.

Nel caso qualcuno avesse trovato modo di entrare, lasciai un messaggio sulla mia scrivania, dove avevo solo scritto che chiunque avrebbero dovuto prendersi cura della famiglia di Changmin e mantenere la casa.

Nessun altra informazione su dove stavo andando o cosa avrei fatto.

Caricai il piccolo fagotto, aprendo la finestra e lasciando entrare l'aria gelida della sera, saltando giù dal primo piano senza rimanere ferito.

La stalla doveva essere libera a quell'ora e prendere il mio stallone sarebbe stato facile.

Iniziai ad avanzare furtivo, seguendo le zone d'ombra della mia dimora, finché non sentì una mano afferrarmi il braccio, costringendomi a voltarmi rapidamente ed estrarre il piccolo pugnale che fermai di colpo, appena la figura che mi aveva fermato venne illuminata dalla debole luce delle torce e della luna.

«Dove credeva di andare da solo?» Siwon aveva il mio stesso abbigliamento e mi fissava da sopra quella mascherina, allentando la presa sul mio braccio, mentre abbassai la mia arma e la rimisi al suo posto.

«Sai che non posso lasciarlo così. Sai che...»

«So fin troppo bene ciò che prova e potrebbe accadere. Ma non le permetto di andare da solo al Palazzo. Avrà bisogno di un paio di occhi in più, signore.»

«É troppo pericoloso. Non posso permettertelo e dovresti pensare alla famiglia di Changmin, nel caso dovessi fallire. Torna nuovamente dentro.»

«Non prendo ordini da lei, dato che in ballo c'è la felicità di Changmin. E le ricordo che è il mio collega ed amico, nonché l'uomo che amavo.»

Sentì la sorpresa farsi strada in me. Qualcosa avevo pensato su di lui, ma non avrei mai arrivato a quel pensiero.

Forse avevo gli occhi sorpresi, perché si affrettò ad aggiungere altro, superandomi.

«Lo amavo, ma non mi ha mai ricambiato e non lo potrà mai fare. Ha già trovato la sua metà ed ho intenzione di aiutarlo ad essere nuovamente con lei. Quindi si muova, prima che Khyuhyun o qualcun altro ci scopra.»

Spazio autore

E dopo tanto, ecco qui il 25° capitolo!
Scusatemi davvero tanto per l'assenza e spero di farmi perdonare!

Grazie per la lettura e, se vi piace tanto questo libro, condividetelo con i vostri amici!

Alla prossima, carissimi ❤️

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