Arianna

incubi

3 anni dopo

Mi trovo in mezzo al mare, una tempesta infuria tutto intorno a me. Sento le forze che mi abbandonano, come se le onde mi stessero tirando giù, sempre più giù, dentro l'oceano.
Quando penso di non potercela fare più a restare a galla vedo una luce, forse un fanale di una nave?
Non perdo tempo, raccolgo tutte le energie che mi sono rimaste ed inizio ad urlare.
La nave, ora ne sono certa, si avvicina a me.
Ha delle grandi vele nere, come la pece.
Urlo un altra volta verso il veliero.
Qualcuno si getta in mare e mi porta in salvo.
Non vedo bene il suo viso, ma noto dei riccioli neri, come le vele della sua nave.
Mi porta in quella che credo sia la sua cabina e mi esamina con occhio critico, con i suoi stupendi occhi blu, come l'oceano.
Ora mi dà la schiene ed io, quasi inebetita non posso fare a meno si fissare il suo fisico perfetto.
Poi si volta verso di me.
Ha in mano una spada.
Spalanco gli occhi spaventa.
Si avvicina a me.
I suoi occhi ora brillano di malizia.
Mi solletica il petto con la spada, tracciando una x immaginaria sul mio cuore.
Rabbrividisco mentre lui fa una risata malvagia.
Appoggia la punta della spada sul centro della x.
Lancio un urlo mentre  la affonda nel mio petto.
E tutto buio
Anzi no, un grappolo d'uva brilla nell'oscurità.

Mi sveglio nella mia stanza sudata e ansante.
Sento ancora l'adrenalina che circola nel mio sangue.
Sono sola, per fortuna, nessuno sembra avermi sentito.
Cerco di riprendermi, quel sogno mi ha sconvolta; mi capita spesso di fare degli incubi ma è la prima volta che un sogno mi lascia tutta questa inquietudine addosso. Ho come un brutto presentimento, ho paura, neanche fossi una bambina. Decido di sciacquarmi la faccia nella vasca della mia stanza e poi andrò a pregare la dea Atena di farmi trovare la verità, e di farmi smettere di avere paura.
Sono la figlia di un re. Non posso avere paura.