cap. 6

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Sicuramente la serata migliore di sempre. Purtroppo senza protezioni, ma durante un'apocalisse zombie tu di certo non ti aspetti di dover fare sesso nella prima lurida casa che trovi.
Un materasso trovato li per caso è stato messo in modo da fare il letto, dopotutto, ci siamo dovuti arrangiare in qualche modo.
Oggi Giovanni mi ha ricordato che è il mio sedicesimo compleanno.
Lui mi ha sempre detto che la sua prima volta sarebbe stata a 16 anni, ma non credevo che appena sarebbe suonata la mezzanotte, si sarebbe fatto trovare in boxer steso sul letto.
Io, che dovevo fare?! Dire di no?!
Ormai sono già in pigiama, e per pigiama si intende in intimo: mutande e reggiseno. Effettivamente, mi sono chiesta molte volte come mai non si fosse mai azzardato a fare niente. Al diavolo le regole, in circostanze del genere, chissene se ancora non hai 16 anni!!! Ma lui no! Lui era convinto...diceva che con l'attesa le cose valgono di più, o, come ha detto lui, si godono di più.
Mi metto sul letto e faccio finta di niente.
Devo ammettere che però è davvero bello senza maglia. Di solito se la metteva sempre per dormire, ed io non capivo il perchè.
"Dopo sarei troppo bello e tu potresti svenire" diceva sempre, ma devo ammettere che forse non aveva tutti i torti.
Appena stesa sul letto, si mette sopra di me, intrappolando le mie gambe in mezzo alle sue, mentre mi guarda con sguardo malizioso.
"Stasera, finalmente, ci divertiamo!!!" Dice lui. Devo ammettere che sono leggermente in ansia. È la mia prima volta e io non so niente sull'argomento.
Inizia a baciarmi sulle labbra, per poi scendere verso il collo, lasciando una scia di baci umidi e succhiotti sulla mia pelle.
Con le mani gioca con l'elastico del reggiseno, che poi slaccia velocemente lasciandomi a petto nudo sotto i suoi occhi.
Non ho potuto fare a meno di arrossire, e a lui scappò una risatina nervosa.
Iniziò a palpare, prima lentamente, poi sempre più velocemente il mio seno, facendomi ansimare ininterrottamente.
Sibito dopo cominciò a pizzicare anche l'elastico delle mutande, senza però smettere di palparmi e di baciarmi con foga e senza sosta.
Quando mi sfilò le mutande, neanche ci feci caso per via della velocità.
Si tolse i boxer e mi fece aprire le gambe.
"Vedi che effetto mi fai?" Disse mostrandomi la sua erezione
Il mio cuore era a mille. Da un momento all'altro credevo che sarebbe uscito dalla cassa toracica.
Iniziò a penetrarmi lentamente. Il dolore era atroce, e man mano che andava sempre più in fondo, gli graffiavo la schiena con le unghie.
Quando il dolore fece posto al piacere, gli feci segno di aumentare la velocità delle spinte.
Il piacere era all'apice, i nostri gemiti di piacere andavano a ritmo con le spinte, sempre più forti e sempre più frequenti.
Ognuno di noi ansimava il nome dell'altro.
Quando disse che stava per venire, io non capivo cosa intendesse, se non fosse che ad un tratto sentii un calore all'interno del corpo.
Uscì da dentro di me e si mise steso accanto a me, per poi abbracciarmi esausto.
"Sei stata bravissima!" Disse, mentre mi accarezzava la testa.
Nelle sue braccia mi sento protetta. Al sicuro.
Sinceramente, non vedo l'ora che arrivi domani. Ho una grandissima voglia di uccidere zombie.
Stavo per addormentarmi, quando un bussare frenetico alla porta mi fece svegliare di soprassalto...



Ciauo a tutti!!! Sono Julie_Owens che vi sto scrivendo. Questa è la storia dal punto di vista di Giulia e non di Giovanni.
Lui non è capace di scrivere cose del genere, quindi ha chiesto a me.
Che dire...spero vi piaccia il capitolo. Venite sul mio profilooo...ho storie moolto piccanti simili a questa.
Ci vediamo!!!
Ciauo🙃

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