I- Camminando per i corridoi...

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Severus Piton camminava per i corridoi di Hogwarts, come molte volte aveva fatto negli anni precedenti. Era sera il coprifuoco era ormai in vigore da diverse ore e lui girava per controllare che nessuno studente fosse fuori dai dormitori. Passeggiava immerso nei suoi pensieri, era una serata come tante, eppure non lo era.
Tutto era cambiato nella sua vita, tutto tranne quei corridoi, quelle scale che si spostavano da sole, quelle pietre, che per secoli avevano visto piedi di generazione di maghi camminare, correre, urlare e scherzare, mentre generazioni di insegnanti li ammonivano, li punivano e li privavano dei punti per le loro case, Serpeverde, Tassorosso, Corvonero e Grifondoro.

Eppure non era la scuola in cui Piton aveva insegnato per per un ventennio, non era la scuola di Silente, il suo mentore e amico. L'uomo per il quale aveva fatto la spia contro il Signore Oscuro. Adesso la guerra era finita, Silente era morto ed era stata la sua mano ad ucciderlo, nonostante fosse stata una richiesta del vecchio preside e lui non avesse fatto altro che ubbidire alla sua volontà, Piton non riusciva a perdonarsi.

Avrebbe preferito fare qualsiasi altra cosa, piuttosto che eliminare l'unica persona che per lui era stata importante negli ultimi anni dopo la morte di Lily. Lei era stata l'unica donna che avesse mai amato, ma non ricambiava il suo affetto e aveva sposato un altro, avevano avuto un figlio, Harry e una profezia terribile aveva decretato che:

"un bambino nato alla fine di luglio e dal Signore Oscuro disegnato come suo nemico, sarebbe stato l'unico in grado di sconfiggerlo."

Due bambini erano nati negli stessi giorni Harry Potter e Neville Paciock. Il mago aveva deciso di eliminare entrambe le minacce, così i genitori di Neville erano impazziti durante la lotta contro Colui-che-non-deve-essere-nominato, per proteggere il loro bambino. Mentre i Potter si erano nascosti, con la complicità degli amici fidati, ma a causa di un tradimento, Voldemort era riuscito a trovarne Lily e James, che avevano fatto di tutto, dando persino la loro vita per proteggere loro figlio e c'erano riusciti. In questo modo Harry era diventato il Bambino che è Sopravvissuto, facendo avverare la profezia, infatti, tre anni prima, proprio lì a scuola, il ragazzo era riuscito a sconfiggere il terribile mago oscuro una volta per sempre.
La battaglia era stata lunga e dura, molti erano morti, lo stesso Piton c'era andato davvero vicino. Il Signore Oscuro lo aveva intrappolato, chiamandolo a sé durante la notte, per ottenere la fedeltà della bacchetta di Sambuco, che aveva rubato dalla tomba di Silente. Era convinto che la bacchetta rispondesse a Piton, in quanto era stata la sua mano ad ucciderlo, per questo, nonostante non fosse a conoscenza del tradimento dell'uomo, aveva deciso di eliminarlo. Lo aveva fatto mordere da Nagini, il suo serpente, che era anche l'ultimo Horcrux, cioè uno dei contenitori, animati o no, in cui aveva spezzato la sua anima per garantirsi l'immortalità.
In realtà ne rimaneva un'altro che aveva creato involontariamente mentre uccideva la sua amata Lily, ed era a all'interno di Harry, così quando lo aveva colpito nuovamente con la maledizione che uccide, anziché la morte del ragazzo aveva provocato quella di una parte di sé. In questo modo con uno scontro diretto Harry lo aveva battuto, ma questo era accaduto dopo che, quello che credeva di essere il suo padrone, cercasse di ucciderlo.

Il ragazzo, insieme ai suoi due amici Ron Weasley ed Hermione Granger, si trovava nascosto alla Stamberga Strillante e aveva assistito al tentativo di assassinio di Piton. Nemmeno il giovane sapeva il motivo per quale si era avvicinato al professore, che tanto odiava e che aveva visto uccidere il Preside con i suoi occhi, ma lo aveva fatto e quando l'uomo, ormai morente, se lo era trovato davanti, aveva cercato di dargli i suoi ricordi. Voleva che almeno da morto non lo ricordassero come un Mangiamorte. Lui era un infiltrato, dalla profezia che metteva in pericolo Harry e con lui la donna che amava e ancora di più dalla sua morte, Piton era sempre stato dalla parte dell'Ordine della Fenice e agli ordini Silente. Persino la morte di quest'ultimo era soltanto un tassello di un piano più complesso, a cui lui si era sempre attenuto, con lo scopo di sconfiggere il Signore Oscuro.

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