Una Nuova Vita...

XVII- Epilogo (seconda parte)

Arrivati al reparto maternità Terry fu subito portato in sala parto e Severus fu fatto accomodare in sala d'attesa, il noto eroe era troppo nervoso e con il suo cipiglio riusciva a terrorizzare le infermiere, peraltro sue ex studentesse piuttosto mediocri, secondo la sua opinione. Fu pregato dalla medistrega di attendere un primo controllo e fu lasciato solo a ritirarsi in sala d'attesa.

Fortunatamente la precedente previsione si rivelò quasi esatta, Molly comunicò la notizia all'intero clan e in poco tempo la salsa d'aspetto era piena di teste rosse pronte ad offrire supporto, con qualche occasionale variazione bruna e bionda a interrompere la monotonia.

I primi ad arrivare furono George e Angelina, che lavorando in proprio si erano limitati a chiudere il negozio e ad apparire. Severus quando li vide entrare ebbe la solita sensazione di sollievo e disagio, che il gemello superstite e la sua spaventosa moglie gli davano. Fra tutti i Wesley erano quelli con cui aveva più cose in comune, nonostante la maggior parte dei prodotti del negozio di scherzi fosse proibita a scuola, aveva aiutato la coppia a perfezionare la ricetta di diverse divertenti pozioni, per cui guadagnava anche una buona somma, anche se in genere lasciava queste collaborazioni a Terry, che le amava più di lui.
George non si faceva scrupolo di approfittare della collaborazione di entrambi quando poteva. Anche Terry aveva ottenuto la maestria in pozioni e anche se non era stato il più giovane della storia, lo aveva avuto come maestro e la coppia era molto rispettata e ricercata nella comunità e nella Gilda di pozionisti e alchimisti. Insieme avevano trovato soluzioni innovative a pozioni note e inventato nuove formule, tra cui una che permetteva di aprire il nucleo magico facendo accedere alla magia ai mogonò e aiutando ad aumentare la forza magica fino a tutto il potenziale in quei maghi, e non erano pochi, in cui l'evento non si verificava naturalmente.
Avevano capito che il principio di un magonò, non era essere senza magia o non avrebbero visto gli artefatti e le creature magiche, sarebbero stati uguali ai babbani, con l'unica differenza di provenire da famiglie magiche. In realtà la loro magia era presente ma non attiva. Avevano teorizzato che la magia fosse bloccata e creato una pozione in grado di aprire tutti i canali in cui deve fluire. Era stato un sucesso. Si era scoperto che la maggior parte dei nati babbani aveva almeno un genitore o un nonno magonò, che inoltre, non erano necessariamente maghi deboli. Semplicemente, per qualche motivo, i canali non si erano aperti nell'infanzia, così anche alcuni maghi deboli scoprirono che, in realtà, la maggior parte del loro potere era bloccato.
La scoperta aveva aumentato il numero dei maghi e dato speranza a molte famiglie con figli magonò, risolvendo anche un dramma sociale che nasceva l'inevitabile allontanamento di questi soggetti dalla società magica. Anche nelle famiglie più amorevoli era difficile rimanere in contatto con persone che possono fare ciò che non puoi.
Nonostante gli apprezzamenti della società, che gli erano valsi il ruolo di Preside ad Hogwarts, e l'apparente accettazione del gemello Weasley, la coscienza di Piton non riusciva a riposare sempre.

Ogni volta che li incontrava, guardare l'orecchio di George, lo riportava al ricordo della guerra e di quanto difficile fosse stato il suo doppio ruolo. Anche se lo aveva colpito di rimbalzo e non avrebbe voluto, la ferita dell'uomo era sempre opera sua.
Anche quel giorno dopo essersi districato dall'attacco premuroso di Angelina, sorrise al marito e, senza nemmeno volerlo, lanciò uno sguardo al pezzo mancante.

<<Oggi sei nervoso e ti perdono, ma smettila di sentirti in colpa! Se avessi avuto qualcuno di diverso dietro di me, adesso sarei con Fred, e conoscendo il mio gemello mi avrebbe ucciso per essere morto anch'io e aver dovuto chiudere il negozio!>>

<<Cosa? Io...>>

<<Severus Piton, non fingere! Ogni volta che mi hai visto negli ultimi vent'anni, mi hai guardato l'orecchio con dolore. Pensi che abbia voglia di maledirti e ti chiedi come faccio a non farlo!>>