Alya non era ancora pronta e quella sfaticante giornata scolastica era ormai finita.
Così ho deciso di invitarla a casa mia per continuare i nostri studi, o meglio, "i suoi".
Sorprendentemente non avevo altro pensiero in mente che aiutarla a superare gli esami di recupero, perchè ad un certo punto mi ero chiesta come sarebbe stato trascorrere le ore in classe senza la mia nuova migliore amica. A dir la verità "prima migliore amica", e a pensarci bene, faceva un po' strano considerarla all'improvviso la mia BF. Non ne avevo mai avuta una prima d'ora, ma in ciò non avrei dovuto trovare delle difficoltà, ho pensato.
Ci sono molte cose che puoi fare con una migliore amica, che in teoria sono esattamente le stesse cose che fai neccessariamente per una normale amica. Solo che quelle faccende che fate insieme diventano più divertenti.
Quindi mi è sembrato bello. Si, mi è anche sembrato tipo un bel modo per convincere Alya a non stare sempre appiccicata agli amici virtuali che si trova su internet.
E si, diciamo pure che, così faccendo, le ho dato la soddisfazione di avere alle sue spalle un'amica che ti ragala il doppio (semmai anche il triplo) dei favori che chiedi.Dunque una volta giunte a casa mia ci siamo messe a lavorare sodo fino allo sfinimento.
Non ne potevo più. E poi, con il cervello di Alya che si spegneva automaticamente ogni 5 minuti, ho dovuto faticare il doppio.
Ciò vuol dire che sono proprio quel genere di migliore amica che intendevo prima, il che non so se mi renda una persona importante o cosa. Ma non importa, passiamo oltre.
Era passata la mezzanotte, ma dovevano restare sveglie.
Non ricordo manco quante tazze di caffè ci siamo bevute per rimanere attive.Il giorno dopo siamo pure arrivate in ritardo ma fortunatamente Adrien ci ha coprito le spalle, e di conseguenza è andato in presidenza, ma si sa che questo non basta per infastidirlo.
Possiamo aggiungerlo alla lista delle sue strambe abitudini più note.
Non sapevo fino a quanto avrebbe continuato a comportarsi cosi nei miei confronti ma ci stava.
È molto cambiato, anche se certe volte esagera un tantino.
È rimasto in presidenza per le prime tre ore di lezione, e per la prima volta dopo tanto tempo l'aula mi è sembrata quasi vuota. Silenziosa. E noiosa.Durante la pausa pranzo non mi andava tanto di mangiare, piuttosto io e Alya siamo sgattaiolate sul sopratetto della scuola per indirizzarci verso le macchinette del caffè.
Già...eravamo accorte di caffeina, il che significa che ci trovavamo davvero in una grave situazione. Ne avevamo bisogno per le prossime 3 ore.
Non c'erà nessuno, solo noi due, perchè solitamente lì l'aria era sempre così forte in quel periodo, e da parecchio fastidio alle ragazze.
Non è solo una questione di avere i capelli perfettamente ordinati. Il problema qui sono le gonne, troppo corte per i miei gusti.
Ma tanto non le davamo certa importanza. Dovevamo stare in pace, e quella volta ero in compania."Sono davvero esausta"
"Non dirlo a me, per colpa della scuola ho dovuto passare tre giorni senza nemmeno dare un'occhiata al mio sito internet"
"Di nuovo questa storia?" Ho fatto io alzando gli occhi al cielo.
"Stai zitta, tu non sai cosa si prova a dover lasciare la tua vera ragione per cui vivere dietro un cumulo di lezioni, compiti, esami e bla bla bla... Ma come fa la gente a piacere questo stile così noioso? A te come fa a piacere?"
"Perchè sono fatta così"-ho risposto semplicemente- "Ah e comunque non è vero quello che hai detto".
"In che senso?" Mi ha domandato.
"So benissimo come ci si sente a dover sospendere ciò a cui sei tanto legata, perchè si da il caso che tutti noi abbiamo la nostra ragione di vita, che in confronto al tuo, dipende sopratutto dalle persone che ci stanno attorno, quelle che ci vogliono bene..."
"Noia"
"Che hai detto?"
"Noiaa, non serve che adesso ti metti a spiegarmi una lezione importante sul significato della vita eccettera"
"Avevo appena iniziato"
"Comunque".
Ci siamo perse tra risate e chiacchiere facilmente, e io avevo finito il mio caffè e ne volevo disperatamente un altro.
Così Alya era andata a fare il secondo giro, mentre io mi ero distesa per qualche secondo senza farmi prendere di mira dalla stanchezza, altrimenti sarei potuta cadere in un luungo sonno che avrei addirittura potuto battere la bella addormentata in una gara di chi dorme più a lungo. Il che è esattamente ciò che è successo.
Purtroppo.Sentivo un leggero venticello solleticarmi il viso. Ma anche una stranissima sensazione.
La mia testa pareva essersi sollevata dalla dura e fredda piastrella su cui ce l'avevo posizionata con scomodità, e essersi abbandonata su qualcosa di caldo e più comodo.
Non era solo il soffice calore nella testa, ma un po' da per tutto. Mi chiedevo cosa fosse.
Poi ho aperto un po' gli occhi.
Beh, all'inizio la vista non mi è stata di grande aiuto, finchè non è arrivato quel "Ciao" dall'alto.
Era una figura maschile contro luce. Ok.
E all'improvviso ho realizzato che si trattava di Adrien, e guardacaso tenevo la mia testa sulle sue gambe. Aiuto.
Sono diventata rossa come un pomodoro e subito mi sono alzata.
"Sono di nuovo in ritardo!"
Nel tentativo di alzarmi Adrien mi ha quasi storto il collo per rimandarmi giu.
"Dormi ancora".
Seriamente? Giuro che non c'è stato momento più imbarazzante nella mia vita.
Piano piano mi sono sforzata di accettare la sua decisione, dato che i miei continui tentativi di scappare continuavano ad andare in fallimento.
Era la seconda volta che saltavo una lezione."Perchè non mi hai svegliata?"
"Perchè eri carina mentre dormivi".
Silenzio. Imbarazzo. Ok, beh, suuuuuper imbarazzo.
Solo adesso mi accorgo di quanto queste due parole vadano bene insieme.
"E poi...ho trovato che fosse una cosa dolce" ha detto in seguito, con un poco di rossore sulle guancie.
Non saprei definire il numero preciso delle volte che sono diventata rossa anch'io e Adrien continuava a notarlo. Aveva sempre quello stupido sorriso in faccia.
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You're mine♡
Fanfiction||BASATA SU "MY LITTLE MONSTER"||Marinette, una comune sediciene parigina, un giorno si trova ad imbattersi contro il suo vecchio compagno di classe, nonchè il suo stalker personale. Adrien è una persona poco socievole; la scuola è il posto che gli...