non sei sola

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Il calore del fuoco mi solletica il viso mentre le coperte di lana mi pizzicano le braccia scoperte dalla tunica. Il mio mantello è steso ad uno spuntone naturale all'interno della grotta. Lo sciabordio delle onde che si scontrano contro gli scogli infrangendosi in mille e più goccioline di salsedine iridescente, che si mescolavano con lacrime celesti di una pioggia che ancora non aveva smesso di cadere senza vergogna.
Incrociai lo sguardo preoccupato, quasi spaventato di Icaro. I suoi occhi, che come al solito, riflettevano l'umore del
cielo oggi non facevano eccezione.
-Hey, stai tranquillo, non sto morendo. Ero solo un pochino stanca...-
Mi rivolse un silenzioso sguardo accusatorio.
-Dico davvero, guardami, sto bene. -
Ancora silenzio.
Mi alzai e mi avvicinai a lui, che aveva nel frattempo iniziato a mostrare un grande interesse per le braci.
Gli alzai il viso delicatamente, obbligandolo a guardarmi negli occhi.
-Sto bene.-
Gli sussurrai nuovamente.
-No, non è vero. Non stai bene. Smetti di dire cazzate. Non stai bene per niente. Sembravi quasi sotto l'effetto di un incantesimo là fuori. Non mi ascoltavi. Continuavi ad andare verso quella fottuta scogliera. Sembrava quasi che tu volessi buttarti giù, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia. Ti ho dovuto trascinare via a forza. E come se non bastasse ho assistito a uno dei tuoi incubi. Stavo urlando e piangendo nel sonno. Per favore. Ti conosco meglio di chiunque altro. Tu non stai bene. Puoi ingannare tutti quelli che vuoi. Puoi ingannare anche te stessa. Puoi raccontare tutte le bugie che vuoi. Ma io so quando menti. Ti prego. Ora dimmi la verità, cosa sta succedendo?-
Lo guardai.
Vidi le lacrime che timide facevano capolino dai suoi occhi mentre mi parlava, sentii le mie lacrime seguire le sue a ruota.
Mi gettai tra le sue braccia e finalmente piansi tutte le lacrime che avevo nascosto fino a quel momento.
Meritava di sapere.
-Tutti quei ragazzi, tutte quelle persone moriranno. Lo sai. E io non posso fare nulla. Continuo a sognare il momento in cui il mio fratellastro strazierà i corpi di quei ragazzi innocenti, il momento in cui ucciderà Perseo, il momento in cui quel ragazzo che ho salutato appena stamattina sarà morto. Il momento in cui le risate di cui il palazzo è stato pieno in questi ultimi due giorni tornerà ad essere vuoto. Ogni volta che parlo con uno di quei ragazzi non posso fare a meno di pensare che sto parlando con dei fantasmi. E stamattina mi sono resa conto conto di essermi innamorata di uno di quei fantasmi. Ed io non posso fare nulla. Non posso fare niente per impedire la loro morte. Anzi, sono invitata a festeggiarla con loro.-
Icaro sospirò stringendomi un po'più forte.
-Ti capisco. L'altro giorno alla festa mi sono ritrovato a scappare per evitare di dover incrociare gli sguardi di quei poveretti. Però...-
-Però cosa, parla.-
-Però forse ho un'idea-
I suoi occhi, ancora arrossati dalle lacrime ora avevano una luce tutta loro.
Mi sorrise, io sorrisi di rimando.
-Mio padre si arrabbierà moltissimo. Ci sto.-

AriannaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora