Capitolo17

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«Fermati» la respinge Camila prima che possa spogliarla «Non sei cosciente e non voglio approfittarne di te»
«Lo fai per lei vero? Tanto non le importa di te, è solo una pazza» sghignazza «Immagino non ti abbia detto che soffre del disturbo borderline» continua lasciando perplessa la cubana
Si alza subito dal suo corpo, smette di stringerle i polsi e si convince che non sono cose vere. È l'alcol a parlare per lei. Però ha detto che le dispiace di aver abortito e ricorda perfettamente il dolore nei suoi occhi pochi anni fa.

Lega i lunghi capelli in modo disordinato, si chiude in bagno per sciacquarsi il viso e calmarsi. Lauren è solo bipolare non c'è altro. .. Eppure qualcosa le dice che quella vipera aveva ragione.
Abbassando la tavoletta del water, chiudendolo, si siede sopra e con una ricerca veloce si informa su quanto detto dalla ragazza ubriaca.
«Disturbo borderline di personalità» sussurra «Aggressività, angoscia, depressione, istinti suicidi, impulsività» legge i primi sintomi scorrendo con il pollice «Sbalzi d'umore, delirio» continua con il cuore che pompa forte, ritrovando Lauren in ogni punto «Il disturbo borderline di personalità può indurre a comportamenti impulsivi, abuso di sostanze stupefacenti o alcol, tendenza ad abbuffarsi, guida spericolata, sessualità promiscua, aggressività. Inoltre, sono stati osservati gesti autolesionisti e tentativi di suicidio»
Il mondo le crolla addosso. Fissa lo schermo scioccata ed ora capisce tutto. Le ha nascosto una grossa verità. Le aveva solo detto di essere bipolare, nascondendole tutto un grande vortice nero che porta con sé, da chissà quanto tempo. Ed ora capisce che non è Tyrone a drogarla o altro, non del tutto. Lui non l'aiuta, forse non sa neanche della sua condizione psichica, e Lauren inconsciamente fa determinate cose, senza rendersene conto.
«Circa il 10% dei pazienti con personalità borderline muore per suicidio»
Spaventata da quella frase chiude subito la pagina e ogni ricerca correlata. Fa dei respiri profondi cercando di calmarsi, ma non serve a nulla. Ha troppa paura, ha bisogno di sentire Lauren, subito.

Aspetta otto squilli prima che la sua voce roca, sobria, risponda dall'altro capo.
«Camz?»
«Lolo» butta un sospiro di sollievo
«Stai bene? È successo qualcosa? È mezzanotte passata» domanda preoccupata
«Avevo bisogno di sentire la tua voce»
«Sono qui, piccola» la tranquillizza «Ho visto cosa ha combinato quella scema al pub, il video è diventato virale ormai, in pochi minuti»
«Non volevo creare scandalo alla band» sospira nervosa «Lei mi ha difesa, uno mi stava importunando e lei si è beccata un pugno per me»
«Mhh, molto dolce» afferma con tono duro
«Gelosa?» la stuzzica
«Di lei? Mai!» risponde con lo stesso tono di prima «So che non la guarderesti mai in quel modo»
Camila deglutisce rumorosamente a quell'affermazione, smettendo di ascoltare cos'altro Lauren le stia dicendo. Quella frase le rimbomba ancora in testa, facendo venire i brividi. Cosa potrebbe accadere se venisse a scoprire determinate cose?
«Mhh, ho visto la foto con Ty» accenna fredda
«Ti avevo avvisata Camila» intima «Non ti aspettare nulla»
«Prendi in giro te stessa, lo sai vero?»
«Va bene così. Preferisco distruggere me stessa che la mia carriera... I manager non potranno mai accettare una relazione all'interno dell band. Fuori sì, dentro no»
«Sbagli comunque Lauren, la tua...»
«Non voglio ramanzine» la interrompe bruscamente «Ora scusami, c'è Ty che mi aspetta nella vasca da bagno. Notte Camz»
«Buonanotte Lauren» risponde fredda

Rimane ferma a fissare il vuoto prima di uscire dal bagno. Cerca di convincersi che non fosse lei a parlare. Lei non le farebbe mai del male, non la farebbe soffrire.
Guarda Taylor distesa sul letto, si avvicina assicurandosi che sia tutto apposto. Vedendola tra le braccia di morfeo, decide di chiudere tutte le luci e di dire addio, anche lei, a questa giornata.
                   ***
Alle sette del mattino la sveglia dei loro telefoni suona a gran voce. Taylor apre gli occhi e sente una fitta alla testa. Nota che porta ancora i vestiti della sera precedente, di quando è uscita per andare al pub. Il suo telefono è pieno di notifiche, nuovi tweet sul suo profilo, nuovi seguaci su instragram e vari tag. Cerca di capirne qualcosa finché non viene a conoscenza del video in cui un tizio la picchia e Camila che la trascina fuori di lì.
«Co-Cosa ho fatto?» balbetta incredula «Camila, svegliati!» si affretta a scuotere la cubana ancora sotto le coperte «Camila!»
«Mhh, che vuoi» sussurra dandole le spalle per non essere disturbata
«Il video di ieri è ovunque.. Potremmo rischiare l'eliminazione, era contro il regolamento. C'era un copri fuo..»
«Siamo tutti tornati all'orario giusto, smettila» la interrompe stanca già di sentirla stranazzare
«Ho bisogno che tu mi dica cosa e soprattutto detto ieri» sospira calmando i toni «Te ne prego»
«Mi dispiace che tu stia ancora male per.. Per» deglutisce rumorosamente trovando difficile dire quella parola «Taylor, questa notte mi hai chiesto di perdonarti ma, credimi, tu devi perdonare me. Sono una persona di merda, ti ho fatto molto male. Credo dovremmo parlare di quello che mi hai detto questa notte, mhh.. .Verresti a fare colazione da Tiffany con me?»
La latina si morde il labbro inferiore, fa passare qualche secondo prima di guardare negli occhi Camila per darle una risposta.
«Mi piacerebbe molto»

The beginning of the paradise |CAMREN G!P|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora