ALONE||FanFiction||

CAPITOLO 15

Alone

"La speranza...

Una parola che spesso si trova con noi al mattino, viene ferita nel corso della giornata e muore all'inbrunire. Ma resuscita con l'aurora. "

Cit- Paulo Coelho

Mi sveglio e sento una mano che mi accarezza il viso, mi giro e vedo le meravigliose iridi verdi di Harry guardarmi.

-Buongiorno piccola. Dormito bene?- mi dice sorridendomi.

-Abbastanza. Tu?- rispondo con la voce impastata dal sonno, mentre mi strofino gli occhi con la mano sinistra.

-Io? Non ho chiuso occhio. C'era un ghiro in camera mia che non smetteva di ronfare- e fa un mezzo sospiro, portando le braccia al cielo.

- Povero. Mi dispiace. Aspetta, il ghiro sarei io?.. Ok non rivolgermi mai più la parola- e incrocio le braccia. Senza dire niente sorride e mi morde il naso, come è solito fare.

-Scherzavo. Però lo sai che quel ghiro era davvero dolce quando dormiva? Mi andava di abbracciarlo e riempirlo di baci, solo che non volevo svegliarlo- e mi sorride, io mi avvicino a lui e gli do un bacio sulle labbra.

-Stupido- e ridiamo insieme. 

-Che ore sono?- dico. Credo che a scuola oggi non andrò, prima di tutto c'è quella di diritto che non voglio nemmeno vederla, non vorrei rovinarmi la giornata già di prima mattina, e poi non mi va di ritornare a casa per sistemarmi. 

-Sono le 7.00- mi dice togliendomi i capelli dalla faccia.

-Oggi non vai a scuola?- gli dico.

-Io? a scuola? scherzi? oggi non mi va, avevo pensato di passare la giornata con la mia ragazza.- 

-Io pure non vado a scuola oggi, non mi sta andando- e faccio una mezza linguaccia. Lui si avvicina e mi inizia a baciare il collo.

-Allora potremmo fare qualcosa per divertirci- mi sussurra all'orecchio, rabbrividisco, prendo la sua meravigliosa faccia tra le mani e faccio combaciare le nostre labbra, è un bacio più che casto e ogni volta che ci baciamo mi innamoro di lui sempre di più. Ad un tratto sento una mano scivolare da sopra alla pancia alle mie mutandine, ma veniamo interrotti da un telefono che squilla, il mio. 

-Non rispondere- mi sussurra Harry. 

-Lo stavo già facendo. Di sicuro sarà Jasmine.- gli rispondo. Mi sorride e continua a far scivolare le sue dita dentro la mia intimità. Inizio a gemere quando inizia a muoverle su e giù lentamente, il suo modo di fare mi eccita.

Il telefono non smette di squillare così lo prendo e lo lancio in un angolo della camera, Harry mi sorride e continua quello che stava facendo. Dalla mia bocca scappa un altro gemito, appena si alza e  mi dice " finito" io lo guardo con gli occhi dolci come per dire " la lingua non la usi?" lui mi fa un ghigno come se avesse capito quello che ho appena detto, e si rimette all'opera aggiungendo alle sue due dita la sua meravigliosa lingua. Dopo vari gemiti di piacere risento di nuovo il telefono squillare, giuro tra un po non rispondo di me.

Alla fine Harry mi guarda e mi dice di rispondere facendomi cenno con la testa, mi alzo prendo il cellulare e vedo il numero a me sconosciuto.

-Pronto?- dico.

-Pron..to- la conosco questa voce.

-chi è lei?-

-Come chi sono? Non conosci la voce del tuo paparino?- riesco ad intravedere il suo sorriso diabolico da dietro il cellulare.