Cap 18

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Changmin PoV

Più passavano le ore e più mi sembravano anni o secoli.

La mia caviglia aveva iniziato a sanguinare nuovamente, anche se non avevo più tentato di scappare.

Uno degli uomini di Jae l'aveva fasciata come poteva, con cinque strati addirittura, pur di non farmi più strattonare la gamba da quella morsa delle catene che mi tenevano inchiodato in quella cella.

« Se continui così, dovremmo amputare la parte lesionata. Pensa, senza un piede chi ti comprerebbe mai? » le parole di quell'uomo erano sprezzanti, sebbene usasse molta delicatezza nel curarmi ed alleviare quei colori ed il prurito.

Non fiatai, osservandolo andare poi via dopo il suo lavoro, richiudendo la porta alle sue spalle.
Non sapeva che già qualcuno mi aveva comprato.

Quanto tempo era passato davvero?
Giorni? Settimane?
Mesi...?

Dopo che lasciarono andare Siwon, la mia vita tornò ad essere un vero e proprio inferno, arrivando anche ad essere umiliato davanti agli occhi di Jae.

« Per essere un semplice schiavo, hai davvero una pelle morbida... »

Mi ragomitolai, percependo le mani del mercante sul mio corpo, quelle mani che avevano solo toccato senza andare oltre, le sue parole nella mia mente a colmare il silenzio della cella.

« Yunho deve averti davvero tenuto bene... Chissà quanto potrò ricavare da te. »

« Mi... Mi venderete? »

« Certo. Pensavi davvero che ti avrei tenuto qui? Tu che ormai non hai nulla da darmi? Tu che mi hai dato solo problemi? »

« Sei stato tu... Tutto è iniziato da te. »

« No, non è vero. Da TE. Sei tu che mia hai derubato, ricordi? »

« Non è vero, non sono stato io... Io sono... »

« Innocente? Non lo pensa nemmeno Yunho, lo sai questo? »

« Y-Yunho...? »

« Non ti sei chiesto come mai non si sia fatto vivo dopo tutti questi giorni? Siamo anche ad una settimana, caro cucciolo. »

« Lui... Lui tornerà... Verrà... »

« Puoi dimenticarlo. Yunho non verrà mai e, ho sentito dalla Signora, sua madre, che presto si sposerà. Oh... Che viso afflitto... Scusami, ma non pensavo che avresti pensato di essere importante per Jung Yunho. Ti ricordo la tua posizione, cerbiatto e, soprattutto, che domani verrà a reclamarti il tuo nuovo padrone. Non sei felice? »

« Non può essere vero... Mi ama, l'aveva detto anche lui... »

Ero confuso, in quel momento e nascosi la testa tra le mie mani. La persona che sarebbe diventato il mio nuovo padrone sarebbe arrivato oggi stesso, ma non sapevo a che ora e chi fosse.

Spostai le mani dalla testa, tendendole verso la catena e quella caviglia fasciata.

Per un attimo pensai di iniziare a strattonarla, così da avere quella parte mal messa e non essere più comprato, ma quell'idea si accattonò nella mia mente con il pensiero della mia famiglia e di Siwon.

« Spero solo che stiano tutti bene... » avrei fatto di tutto per la mia famiglia, anche arrivare a lasciarmi vendere ed usare.

Chiusi gli occhi, cercando di riposare seduto su quel pavimento freddo e le pareti gelide, il pensiero di Yunho e le sue parole nella mia mente in contrasto con quelle dette da Jaejoong, quando la porta si riaprì e sentì due voci ben distinte.

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