Capitolo 3

1.2K 57 3
                                    

~

Eravamo in una stanza del forte io, mio padre, Cutler Buckett, il Governatore Swann e un paio di guardie.
Il Governatore era molto arrabbiato e non gli si poteva dare torto, ma mio padre era stranamente tranquillo, come se già sapesse.

Io: esigo di essere informata dell'accaduto se non vi dispiace.

I tre uomini si voltarono verso di me e Buckett mi sorrise venendomi incontro.

CB: Miss Acton, non so se rammenta che Will Turner ed Elizabeth Swann, diversi mesi fa, liberarono uno dei pirati con cui avevate a che fare.
Io: lo ricordo bene.
CB: ottimo. Diciamo che la legge prevede che dopo quest'azione venga conferita la stessa pena a loro.

Mi voltai verso mio padre, il quale manteneva uno sguardo inespressivo.

Io: padre, voi lo sapevate, non è così?

Mio padre sospirò e il Governatore lo guardò sorpreso.

GA: purtroppo è così. Davamo la caccia a quel pirata da ormai molto tempo ed era mio dovere avvisare gli uomini della Compagnia delle Indie Orientali; per il resto hanno svolto tutto il lavoro loro.
GS: traditore!- mio padre lo guardò storto a quell'affermazione.
GA: non è stata certamente mia figlia a liberare un condannato a morte e ricercato per svariati motivi, tra qui pirateria.

Il Governatore era visibilmente offeso e non rispose.
Sapevo che non avevo potere in quella situazione, ma non potevo restarmene con le mani in mano.

Io: Lord Buckett, ci dev'essere qualcosa che i due possono fare per salvarsi.
CB: non credo ne esista una, ma se la trovassimo la informerò immantinente. Per ora, credo dovremmo concentrarci sulle nostre di nozze, non crede anche lei?- mio padre s'intromise.
GA: credo sia un'ottima idea.
GS: aspettate un momento. Nozze?- chiese il Governatore confuso.
CB: esattamente. Molti anni fa la mano di Miss Acton mi fu promessa e ora il tempo è giunto.

Non ci volevo credere. Quello che volevo in quel momento era solo che fosse tutto un brutto sogno e che tutto tornasse normale come il giorno prima, ma sapevo che quella era la realtà e non la si poteva cambiare.

Io: mi sarà concesso parlare con Miss Swann, spero...
CB: ovviamente, ma verrete controllata sappiatelo.
Io: lo comprendo.

~

Venni portata alle prigioni e appena vidi la cella di Elizabeth e Will corsi verso di loro ed Elizabeth si appoggiò alle sbarre.

E: Annie!
Io: Elizabeth...
E: Annie, vogliono condannarci a morte...

Delle lacrime caddero sulle guancie della ragazza, la quale era disperata.

Io: temo che Buckett non sarà facile da convincere come è stato con Norrington...

Io: proverò a fare tutto ciò che è in mio potere per aiutarvi, ve lo prometto.

Sentimmo la porta principale della prigione aprirsi e dalle scale scesero Buckett e altre guardie.

CB: il tempo delle visite è finito, Annie.- delle guardie presero Will e lo fecero uscire dalla cella- Ho bisogno di parlare con il Signor Turner nel mio ufficio, Miss Swann. Annie, lei verrà portata ai suoi alloggi.

Detto questo se ne andarono.

~

Riuscii a uscire dalla finestra della mia stanza, e mi diressi immediatamente dove sapevo vi fosse l'ufficio di Buckett.
Mi nascosi vicino alla porta e cominciai ad spiarli.
Due guardie tenevano Will e Buckett era davanti a loro.

CB: quelle non sono necessarie.- riferendosi alle manette di Will che vennero immediatamente tolte.
W: cosa posso fare affinché veniamo liberati?
CB: prima devo sapere che ruolo ha Jack Sparrow per voi.

Will ci pensò su qualche secondo e Beckett, intanto, si spostò vicino al camino acceso e prese un palo di ferro rovente con una P alla fine.

W: conoscente, niente più. E per voi, invece?
CB: diciamo che abbiamo lavorato insieme. Ciò che potete fare per assicurare la libertà sia a voi che alla vostra amata è trovare Jack Sparrow e recuperare una proprietà in suo possesso.
W: e poi io ed Elizabeth verremo scagionati?
CB: esattamente, ma dovrete anche portarmi Sparrow, a cui consegnerò queste...- gli mostrò alcune carte- Sono delle carte che segneranno Sparrow come Corsaro al servizio delle Indie Orientali, e dovrà accettare per assicurarsi la libertà.
W: non credo Jack definisca libertà essere al servizio di qualcuno.

Beckett posò le carte e guardò l'enorme mappa appesa al muro.

CB: Jack Sparrow è una razza in estinzione. Il mondo si restringe, gli spazi bianchi sulla mappa si riempiono. Jack si troverà posto nel nuovo mondo o perirà.

Will restò in silenzio per qualche secondo e poi prese una decisione.

W: va bene. Avrete Jack e la Perla Nera.

Beckett si voltò nuovamente verso Will.

CB: una nave? Come potete vedere ne ho già molte e un'altra non mi servirebbe. La proprietà di cui sto parlando è notevolmente più piccola e Sparrow non la lascia mai: una bussola.- Will capì e sgranò gli occhi- Ah, la conoscete...

Alla fine Will si convinse e poco dopo che finirono tornai nella mia stanza e capii che sarei dovuta partire con Will, se avessi voluto rivedere Jack e liberarmi di Beckett.

Cuore da pirata 2 [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora